il vero giornalismo informativo
Lo dico senza piaggeria e senza ipocrisia: la televisione e il giornalismo d'inchiesta con la firma di Riccardo Iacona è quanto di più vero e incisivo si possa oggi trovare nel panorama dell'informazione lobotomizzata da Berlusconi e dai suoi sgherri (basti citare Minzolini, Fede, Vespa, Feltri e Belpietro). E non mi si venga a dire che Iacona è uno con i paraocchi e con la tessera da comunista o da bolscevico. Chi lo segue, e chi ne apprezza l'asciutta e sobria conduzione giornalistica, non può non valorizzarne in toto il suo modus operandi. Tanto per fare un recente esempio: riguardiamoci per intero la puntata di domenica scorsa su RaiTre di PresaDiretta (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3c632591-88bc-4ab7-9e53-f076a370cdb5.html?p=0) dedicata quasi totalmente alla situazione del post terremoto nel capoluogo abruzzese e ditemi voi se non è vero giornalismo informativo! L'ineccepibile inchiesta di Iacona (e dei suoi validi collaboratori) ha fatto il punto della situazione a quasi 11 mesi dal tragico evento. Abbiamo scoperto così, seguendo con sempre maggiore attenzione il filo logico del giornalista, che sono ancora quasi 28 mila gli aquilani cosiddetti dispersi, quelli cioè che vivono a tutt'oggi negli alberghi della costa abruzzese o in affitto temporaneo in appartamenti o a casa di parenti. Nonostante le strombazzate di regime di Berlusconi, Bertolaso & soci, lì ci sono ancora 3 cantieri aperti del famigerato progetto C.A.S.E., le magnificate case del Pifferaio di Arcore arredate di tutto punto. Nessuno lo dice (figurarsi il TG1 di Minchiolini), ma ci sono ancora 166 appartamenti da ultimare e 213 da assegnare. E mancano all'appello centinaia di prefabbricati in legno leggero della Protezione Civile guidata (ancora non si sa per quanto) da Guido "Sciatica" Bertolaso. In parole povere, la ricostruzione vera e propria segna vergognosamente il passo e, quel che più scandalizza, non è stata ancora emanata l'ordinanza per la ricostruzione del Centro Storico del capoluogo abruzzese dove (a parte qualche puntellamento a favore di telecamera) nulla è stato fatto. Eppure, come abbiamo scoperto dall'inchiesta di Iacona, ci sono centinaia di case che, con poca spesa, avrebbero potuto essere oggi abitabili. A parte gli abitanti del Centro Storico ci sono migliaia di cittadini aquilani che, per colpa delle ordinanze contraddittorie e della gelatinosa burocrazia, aspettano ancora delle risposte alle loro legittime richieste di finanziamento per cominciare i lavori. E qualcuno ce li ha messi anche di tasca propria, i soldi, per poter ristrutturare e cancellare quelle tragiche ferite lasciate sui muri la notte del 6 aprile dello scorso anno. In ultimo un modesto consiglio a Iacona: caro Riccardo, a parte l'augurio che tu possa sempre continuare così in libertà a fare i tuoi servizi giornalistici, perchè non mandi una copia della cassetta della puntata di domenica scorsa a Berlusconi allegando un biglietto di esortazione a far lavorare così (come fai tu) i suoi pennivendoli di regime, sia della televisione che della carta stampata? Chissà, tentar non nuoce: hai visto mai che un domani il fido Emilio decida di sguinzagliare qualche suo eminente redattore per poter fare un bel reportage (magari non da lecchino) sulla corruzione al tempo di Re Silvio?
2 Commenti:
Buonasera carissimo.Appena ho qualche minuto di calma torno a farmi sentire.Purtroppo la situazione è squallida.Oltre ai danni del terremoto,torna a farsi sentire la scarsa moralità di chi ci governa.Come torna d'attualità l'esternazione berlingueriana di qualche anno fa.Un carissimo saluto da Mauro.
Di Anonimo, Alle 24 febbraio, 2010 15:22
Carissimo MAURO, che piacere ritrovarti! Lo so che sei impegnato e che riesci sempre a strappare qualche minuto del tuo tempo per leggermi e di questo ti dico grazie. La Tangentopoli 2 sembra oramai un bubbone infetto pronto a esplodere e a insudiciare tutto il tessuto sociale italiano, riportandoci indietro nel tempo, in quella squallida situazione degli inizi degli anni 90 di cui ancora oggi paghiamo pegno. La mancanza di vergogna e l'insolenza oscena che caratterizza i nostri attuali politicanti (degni seguaci del Pifferaio di Arcore)ci fanno veramente rimpiangere i tempi di Berlinguer e di Moro, di Pertini e di La Malfa. Che schifo! Speriamo che arrivi una tempesta di legalità che spazzi via questo indegno lerciume. Un affettuoso abbraccio.
Di nomadus, Alle 24 febbraio, 2010 17:37
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