Matteoli, un ministro da rottamare
A volte basta poco per inquadrare un uomo politico, che poi è anche ministro. Se l'uomo politico se ne esce con una battuta (http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=56858) come quella pronunciata al Meeting di Rimini dello scorso agosto ("girando per il Meeting ho notato che questi ragazzi che mi accompagnano da una parte all'altra sono senza orecchino. Una grande soddisfazione. Con rispetto per qualcuno che ce l'ha, ma è stato davvero un grande piacere"), velatamente rivolta ad un altro uomo politico (Nichi Vendola), allora vuol dire che non ha capito molto della buona creanza e del rispetto reciproco, non soltanto in politica. Se poi lo stesso uomo politico, nonchè ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un'altra occasione (un convegno organizzato lo scorso 4 novembre per ricordare l'alluvione di Firenze del 1966) se ne esce con una considerazione della serie "mi hanno detto che ci volevano 70 mila miliardi per mettere in sicurezza l'Italia dai disastri idrogeologici" (http://www.asca.it/news-MALTEMPO_MATTEOLI_ASSETTO_IDROGEOLOGICO_PROBLEMA_SERIO-962897-ORA-.html) è come dire che il ministro è stato nominato a sua insaputa. Uno che non tiene in debito conto la possibilità di verificare personalmente se sono vere le affermazioni altrui, non credo possa contare molto sulla considerazione benevola della stragrande maggioranza degli italiani. E' la stessa cosa nel dire "papà, mi compri l'elicottero?", "figlio mio, ci vogliono troppi soldi!", ma in questo caso il botta e risposta è accettabile e pure logico in quanto il bambino non ha ancora precise cognizioni finanziarie e il genitore non applica una pedagogia spicciola. Se però il botta e risposta lo moduliamo su quanto detto da Matteoli al convegno del 4 novembre scorso, allora ne viene fuori un ritratto tra il comico e il patetico. La sostanza è questa: siccome non abbiamo i soldi per intervenire in toto, non ci muoviamo e aspettiamo le piogge con la speranza che non siano troppo forti e abbondanti. In pratica, il limitato cervello del ministro Matteoli non ha nemmeno per un istante preso in considerazione la plausibile idea di intervenire con provvedimenti in itinere per mettere a posto il territorio, sia pure di volta in volta, con finanziamenti anche non stratosferici ma comunque sufficienti alla bisogna. Invece no, niente di tutto questo. Siccome il conto presentato è pari a due o tre Finanziarie, è quasi scontato che ci dobbiamo fermare. E aspettare che magari il nostro Paese frani del tutto. Mi auguro fortemente che non ci sia bisogno di un'altra alluvione, come quella di Firenze del 4 novembre 1966, per poter chiedere la rottamazione (senza incentivi) dell'ineffabile ministro Matteoli.
6 Commenti:
Rottamiamo il governo per favore!
Di rossaura, Alle 08 novembre, 2010 09:37
Come potrei non essere d'accordo con il tuo invito, carissima (e bentornata!) ROSSAURA??? Cerchiamo intanto dei buoni autocompattatori per scaricare questa monnezza di governo. Un abbraccio e un caloroso saluto alla regina delle mie commentatrici.
Di nomadus, Alle 08 novembre, 2010 10:52
Troppo buono. Lo so commento poco, m il periodo e scoraggiante. Sono imbarazzata: mi son cadute le braccia e morte le parole in bocca. Troppo ciarpame. Benvenga autocompattatore, ma non c'è luogo per scaricare sta monnezza infame. Salvo inquinare altri siti.
Ciao nomadus a te nessuno t'affonda eh? ;-)
Di rossaura, Alle 08 novembre, 2010 13:45
Eheheh...inaffondabile sugnu! Mi auguro sinceramente, mia carissima ROSS, che le parole ti tornino presto in bocca e nel cuore, oltre al riprendere a mulinare le tue tornite braccia non appena il nano di Arcore sarà cacciato con una bella pedata nel culo. Un affettuosissimo saluto.
Di nomadus, Alle 08 novembre, 2010 14:04
Come bene dici, il cervello di Matteoli, uno squallido trasformista nella peggior tradizione italiota, non è sufficientemente dotato per capire l'entità di certi problemi, e quindi tantomento per risolverli. La lista si allunga ed è sconsolante: Monsignor Bondi al crollo dell'armeria risponde che "abbiamo un patrimonio immenso, e servono fondi"....stessa litania, con aggiunta dell'imperituro "io no.. non sono colpevole, non mi dimetto (il fido perro come sempre imita il padrone). Giovanardi (mi si rivolta lo stomaco solo al pronunciarne il nome), accorso al formum della famiglia visto che il nostro Presidente Puttaniere bunga bunga non è stato voluto, non trova altri argomenti che lo stantio e ritrito slogan medioevale "la scienza è cattiva". Sacconi (di m...a, mi vien da dire), rinzaffa la dose promettendo soldi solo a chi procrea (possibilmente italiani, non coppie miste tantomeno immigrati!). Mi sfugge qualcuno, in questo nauseabondo spettacolo di quart'ordine in pieno fin de l'ancient regime? Sicuramente si, ma il siparietto evocato ha già una carica talmente disgustosa, che è meglio non approfondire. Questi miserabili guitti non sono altro che protuberanze del bunga bunga presidenziale, quindi non ci si può aspettare niente di buono da loro, ma vedere tale miseria umana e di spirito, fa accapponare la pelle ancora una volta (quanto potremo sopportare ancora?). Il sentimento di Rossaura è quello di tutti noi, che ancora crediamo che qualcosa di meglio sia possibile: sbigottimento e dolore nel vedere un tale scempio. L'intervento di Nico altresì è degno di nota: lo sfacelo perpetrato da questa banda di criminali da strapazzo, a loro volta legittimati dal popolo caprone, è di per sè un probelma grave e profondo, che non si risolverà con la fine dell'estimatore eterosessuale di belle pulzelle minorenni (no gay). Tuttavia, dico io, esiliato consapevole, è una tappa quantomai necessaria per ridare quel minimo di decoro per poter, quantomento, provarci. un caro abbraccio a voi tutti
Di Davide, Alle 08 novembre, 2010 17:47
Carissimo DAVIDE, come al solito il tuo intervento è quello che più di tutti lascia il segno (adesso si spiega perchè mi sono adoperato al tempo per farti diventare collaboratore di questo blog), un più che appropriato e condivisibile commento che fa un pò il riepilogo di tutti gli altri (altrettanto azzeccati) interventi. Bella la definizione di SACCONI di m.... (una sorta di vestito su misura per il ministro) e bella tutta la prosa che hai usato, caro DAVIDE. E' sempre un bel leggerti. Un affettuoso abbraccio. P.S.: ma quando mi vieni a trovare a Roma?
Di nomadus, Alle 08 novembre, 2010 23:09
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