l'Antipatico

giovedì 18 febbraio 2010

paghiamo poche tasse, altro che evasori!


A giudicare dal titolo di questo mio odierno post sembra che io stia prendendo in giro quei pochi lettori che seguono questo blog. In realtà non è una boutade e se avrete la compiacenza di seguirmi nel discorso ve ne accorgerete. Iniziamo: paghiamo troppe poche tasse. Infatti, in media, ogni contribuente italiano versa all'Erario appena 4.670 euro all'anno di imposte sul reddito. Questo lo ha reso noto il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia (http://www.finanze.it/export/download/novita2010/Avviso_per_la_stampa_dati_completi_rev_12_feb_loghi.pdf). Come si può ben capire si tratta di una cifra equivalente a un'inezia, una quisquilia. Soprattutto se si pensa a tutti i servizi (diretti e indiretti) dei quali ogni cittadino usufruisce per sè e per la propria famiglia. Dalla sanità alla scuola, dalla sicurezza alle infrastrutture, fino a una parte della previdenza, in fondo bisogna ammettere che paghiamo poco allo Stato in cambio di quanto riceviamo. Non si legga facile ironia nelle mie parole. Pertanto, prima di venire idealmente lapidato da qualche contribuente imbufalito, vorrei spiegare meglio il quadro che emerge dalle ultime statistiche fiscali rese note l'altro ieri. Il punto nodale è che paghiamo in media troppe poche tasse perchè siamo troppo pochi a versarle! Orbene, la popolazione italiana è costituita da più di 60 milioni di abitanti, ma i cittadini che presentano la dichiarazione Irpef sono poco più di 41 milioni. Di questi, il 27% non versa un euro al Fisco: vuoi perchè dichiara redditi troppo bassi per pagare imposte, vuoi perchè compensa a zero grazie alle detrazioni e alle deduzioni. E' quindi abbastanza chiaro che in questa area si annidano parecchi furbacchioni travestiti da poveri, i quali dichiarano la metà (o molto meno) di quanto effettivamente guadagnano. Ma se si considera che in questo insieme i lavoratori dipendenti e i pensionati costituiscono il 78% dei soggetti, per quanto ci siano evasori e malintenzionati, siamo costretti a fare i conti con un altro dato di fatto: paghiamo troppe poche tasse anche perchè si guadagna veramente poco. La metà dei contribuenti (anche se il dato si riferisce al 2007, quando la crisi era ancora lontana) non supera i 15.000 euro di reddito annuo lordo; stando a ciò questi individui se la cavano al massimo con mille euro (o poco più) al mese. E allora, quante tasse vuoi chiedere loro? C'è poi una seconda fascia di contribuenti (circa il 40%) che sta tra i 15.000 e i 35.000 euro l'anno, per proseguire via via con fasce di reddito che si riducono fino all'1% che dichiara oltre i 100.000 euro. Ma qui i conti non tornano più. Anzitutto perchè, anche solo guardando le automobili parcheggiate in strada, appare chiaro che esiste una fetta di popolazione assai superiore all'1% che ha un tenore di vita decisamente agiato (che però riesce evidentemente a eludere il pagamento dell'Irpef). Più di tutti, però, colpisce un altro dato: un club ristretto, pari al 12% dei contribuenti oltre i 35.000 euro di reddito, paga ben il 52% di tutte le imposte Irpef. Si evince quindi che la fascia di mezzo dei contribuenti sopporta un carico fiscale realmente pesante. Per dirla in parole povere, il 12% di 41 milioni di contribuenti (vale a dire 4 milioni e mezzo di persone) paga oltre la metà delle imposte (facendo eccezione per quelle sulle imprese e per quelle indirette) che servono a finanziare lo Stato e il relativo vivere civile di oltre 60 milioni di cittadini italiani. Facendo un totale approssimativo si tratta di circa 70 miliardi di euro. E visto che i lavoratori autonomi trovano molto spesso come compensare, gli imprenditori come scaricare sui conti aziendali e i professionisti sono noti per esser bravissimi a far di conto, ecco che il carico fiscale resta (per una porzione davvero spropositata) sulle spalle di un sempre più ristretto ceto medio, fatto di lavoratori dipendenti e pensionati. I quali saranno pure in carriera i primi e agiati i secondi, non dico di no, ma è certo che gli stessi finiranno per rimanere schiantati da un tale insopportabile peso, soprattutto se hanno figli a carico e quindi fortemente penalizzati dall'attuale sistema di tassazione. In buona sostanza di tasse ne paghiamo (in media) troppo poche, ma principalmente siamo in troppo pochi a pagarle. E sempre gli stessi. Che ne dite, cari Berlusconi & Tremonti, vogliamo iniziare finalmente a parlarne seriamente di questo argomento?

2 Commenti:

  • Mamma Mia!!! Quanto hai ragione!!! Mi sento parte del 12% degli italiani. E' veramente dura, pagare per tutti (o meglio per tanti).
    Tante tasse, sempre pagate e nessun sgravio fiscale.
    Se le tasse le pagassero tutti ne pagheremo di meno.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 21 marzo, 2010 23:28  

  • Grazie della tua testimonianza. Chissà se qualcuno vicino a Tremonti riuscirà a fare un ragionamento simile...Un cordiale saluto, caro anonimo commentatore (nonchè onesto e probo contribuente).

    Di Blogger nomadus, Alle 21 marzo, 2010 23:47  

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