l'Antipatico

mercoledì 5 maggio 2010

vedi Roma (e il Colosseo) e poi muori


Ebbene sì, lo confesso. Ieri mattina ho pianto vedendo in tv quel pover'uomo dell'ex ministro Scajola mentre annunciava ai cronisti le sue dimissioni dalla squadra governativa berlusconiana. Non ci crederete ma ho sentito una fitta al cuore immedesimandomi nello stato d'animo di un solerte ed efficiente ministro della Repubblica costretto a quella gogna mediatica rappresentata dal dover ammettere che, per favorire l'iter della giustizia e per meglio difendere se stesso, era costretto a farsi da parte e magari anche a rinunciare (che ingiustizia però!) a quella magnifica casa con vista sul Colosseo. Leggete per caso una sottile ironia in queste righe che sto scrivendo? Ma dai...! E va bene, a parte le mie lacrime di coccodrillo debbo ammettere che sulla vicenda Scajola sono stato all'inizio attento a non cadere nella trappola giornalistica dell'impiccagione del presunto colpevole, in questo caso specifico senza nemmeno lo straccio di un avviso di garanzia da parte dei giudici di Perugia (quelli che indagano sulla famigerata Cricca). Tutto ciò per evitare di ripetere gli errori dei tempi di Tangentopoli dove la gogna mediatica uccideva e condannava molto prima di qualsivoglia processo. Poi però, come nella vicenda Scajola, non ci si può nascondere dietro un dito e gridare pure al complotto! Ancora una volta, quindi, abbiamo assistito alla solita messinscena di un ministro colto con le mani nella marmellata. Le sue puerili giustificazioni, poi, hanno fatto irritare ancor di più gli italiani, che non vengono certo dalla montagna del sapone. Abitare in un sontuoso appartamento di quasi 200 metri quadri, con vista mozzafiato sul Colosseo e pagarlo (anzi, farselo pagare) con la provvista del generoso costruttore Anemone (come dice giustamente Floris, chi non vorrebbe avere per amico uno come Anemone?), blaterando invece di averlo pagato con un mutuo da 600 mila euro è proprio roba da mentecatti. Uno come Scajola che parla poi di congiura e di macchinazione al fine di colpire il presidente del Consiglio, negando l'evidenza dei fatti e delle circostanziate testimonianze tutte a suo carico (http://ia331205.us.archive.org/2/items/documenti_scajola/docu.pdf) , dimostra inevitabilmente tutta la sua vulnerabilità e la sua sporca ipocrisia. Non ci si può nascondere dietro la tenda del Palazzo mistificando anche la realtà dei fatti. Ci sono, purtroppo per Scajola, le prove inconfutabili degli assegni: quegli 80 assegni circolari della Deutsche Bank, per un totale di 900 mila euro, messi a disposizione del ministro (tramite il riciclatore Zampolini) dall'imprenditore Anemone, quello della cricca Balducci (tanto per rendere l'idea), attualmente gradito ospite delle patrie galere. E gli assegni non mi pare che siano frutto di fantasiose trame... Come detto, siamo di fronte all'ennesimo grave caso di corruzione e di malcostume che fa arrabbiare tanto la gente, soprattutto quando si tratta della casa, nota dolente e perenne delle italiche sofferenze. L'ex ministro (al momento) non è indagato e sarà sentito dai magistrati il prossimo 14 maggio, ma è indubbio che si trova al centro di una situazione vergognosa condita da un avvilente squallore etico e morale. Poi ci si lamenta e si mostra stupore per il forte astensionismo delle ultime elezioni regionali e per l'allontanamento dei cittadini dalla politica. Uno che si discolpa dicendo di essere sottoposto ad un processo mediatico in base alla testimonianza di terzi e che asserisce di essere totalmente estraneo ai fatti o è un pazzo o è un grande bugiardo. Probabile che Scajola sia tutti e due. Non nego che in passato ci sia stato un uso politico dell'avviso di garanzia ma non per questo dobbiamo sciropparci le giustificazioni poco credibili di uno Scajola. Posso anche capire la debolezza umana, posso pure comprendere le devianze di chi va con giovani vergini o si tuffa in serate a base di trans e coca in cambio di favori, ma tutto questo do ut des è inaccettabile agli occhi di chi tira la cinghia tutto il mese, per chi è sotto la mannaia della flessibilità (che si traduce poi quasi sempre in precarietà a vita) e per chi finisce brutalmente licenziato. Figurarsi poi per chi non ha una casa nemmeno in affitto quello che può far pensare la vicenda Scajola. Altro che vista mozzafiato sul Colosseo...

5 Commenti:

  • Suppongo, dal tenore del commento, che il lettore volesse farci sapere la prima lettera del nostro alfabeto...La ringrazio comunque per la sua solerzia e tempestività. Cordiali saluti.

    Di Blogger nomadus, Alle 06 maggio, 2010 10:14  

  • o forse era un grido di rabbia dopo aver letto le tue narrazioni riguardo alle infami azioni del nostro SCAJOLA!!! Ah! Ah!

    Di Blogger Davide, Alle 07 maggio, 2010 12:44  

  • Eheheh...chissà perchè ma sono incline a sposare la tua teoria caro DAVIDE. L'anonimo commentatore doveva essere più arrabbiato per le poco edificanti gesta dell'ex ministro piuttosto che per le mie narrazioni. Un affettuoso saluto caro DAVIDE. Alla prossima!

    Di Blogger nomadus, Alle 07 maggio, 2010 13:29  

  • poteva essere "aaa cerco casa con pagatore esterno"
    Ciao bel post
    Ross

    Di Blogger rossaura, Alle 09 maggio, 2010 11:58  

  • Questa è bella! La sottoscrivo in pieno, anche perchè aaa non è stato interpuntato come si fa nei classici annunci tipo massaggiatrici modello Bertolaso. Un affettuoso saluto e un abbraccio esclusivo per te cara Rossaura.

    Di Blogger nomadus, Alle 10 maggio, 2010 09:24  

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