l'Antipatico

martedì 15 dicembre 2009

effetto Duomo


Il day after dell'attacco a Berlusconi (la CNN ha addirittura usato questo titolo per informare i telespettatori d'oltre Oceano) mi sembra esageratamente permeato di quella inusuale carica di panico e di allarme sociale quasi paragonabile (almeno per i vari Bonaiuti e soci) al day after dell'11 settembre del 2001. L'immagine raffigurante il volto insanguinato del premier (da associare finanche alla Pietà michelangiolesca per l'effetto carico di dolore) ha fatto praticamente il giro del mondo; in Italia si sono fatti speciali ed edizioni straordinarie dei tg, il parossismo mediatico ha raggiunto livelli francamente desolanti e raccapriccianti. Il tutto per innescare una sensazione di anticamera del prossimo attacco a sua maestà, di un possibile kamikaze made in Italy pronto ad immolarsi per la causa antiberlusconiana. Ridicolo. E preoccupante. Massimo Tartaglia è una persona disturbata psichicamente e questo tutti l'hanno sottolineato. Il fatto grave però è che quasi tutti i pennivendoli ed i mezzobusti italiani si sono scagliati a scorticare dal vivo questa figura, a violarne il diritto alla privacy. Anche la famiglia non è stata risparmiata ed i vicini di casa sono stati lungamente interrogati alla ricerca di uno scoop, di qualcosa che in qualche modo collegasse l'attentatore di Berlusconi magari alla Sezione di Rifondazione Comunista o addirittura agli anarchici
insurrezionalisti famosi nelle veline delle Questure. Credo che la vittima di Tartaglia, il Presidente del Consiglio Berlusconi, dovrebbe chiedere la tutela del suo attentatore dicendo alla ciurma di esagitati, che da l'altra sera è in stato di isterica esaltazione, di darsi come si suol dire una "calmata".
Il ministro Maroni riunisce il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica a Milano e fomenta ancor di più quel senso di isterica preoccupazione e di caccia all'untore da social network, da terrorista on line. Proprio Maroni che dovrebbe cominciare a rassenerarsi e a fare una seria autocritica: non ha saputo difendere la sicurezza e la vita del Presidente del Consiglio nonostante le soffiate e gli spifferi dei servizi segreti che da settimane lanciavano messaggi di tal genere. Non si capisce come i venti gorilla personali di Berlusconi e le forze di polizia presenti in piazza Duomo l'altra sera non siano riusciti ad evitare l'avvicinamento di una persona che a guardarla adesso sembra visibilmente disturbata e che ha tirato un oggetto certamente da poca distanza. Un oggetto che non ha incontrato alcuna barriera prima di giungere a devastare la faccia di Berlusconi. In quanto al clima di odio e di violenza evidenziato dai soliti mistificatori (in primis Fede e Feltri), ai reiterati appelli a tutte le parti di abbassare i toni (ai quali si uniscono esponenti della opposizione) osservo che la violenza è di una sola parte e che non si può non reagire alzando la voce quando si attaccano i magistrati come pazzi, si annunzia all'estero la fine della Costituzione, si dà dispregiativamente del comunista al Capo dello Stato ed alla Corte Costituzionale.
La faccia insanguinata di Berlusconi viene esposta con insistenza isterica in tutte le televisioni. Viene fatta vedere e rivedere come le Torri Gemelle dopo l'attentato dell'11 settembre. Lo scopo è lo stesso: suscitare ribrezzo ed odio per l'attentatore che non potendo dargli del comunisti si dice che è stato plagiato, influenzato ed indotto al male dalla propaganda della sinistra. Mi vengono in mente, in queste ore, le figure di alcuni presidenti del Consiglio del passato (Fanfani, Moro, Andreotti, Rumor, Piccoli, Colombo, etc...): li rimpiango tutti. Si sforzavano di esercitare il loro alto magistero superpartes e lasciavano al loro Partito il compito di polemizzare con l'opposizione. Al contrario di oggi, del presidente del Consiglio autonominatosi il migliore degli ultimi 150 anni: non c'è un discorso di Berlusconi, in questi ultimi quindici anni, che sia superpartes. E' sempre stato (esplicitamente o meno) un continuo e ossessivo incitamento all'odio.
Ha recuperato la categoria dei "comunisti" come se vivessimo dietro la cortina di ferro ed occupa il potere come un'arroganza e una spocchia tipica di chi non rispetta niente e nessuno. Non vorrei che, di conseguenza, il ministro Maroni (tanto caro e apprezzato dal premier) rimetta in discussione il diritto di manifestare. Spero che non decida di chiudere (oltre ai social network e ai blog ostili) anche Milano in un reticolato. La risposta alla tensione suscitata dal ferimento del Primo Ministro è nella politica e nella cessazione degli attacchi alla Costituzione. Ma, da quanto si sente e si vede in giro, non sarà così. La destra utilizzerà l'episodio di Milano per costringere l'opposizione al silenzio e per andare avanti nella sua linea di sfascio delle regole comuni di convivenza. I massmedia italiani si stanno già prestando a quest'uso strumentale del fatto dell'altra sera. L'operazione forse più sporca l'ha compiuta ieri mattina su RaiNews24 il direttore Corradino Mineo intervistando la figlia di Tobagi. E di conseguenza si è parlato di terrorismo, di brigate rosse, di sinistra violenta. L'assassinio di Tobagi non c'entra per niente con l'insano gesto di Tartaglia. Ma l'evocazione del terrorismo fa comodo a chi vorrebbe subito leggi liberticide. E da questo punto di vista il lancio della statuina di Tartaglia è stato e resterà un magnifico assist per il Pifferaio di Arcore e per i suoi accoliti.

