L'orrenda metastasi
Prendo spunto, per l'incipit di questo mio intervento, da un commento del mio caro mentore Nomadus, il quale rispondendo a uno dei precedenti commenti dice giustamente che nonostante i nobili sforzi intellettuali che ci vedono riuniti per cercare di smuovere il pantano Italico, la situazione non solo non cambia, ma quel maledetto omuncolo sembra una orrenda e devastante metastasi, alla quale non c'è cura che tenga. Purtroppo, mi associo a questa inquietante affermazione. I fatti più recenti mostrano nel nostro-mostro una tenacità e una perseveranza nel suo disegno di disgregazione morale, economica e culturale del Paese che ha del grottesco. Ma più che lui, fa paura ormai la tremenda mediocrità in cui versa la società, le orribili storie che fuoriescono come bubboni malati (vedi Cucchi) senza che una vera reazione degna di un Paese civile accompagni dette nefandezze. Sembra che stiamo sprofondando nella passiva e mesta accettazione del male, come sottofondo inevitabile al nichilismo che ci asfissia. Ma siccome, citando il grandissimo Nomadus, non dobbiamo mollare e dobbiamo usare tutte le armi a nostra disposizione, mi sento ispirato per infliggere con la penna (metaforicamente, visto che di tastiera si tratta) l'ennesimo colpo a questa società, anche solo fosse per far presente che io, come tanti altri, non ci stiamo, sappiamo cosa sta succedendo e anche se continuerà a succedere NOI NON CI STIAMO. Mi riallaccio quindi a un paio di discussioni che ho intrattenuto su Facebook con dei miei amici, dopo aver postato un video del concerto dei Massive Attack, che in un concerto nel nostro Paese di pochi giorni fa hanno ritenuto doveroso mettere in risalto le nostre vergogne, lanciando messaggi sensibilizzatori sugli ultimi scandali o brutture (caso Cucchi, dieci domande, processo Mills, Lodo Alfano, ecc...) su un mega schermo mentre entrava il pezzo d'apertura. Ieri il mio coinquilino, che è professore di inglese, mi ha raccontato che i suoi alunni citano esplicitamente l'Italia come l'ultima ruota del carro d'Europa, ridacchiano sull'argomento quando esce fuori, definendoci un Paese alla frutta. Questo è quello che è l'immagine dell'Italia in Europa. Al che un mio amico mi scrive rispondendomi che secondo lui ci hanno azzerato il futuro, tolgliendoci la possibilità di reazione mettendoci nella condizione di cercare quasi solamente di sbarcare il lunario. Il che è vero, ma solo parzialmente, e personalmente penso che sia riconducibile alle politiche economiche di capitalismo aggressivo degli ultimi decenni, che hanno fatto sì che le nostre vite siano controllate il più possibile da questi schemi aberranti. Inoltre, queste stesse politiche ci hanno portato alla crisi attuale e mi sembra sempre più chiaro che faccia tutto parte di un disegno ben preciso: la perpetuazione di questo stato di cose beneficia le elites oligarchiche che muovono i grandi capitali, minando sempre più l'ex classe media che si ritrova ad un mero intento di sbarcare il lunario. Tutto ciò lascia ampi margini a chi decide l'economia di agire indisturbato, visto che la stragrande maggioranza delle persone che compongono la società non possono permettersi di reagire adeguatamente. Tuttavia, penso che c'è una grande massa di gente che tutte queste cose di cui stiamo dibattendo nemmeno gli passano per l'anticamera del cervello. Citando ora il commento di un'altra amica, ella parla del nostro tradizionale poco senso civico, "per cultura e per tradizione", e colpisce nel segno: certe anomalie sono sempre state presenti nella nostra identità come popolo, ma quello che sta succedendo ora è diverso. Non siamo mai stati a un livello così basso, come società. Non siamo mai arrivati a un punto talmente grave di mediocrità e di indifferenza per questa grave situazione. E tutto ciò non può essere imputato alla sola difficoltà che abbiamo in tanti a cercare di tirare avanti in questo pantano. Io parlo da disoccupato ormai quasi cronico dal Paese col tasso di disoccupazione più alto d'Europa, eppure continuo a percepire un diversissimo stato di cose rispetto alla patria. Qui c'è un dibattito accesissimo per vari casi di corruzione nelle fila del partito popolare, come altri nel PSOE, eppure c'è la sensazione che in qualche modo questa corruzione viene perseguita, la gente si scandalizza, non tutto è lecito, non tutto è ormai digerito come l'ennesimo atto di un melodramma che è diventato la sceneggiatura delle nostre vite. È qui il dramma. I parenti del mio amico in Francia gli chiedono "ma perchè?", gli alunni del mio coinquilino Billy, come tanti altri, ci ridono dietro, dovunque si vada fuori dall'Italia ormai, anche il più umile cittadino, se interpellato sulla società italiana ci chiederà cosa diamine stia succedendo lì da noi. Ma appena si rientra nello Stivale, si