l'Antipatico

giovedì 31 marzo 2011

l'animatore da strapazzo


Torno a scrivere anche su questo blog dopo più di un mese di pausa e lo faccio spinto dal disgusto per quanto ho ascoltato durante lo show tenuto a Lampedusa dall'animatore da strapazzo che (purtroppo per noi) è anche il premier di questo Paese. Il discorso di Berlusconi, a mio modesto avviso, è stato, sotto il profilo linguistico e pure semantico, uno dei punti più bassi della retorica politica e della oratoria pubblica che mai si siano toccati negli ultimi decenni. Il suo miserabile show ci fa capire quanto sia gretta e spregevole la sua politichetta da quattro soldi, dandoci il polso della situazione attuale al tempo del berlusconismo, con una galvanizzazione degli umori più bassi e con l'ammiccamento più ruffiano e biasimevole che si possa provocare grazie al lavorìò incessante di questo animatore sciagurato e disgraziato, con la fissa per il pelo giovanile, possibilmente minorenne. Lui persegue oramai un modello da animatore di un Club Med, ma sa benissimo che non potrebbe competere nemmeno con il Fiorello dei primissimi tempi. Deve accontentarsi di far ridere gli isolani annunciando l'acquisto a Lampedusa di una villa da due milioni di euro, il che è tutto dire. Siamo davvero al ridicolo. Siamo al fallimento di un'era politica caratterizzata dalla metastasi berlusconiana che ha annientato quanto ancora di buono (poco per la verità) era rimasto nel nostro Paese dopo lo tsunami di Mani Pulite. E' in atto una sorta di catastrofe morale e materiale che tutto sta tracimando e seppellendo, affondando anche quella flebile voglia dell'Italia sana e non ancora malata che vorrebbe ancora rialzarsi e rilanciarsi, agli occhi di se stessi e degli altri. Ma si tratta, purtoppo, di una pia illusione. Finchè ci sarà Berlusconi non ci sarà speranza. Per nessuno.