il Lodo Berlusconi (altro che Alfano)
Dobbiamo imparare a chiamare le cose con il loro nome: quello che ieri è stato approvato, alla Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica, è l'emendamento al Lodo Berlusconi, impropriamente definito Lodo Alfano costituzionale. Questo Lodo Berlusconi è, a mio modesto avviso, un provvedimento necessario, inderogabile, oserei dire salvavita. Infatti serve a salvare il Pifferaio di Arcore da condanne certe, garantite, inconfutabili, e non certo perchè i giudici sono comunisti o politicizzati, ma semplicemente perchè l'andamento di quei processi (unito all'accumularsi delle prove e alle condanne dei correi) non lasciano più alcuna plausibile incertezza al riguardo. E' di lui, e solo di lui che stiamo parlando (di Berlusconi, ovviamente), e ha ragione da vendere il Presidente della Repubblica quando, con la sobria misura che gli è propria, si tira fuori dalla faccenda. Lasciamolo proprio fuori, il Capo dello Stato, da questa brutta e vergognosa storia. Evitiamo di farne una sorta di foglia di fico. Qui stiamo parlando esattamente e solamente (ed è bene che io lo sottolinei e lo ribadisca) di una legge salva-Berlusconi, la quale permetterà al cittadino Silvio Berlusconi (per quanti reati gli si possano contestare) di non essere processato, come normalmente si fa con tutti gli altri comuni mortali. E, si badi bene, non lo si potrà processare non solo per ciò che ha commesso nell'esercizio delle sue funzioni, ma nemmeno (anzi, soprattutto) per i suoi tanti reati comuni. Il Lodo Berlusconi è una sorta di nuovo diritto costituzionale che cancella norme e prassi da tempo consolidate e da tutti accettate, meno che da lui. Un diritto, se così possiamo continuare a definirlo, che è fuori e contro la Costituzione. Ma quello che conta, in fondo, è che lui possa continuare a governare il nostro Paese in totale tranquillità, senza essere disturbato, senza quelle seccature dei giudici che reiteratamente gli mandano a dire di presentarsi in Tribunale. Ma lui risponde picche, anzi dice che probabilmente nei prossimi anni sarà impegnato ancora di più, visto e considerato che traslocherà armi e bagagli al Quirinale (e il Lodo Berlusconi a due posti, approvato ieri, continuerà a proteggerlo in saecula saeculorum). Questo sì che si chiama esser sereni nello svolgimento delle proprie funzioni. A ben vedere il voto di ieri in Commissione ha messo fine a molti equivoci, il primo dei quali è che Fini e i suoi si sono rivelati per quello che effettivamente sono: un'opposizione al monarca di Arcore fatta a parole, non certo con i fatti. Una specie di sòla. Tradotto per i non romani, una fregatura. Come si dice, predicare bene e razzolare male. Finchè si scherza si scherza, ma quando è in gioco il Lodo Berlusconi si torna ognuno nella propria casella (quasi come in un ipotetico gioco dell'oca). Meno male che almeno Bersani è sembrato non proprio entusiasta di questo strano gioco, affermando anzi che su questo punto farà, se occorrono, le barricate. E lo credo bene, perchè l'eguaglianza dei cittadini e il rispetto della Costituzione sono principi non commerciabili, che valgono assai di più di qualunque furbesco tatticismo parlamentare o di rivisitazione di antichi e fanciulleschi giochi di società. Adesso sono proprio curioso di vedere chi voterà questo Lodo Berlusconi e con quale faccia si presenterà un domani di fronte al giudizio degli italiani. Ma poi mi sovviene che la stragrande maggioranza dei politici di casa nostra ha la faccia come il culo. E che quindi il problema non sussiste.
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