riapre questa tragica dicotomia: da una parte quelli rassegnati, quelli che non ce la fanno più a indignarsi perchè lo fanno tutti i giorni, insieme a quelli che sono rassegnati ma hanno problemi più impellenti per permettersi di indignarsi vieppiù, o quelli che continuano a indignarsi ma non sanno bene cosa accidenti fare per dare alla loro indignazione uno sbocco concreto. Dall’altra parte, quelli che ormai sono quasi completamente lobotomizzati dal tubo catodico e da anni di cura berlusconiana e non riescono nemmeno più ad avere un accenno di libero arbitrio che gli permetta di avere una propria opinione, quelli che invece sono ancora, e sempre di più fedelissimi del ducetto per scarsa capacità di analisi o per scarsa capacità intellettiva tout court, e infine quelli che anch’essi lo appoggiano fedelmente ma per altri motivi, per una condivisione ideologica del berlusconismo in cui vedono chiaramente la protezione dello stile di vita che hanno scelto, e che condividono pienamente col loro mentore: quello della deregulation economica, morale e intellettuale. Queste due Italie convivono ormai in un brodo primordiale dove la politica che dovrebbe regolare i ritmi della società civile è dominata essa stessa ormai da metodi apertamente totalitari (per quanto la Costituzione sia ancora un potente scoglio per l’attuazione del disegno del ducetto), plasmata al volere di questo ometto che ha raggiunto quote di potere a dir poco inquietanti. Le opposizioni, esplose in un big-bang cosmico che le frantuma a velocità spaziali, disperdendone la capacità di reazione esponenzialmente. Cosa che deprime mortalmente dato che conti alla mano, in realtà Berlusconi non ha questa maggioranza schiacciante, se gli togli la Lega e metti insieme anche solo PD e Di Pietro questo strapotere sparisce... Conclusione: per quanto stiamo vivendo in un mondo e in una società dove perseguire i nostri veri obiettivi come esseri umani diventa sempre più difficile, visto che chi muove i fili usa metodi sempre più efficaci per ridurci all’impotenza e allo sconforto, non bisogna mai smettere di pensare e di reagire, almeno internamente, intellettualmente, e con i mezzi che abbiamo, individualmente e collettivamente, perchè altrimenti l’affermare che questo è uno stato di cose irrevocabile è già di per sè un’ammissione di sconfitta. Per quanto riguarda in concreto il caso Italia, spero davvero che qualcosa cambi, e presto, visto che quello che c’è in gioco è molto di più dello sputtanamento che teme quel maledetto omuncolo.
7 Commenti:
Grandissimo post. Eccezionale sintesi intellettuale forgiata sulla voglia indistruttibile di poter contribuire a sensibilizzare gli animi di quanti non sono stati ancora lobotomizzati dal berlusconismo e dal tubo catodico del Biscione. Complimenti vivissimi, caro DAVIDE! E grazie anche per la citazione del mio precedente commento. Un fraterno e sentito abbraccio. E un sincero augurio affinchè tu possa sconfiggere la precaria situazione lavorativa in terra iberica.
Di nomadus, Alle 12 novembre, 2009 23:01
Buongiorno carissimi.Leggere la scarsa considerazione che abbiamo in Europa,a causa dei nostri governanti,provoca im me un moto di rivolta.Questo è anche causato da qualcosa di atavico che è presente nel nostro carattere nazionale.Le opposizioni invece di unirsi in un programma di etica morale e di giustizia sociale si frantumano sempre di più.Forse anche gli esponenti di quest'ultima hanno paura di perdere parte del loro potere.La consolazione sta ancora in chi non è lobomotizzato dal pensiero unico berlusconiano.Mi auguro di essere stato chiaro Mauro.
Di Anonimo, Alle 13 novembre, 2009 07:00
Caro MAURO, sei stato chiarissimo e trasparente come al solito. Ce ne fossero di lettori e commentatori come te che avvertono quotidianamente il bisogno di esprimere il proprio pensiero per indurre ad una riflessione collettiva finalizzata al cambiamento di uno stato di cose oramai non più tollerabile. Un affettuoso saluto e un abbraccio.
Di nomadus, Alle 13 novembre, 2009 08:24
Carissimo Davide bauz, ti consiglio la visione di videocracy...niente che non si sappia già, ma è inquietante il parallelismo tra un personaggio come corona (scritto volutamente minuscolo) e il malefico silvio (più minuscolo non riesco a scriverlo). La realtà dei fatti è che,per una buona fetta di italiani, i modelli da perseguire, le vite da sognare, le massime ambizioni sono rappresentate dagli stili di vita di quei due loschi figuri...L'unica medicina che vedo è studiare, studiare e ancora studiare. Fin che la maggioranza di noi fatica a mettere in fila due congiuntivi, ci faranno credere quello che vogliono. Ho paura che sia un processo lungo...confido nelle generazioni internettiane, l'unico canale che permette di non farsi rincoglionire dal tubo catodico.
gianluca v.
