l'Antipatico

domenica 28 marzo 2010

votare bene per scalzare il despota


Non avevo dubbi. A poche ore dal voto delle regionali, il presidente del Consiglio ha lanciato gli ultimi siluri contro la magistratura politicizzata, contro l'ex alleato Casini e contro il centrosinistra colpevole di cavalcare le inchieste dei giudici e di travisare la realtà delle sue proposte. Insomma il suo solito monologo che da anni porta avanti con la caparbietà di un mulo, anche perché finora gli ha portato bene. Solo che questa volta gli errori a ripetizione commessi da Re Silvio potrebbero davvero portare ad una fine prematura del suo regno. L’ostinata difesa di quel pasticciaccio delle liste del Lazio, per giunta con il carico vergognoso del decreto legge salvaliste bocciato da tutti i tribunali, ha aperto gli occhi anche ai più ostinati sostenitori del Cavaliere che da ben 16 anni ci bombarda di promesse e di balle a suon di danza padana.
Inutile negarlo: in questo frangente la priorità per il despota di Arcore è quello di nascondere un problema interno tra gli alleati della coalizione di centrodestra, dovuto essenzialmente alla spartizione di poltrone e cariche di prestigio, che ha provocato alla fine (in molti italiani) una netta e legittima irritazione. Non si può ricorrere ad un decreto legge per sopperire ad una questione di spartizione della torta regionale, anche perché si tratta di uno sfregio nei confronti del Paese e dei tanti lavoratori che stringono la cinghia e perdono il lavoro. Altro segnale negativo, che a mio parere sta incanalando verso la fine il suo mandato, è quello dello scontro con i giudici. Non si può dire che la corruzione e la ragnatela del malaffare che da Nord a Sud avviluppa il Paese siano una invenzione di certe Procure che vogliono sovvertire il governo legittimamente eletto dai cittadini. Questo è inaccettabile. Nessuno ha mai negato che ci siano dei giudici politicizzati, soprattutto nella procura di Milano, ma da qui a demonizzare tutte le inchieste sulla corruzione galoppante ce ne vuole. La miscela esplosiva di tangenti ed escort che riguardano maggioranza e opposizione non possono essere addebitate ai giudici comunisti. Questa è una balla grossa come una casa. Il marciume c’è eccome e non può essere liquidato con le toghe rosse. Lo schifo e lo squallore di questa classe politica, di questa classe imprenditoriale, di questa classe di manager e di questi faccendieri arricchiti che si scambiano favori e mazzette e se la godono in barba ai tanti lavoratori che prendono salari vergognosi o licenziati non può passare con il messaggio del Cavaliere. Non c’è alcuna giustificazione a questo schifo. Altro che toghe rosse. Ed anche sulla questione immigrazione è un falso quello che dice il Cavaliere, affiancato dalla Lega. Saranno pure state bloccate le carrette del mare ma i clandestini e i rom arrivano a frotte. E quello che è scandaloso non sono gli immigrati ma il loro uso come schiavi nelle aziende del ricco Nordest e nelle imprese del Meridione. Senza contare che quelli che non trovano lavoro poi si dedicano allo spaccio e alla prostituzione. Altro aspetto negativo è il rapporto del PdL con Santa romana chiesa. Molte delle responsabilità di questa migrazione poi lasciata marcire per le strade è dovuta soprattutto alla politica dell’accoglienza praticata dalla Cei. Stiamo ormai finendo tutti nello stesso grande calderone delle braccia e delle menti a buon mercato per l’arricchimento dei soliti noti. Tutte le regole del lavoro sono travolte e azzerate anche grazie a chi spinge per la presenza di immigrati, come conferma il recente decreto sui flussi. Schiavi nell’agricoltura, schiavi nell’edilizia, schiavi nelle imprese, schiavi nelle case come badanti e come domestici. Altro che partito dell’amore. E allora come fa ancora il Pifferaio di Arcore a chiedere il voto degli italiani? Con che faccia si presenta ancora in tv sproloquiando e incantando quei pochi (spero) elettori indecisi propinando la solita minestra riscaldata? Non è meglio dare un bel segnale oggi e domani con questo voto per far capire al piduista che è ora di sloggiare? Mi auguro proprio che questo segnale inequivocabile arrivi.

4 Commenti:

  • tsk tsk...niente da fare, caro nomadus. Qua si mette male male...grigio orizzonte si profila. Presto un posto di commento, per ora solo prendo atto di una secca sconfitta della sinistra e di un clamoroso trionfo della Lega e una ottima tenuta del Pdl, a scapito di tutto ció che chiamai "la deriva del caos". Mi fa ridere quel pirla dell'inviato del Pais che titola oggi in prima pagina sul giornale spagnolo: "Risicata vittoria del Centrosinistra alle regionali italiane"....Che fesso.

    Di Blogger Unknown, Alle 30 marzo, 2010 08:31  

  • E' dura anche per me ammetterlo, ma neanche l'ottimismo delle dichiarazioni di Bersani di oggi riescono a farmi vedere il bicchiere mezzo pieno. Non c'è niente da fare: il cancro del berlusconismo sarà anche difficile da estirpare ma a ben vederre se ne profila uno ben peggiore. Quello della Lega e del secessionismno. La prospettiva di un Nord contro Sud non è proprio peregrina. Con tutte le nefaste conseguenze del caso. Mala tempora currunt caro DAVIDE. Quasi quasi mi vien voglia di raggiungerti in un Paese che, ad occhio, mi appare migliore di questo. Un affettuoso saluto.

    Di Blogger nomadus, Alle 30 marzo, 2010 18:46  

  • Coas vuoi farci...Bersani cerca di mascherare la cosa, ma nn convince nemmeno se stesso quando ha finito di parlare.Qui i fatti sono macigni pesanti, e vane parole non li possono scalfire. D'altronde il messaggio per lui è chiaro: il nord vuole lega, e tutte le belle cose che propongono loro. Bossi, nel suo solito linguaggio diretto e un pò rozzo, ha detto: La sinistra è praticamente scomparsa a nord, la gente no li vota più. Dovrebbero chiedersi il perchè. Trovo queste parole assai sagge, alla fine della fiera. Bersani, invece di mettere inutili pezze, dovrebbe farsi delle domande pesanti. Anche il discorso di Grillo è sullo stesso piano: vi hanno "rubato" voti al nord? Chiedetevi perchè. Se questa è ancora una democrazia, chi si sbatte e ottiene le firme necessarie può presentare i suoi candidati, e se la gente li vota buon per lui, nessuno ruba niente. Se non fosse per Vendola, che giudico l'unico buon risultato visto che abbiamo un giovane che fa un discorso moderno e piace alla gente, ci rendiamo conto che quella è la strada da seguire. Se si presentano i soliti mummificati non si va da nessuna parte, altro che "la via ligure" di Burlando. E sottolineo che Vendola è lì grazie alla sua caparbietà e al fatto di aver lottato proprio contro Bersani e D'Alema che lo avrebbero fritto per il loro condidato parruccone. Se fosse andata cosí, manco si potrebbe gioire di questa cosa, e la batosta sarebbe stata assai più dura.

    Di Blogger Davide, Alle 30 marzo, 2010 22:43  

  • sono assolutamente d'accordo con il vostro riferimento a Vendola,tanto è vero che a Roma ho votato per il suo partito.Forse è l'unica novità in questa squallida situazione.Un caro saluto da Mauro.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 31 marzo, 2010 18:25  

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