6 Commenti:

  • Caro Nomadus, il tuo nuovo post condensa mirabilmente tutto ciò che mi stava frullando nella testa in queste ore (e come a me credo a tanti altri). Ieri discutevo con mio padre sull'accaduto ed egli, come tante altre volte ormai, prima di tutto mi pregava di non scrivere nulla sui social network, dato che la gestapo italiota era già sulle tracce di quelli che giustamente citi "gli untori da social network"... Mi fa terribilmente dispiacere vedere come quest'uomo di quasi settant'anni, tutt'altro che uno sprovveduto, sia vittima di questo strisciante senso di persecuzione e di sottile paura che il governo italiota riesce a infondere nei cittadini. Eppure è così, da tempo addirittura non scarica nemmeno più un file terrorizzato dal fatto che la finanza gli piombi in casa al mattino presto, come nel Cile di Pinochet. A questo siamo arrivati. Ad ogni modo, dopo le rituali raccomandazioni, onde evitare che nel mio ritorno natalizio possa essere arrestato e imprigionato nelle patrie galere (per magari uscirne orizzontale, esanime e tumefatto con la spiegazione che sono caduto dalle scale), abbiamo commentato un poco la -se si può- ancor più terribilmente avvelenata questione sociopolitca italiota. Lui sembrava convinto che questa mazzata nei denti postesse servire al Pifferaio (Occhio, Bersani ti ha copiato, io gli chiederei il copyright) per rinsavire, rendersi conto che questo fatto potrebbe essere l'anticamera di situazioni ancor più brutte, dettate dal clima irrimediabilmente avvelenato che impera nel Belpaese a cui lui ha ampiamente contribuito, e "darsi una calmata". Insomma, credeva (già uso il passato), che questa statuina-proiettile servisse per fare ciò che chiunque abbia a cuore il nostro paese ha cercato di fare per mesi o forse anni, senza alcun risultato. Io, da parte mia, gli ho subito detto che non sarebbe, purtroppo, avvenuto nulla del genere. Che anzi, questo fatto sarà subito stumentalizzato per cercare colpevoli dove non ci sono, addossare colpe a chi non he ha, e ripartire di slancio, supportati dalla forza di quei fotogrammi, verso lo sfascio irresponsabile delle istituzioni, della magistratura e di chiunque non si affianchi docile e imbecille alla volontà dell'unto, verso la agognata impunità e un controllo ancor più stretto della società.