Di Anonimo, Alle 13 novembre, 2009 11:31
Caro Gianlu, un caro saluto prima di tutto...sono davvero felice che tu segua questo blog e che si possa avere un positivo scambio di opinioni su questa piattaforma.. Di questi tempi è davvero una buona cosa. E come giustamente dici, internet è davvero l'unica soluzione possibile per dare alla gente un'alternativa alla monnezza informativa che propina il maledetto tubo catodico.. Io me ne rendo conto sempre più ogni giorno che passa..la quantità di informazioni a cui si riesce ad accedere è impressionante, per quanto mi riguarda negli ultimi anni per me è stato un vero e proprio trampolino culturale che mi ha permesso di formarmi una visione del mondo assai più ampia di quella che avessi anche solo 5 anni fa. Speriamo davvero che sia così anche per le nuove generazioni, e che serva come strumento per dinamizzare le coscienze e i cervelli della gente, sempre più atrofizzati. Pensa poi anche solo a noi... Ci ervamo comprensibilmente persi di vista, ed eccoci qua a discutere come fossimo al bar o nel salotto di casa! Attraverso la semplice navigazione ho potuto conoscere Nomadus, che mi ha dato la possibilità di esprimere le mie idee in modo che altri le possano leggere e commentare, quindi sono entrato in contatto con gli altri amici che commentano questo blog, gente che non avrei mai contattato senza questa meraviglia teconologica.. Per quanto riguarda VIDEOCRACY, stavo per guardarlo un giorno su megavideo, mi aveva dato il link un amico, ma con grande disappunto lo avevano tolto "due to infringment"! Mi sai dare un link dove lo possa vedere? Ho scartabellato su tutti i siti che conosco ma non l'ho trovato.. Se mi dai una mano lo guarderò con piacere! Se non l'hai già fatto, come presumo, ti consiglio vivamente i due ZEITGEIST, che puoi trovare sottotitolati su google video, anche quelli davvero un bell'alimento culturale, meritevolissimi di essere visti e metabolizzati. Riguardo a corona, è davvero un lampante esempio del modello che segue una buona fetta di gente nel nostro amato paese...lessi una vlta un articolo su repubblica, dove lo intervistavano al'uscita dal carcere; disse con tutta onestà che lui incarna quello che la gente vuole, per quello che ha successo, e purtroppo è proprio così. Potremmo andare avanti ore enumerando le brutture delle nostre società (anche qua come gossip e gentaglia televisiva non scherzano cmq..), quindi noi cerchiamo di studiare, leggere, comprendere il più possibile, e diffondere un pensiero critico, analitico, libero, come unica soluzione per arrivare alla costruzione di una società migliore. un grande abbraccio e a presto! Bauz
Di Davide, Alle 13 novembre, 2009 21:11
Carissimo Bauz, videocracy l'ho visto al cinema (uno dei pochi che l'ha trasmesso, con zero pubblicità logicamente...). Guarderò sicuramente i due ZEITGEIST perchè, come giustamente dici tu, non dobbiamo fermarci e continuare ad approfondire. La tua riflessione su internet non può che trovarmi d'accordo e aggiungo che,oltre a recuperare amicizie preziose che diversamente sarebbe difficile mantenere, osservo che è anche più facile contattare personaggi noti, di gran cultura ed esperienza. Mi riferisco ,ad esempio, al blog di Vittorio Zucconi su Repubblica on line o a qualsiasi atro "intellettuale senza troppi scheletri nell'armadio, che ci dia ancora un po' di fiducia e sensazioni di onestà".
Fatti vivo quando sei da queste parti, un abbraccio.
Di Anonimo, Alle 14 novembre, 2009 09:41
molto valido anche questo post...
scrivi davvero molto molto bene, ma sei un giornalista? (nel senso positivo del termine) ;-)
Mi è piaciuto un sacco il passaggio nel quale descrivi la situazione in Italia: "..Ma appena si rientra nello Stivale, si riapre questa tragica dicotomia: da una parte quelli rassegnati..."
Hai centrato il problema, sono proprio così gli italiani!
Da quanto ho capito sei emigrato: beh, dispiace vedere che le menti brillanti abbiano lasciato l'Italia (e dispiace notare come solo loro abbiano la reale percezione della grave situazione in cui versa il "Belpaese")
Complimenti e auguri
John Fitzgerald
Di John Fitzgerald, Alle 12 dicembre, 2009 19:22
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