    Di Blogger Davide, Alle 15 dicembre, 2009 18:34  

  • Quello che mi da assai da pensare è che la mia analisi si è confermata veridica nel giro di nemmeno 24 ore, mentre mio padre, un uomo assai più esperto e navigato di me, si illudeva che il lupo diventasse agnello perchè lo hanno mazziato... Maroni annuncia leggi anti-tutto: manifestazioni e web? MA cosa vuol dire? E cosa c'entrano le manifestazioni con quello che è successo? Un bel giro di vite a internet cmq era nell'aria, d'altronde siamo pionieri nel mondo per esercitare censure mai viste altrove nel web, e basterebbe applicare realmente le leggi attuali per fare tutto ciò che Maroni si auspica (anche per quello mi padre è terrorizzato in tema downolad, e con ragione da un certo punto di vista, qua vale il detto colpirne uno per educarne cento). Ma per innalzare ancora un pò i consensi, nulla di meglio che spingere forte sul pedale del populismo duro, promettendo alla plebe ignorante pugno duro contro il nemico, contro il seminatore d'odio. Bonaiuti, accanto a espressioni da baby sitter-gay ("sarà dura tenerlo fermo!", "sarà dura tenerlo lontano dalla gente...quella è la sua forza!"), spinge anche lui sul pedale del qualunquismo incendiario, per catalizzare e indirizzare l'odio dei sostenitori del tumefatto, incazzati neri: e addita nientemeno che Repubblica e il gruppo Espresso come mandanti morali(!!!!) di Tartaglia. Già oggi appare un nuovo teste che insinua che qualcuno passò la statuetta a Tartaglia... e via così. Siamo solo all'inizio del solito teatrino, c'es solo da aspettare che il deus ex-machina faccia la sua ri-apparizione sulla scena, per la gioia dei suoi fans angosciati. E lo farà, ne sono ormai sicuro, ancora più inviperito, ancora più acido e demolitore di prima, quei tagli in faccia gli varranno come panacea di minorenni, puttane e mafiosi, ne sono tristemente sicuro. Le parole di Dippietro e Bindi, seppur in quel contesto brutte a sentirsi, rispondono a un sentimento di onestà e di verità, e proprio per quello subito tacciate di ciarpame e indecenza. Non c'è posto per la saggezza in questo paese fatto ormai solo di stronzate. Il clima è pessimo, mi sembre che ogni giorno che passi tutto peggiori terribilmente, e che nessuna soluzione stia all'orizzonte...questo è male, perchè tale come stanno le cose, potrebbe succedere qualcosa di assai brutto a scuotere il calderone, il duomo in faccia sembra quasi essere un oscuro avvertimento... Mi rincuora dirlo, ma ritorno a casa per due settimane con un senso di inquietudine e di intraquillità. Cercherò di dar retta a mio padre (che anche se si è sbagliato sulla redenzione di Silvio ha sempre sagge parole), e cercherò di passare inosservato e indenne, per stare qualche tempo in allegria con la mia famiglia e i miei amici, per poi scapparmene di nuovo a gambe levate, e rimanere ben lontano da questa gabbia di pazzi. Preferisco fare lo spazzino in Spagna, se proprio non troverò lavoro, che tornare in questo paese..so che non sono belle parole, ma almeno sono oneste.

    Di Blogger Davide, Alle 15 dicembre, 2009 18:35  

  • Carissimo DAVIDE, debbo confessare che ogni volta che ti leggo una miriade di emozioni mi avviluppano e mi rapiscono. Hai la naturale predisposizione di scrivere con una disarmante naturalità e con una altrettanta incredibile profondità. Sei un giornalista mancato travestito da architetto (non credo con aspirazioni da spazzino) o perlomeno un architetto camuffato da giornalista mancato. Hai il dono della chiarezza e della lungimiranza intellettuale, la facilità di scrittura unita ad una magica alchimia di interpretazione del senso di inquietudine e di sofferenza di molti italiani che assistono impotenti a questo tragicomico teatrino berlusconiano. Ogni tuo commento (in particolar modo questi ultimi due) è una sorta di editoriale da mettere in bella evidenza sulla prima pagina del più diffuso quotidiano nazionale. Ogni tuo sarcastico post è la summa di tanti concatenati commenti che rispecchiano l'umore della sana e non inquinata opinione pubblica. A questo proposito ti invito ad andarti a rileggere quello che ha scritto un paio di giorni fa J.F. (un nuovo e acuto commentatore) a margine del tuo post di qualche tempo fa intitolato "l'orrenda metastasi": ti ricopre di sperticati elogi che, naturalmente, mi sento di condividere e sottoscrivere totalmente. Un affettuoso saluto. Post Scriptum: vista la situazione e nel caso gli avvenimenti dovessero prendere una brutta piega, mi candido ad aiuto spazzino in terra iberica (confidando nella tua cortese ospitalità). Sempre meglio che fare il berlusconizzato nella terra di Dante e di Petrarca.

    Di Blogger nomadus, Alle 15 dicembre, 2009 20:22  

  • Carissimo,ho aspettato a scivere perchè,oltre al tempo risicato,ho provato a riflettere sugli ultimi fatti.Indubbiamente condanno nettamente il lancio della miniatura del Duomo di Milano.Ma nello stesso momento,rivendico il diritto-dovere di criticare certe scelte politiche,alcune anche xenofobe,dell'attuale maggioranza sotto l'influenza della Lega Nord.Ribadisco,comunque,il rifiuto di ogni forma di violenza.Ciao Mauro.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 18 dicembre, 2009 18:45  

  • Caro MAURO, siamo d'accordo sulla condanna del gesto isolato e sulla solidarietà umana (e solo su quella) a Berlusconi, ma non si può di certo omettere il fatto che il clima politico intinto nel veleno e nell'odio contro chiunque non la pensi come il Pifferaio è stato alimentato dagli uomini fedeli al Berlusca, a cominciare da Feltri per finire a Cicchitto. Un affettuoso abbraccio e buon fine settimana.

    Di Blogger nomadus, Alle 18 dicembre, 2009 19:21  

  • Naturalmente sono d'accordo con te nell'affermare che l'attuale maggioranza ha contribuito al peggioramento del clima politico,come da te evidenziato sull'altro blog.MAURO.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 19 dicembre, 2009 15:20  

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