il muro di gomma del segreto di Stato
Questa volta si può proprio dire che Berlusconi ha battuto Prodi per 2 a 1. Sto parlando del risultato finale della partita giocata sul vergognoso uso indiscriminato del segreto di Stato sull'affare Abu Omar, l'Imam di Milano rapito il 17 febbraio 2003 da una decina di uomini della CIA con l'ausilio di un carabiniere e di altri uomini al servizio del SISMI. Ma per la giustizia (si fa per dire) italiana i due principali responsabili del Servizio di Sicurezza Militare Italiano, vale a dire Nicolò Pollari e Marco Mancini, non sono perseguibili in virtù del famigerato segreto di Stato apposto dal governo Berlusconi (in carica nel 2003 all'epoca del rapimento), dal governo Prodi (nel 2006) e ancora dall'attuale governo del Pifferaio di Arcore. Ancora un muro di gomma, quindi, che va a smorzare fragorosamente la legittima sete di verità e di giustizia degli italiani, ancora una volta frustrati nel loro senso civico e libero. Per la cronaca, il Pubblico Ministero Armando Spataro aveva chiesto per Pollari e Mancini rispettivamente 13 e 10 anni di reclusione, ma si sa, in questi casi non c'è nemmeno bisogno di un pur minimo "Lodo" salva-Sismi: basta il segreto di Stato. Basta e avanza. E curiosamente questa volta la stampa prona e appecoronata di fronte a Berlusconi non dice nulla o quasi, con la solita eccezione dei giornali comunisti, come li chiama il Pifferaio. Quando conviene è d'uopo non far troppo rumore e magari concentrarsi con i titoloni sul solito Fini e sui soldi di Marrazzo. Così l'attenzione viene dirottata, come quell'aereo non tanto segreto che portò Abu Omar dalla base di Aviano in Egitto per un simpatico soggiorno gratuito a base di scariche elettriche e nefandezze similari. Durante questo processo farsa milanese il generale Pollari ha avuto anche la faccia tosta di dichiarare che il segreto di Stato non copriva le sue responsabilità ma, addirittura, la sua innocenza e che nello specifico lui non aveva mai impartito ordini o direttive che autorizzassero il sequestro dell'Imam. Parole oscene che danno il contorno della sua menzogna avallata dalle istituzioni italiane ai più alti livelli: praticamente, in buona sostanza, Pollari ne era al corrente (del sequestro) ma a causa del fatto che l'Italia è alleata degli Stati Uniti (più che alleati oserei dire sudditi) lui non ha potuto fare nulla per impedire il fattaccio. In pratica, secondo la teoria alquanto bislacca del generale, quando succedono queste cose bisogna abbozzare e guardare dall'altra parte. Del resto, mi permetto di osservare, ci sono state in passato tante vicende sanguinose ed eclatanti che hanno visto il nostro Paese come scenario impotente e accomodante e nessuno ha mai potuto fare nulla di concreto per scoprire (o almeno cercare di farlo) i colpevoli e i responsabili dei fatti avvenuti, proprio perchè la verità era quasi sempre imbarazzante da coprire con il velo pietoso del segreto di Stato. Siamo e siamo sempre stati un Paese a sovranità limitata, scelto (non a caso) per la dislocazione come naturale teatro degli scontri e degli incontri tra Paesi della NATO e Paesi dell'Est, tra servizi segreti israeliani e arabo-palestinesi; il tutto senza che i nostri governi potessero mai alzare la voce per far valere la propria sovranità o per difendere un minimo di dignità nazionale. E mi sarebbe sembrato molto strano che lo avesse potuto fare, con un legittimo intervento, un tipo come Berlusconi. Per non parlare di Angelino Alfano...
4 Commenti:
È purtroppo sempre attuale il nostro triste limite di sovranità, questa volta rispetto a un vergognoso sequestro nella migliore tradizione della vomitevole CIA, coadiuvata e facilitata dai nostri burattini dell'ordine. Tra l'altro, sto leggendo un notevole libro (La dottrina dello shock, di Naomi Klein), dove si analizza in profondità la portata di eventi traumatici per perseguire fini di controllo, economico ma anche diretto sulle popolazioni. Il caso di Abu Omar è un esempio lampante delle peggiori tecniche di tortura fisica e psicologica, al riparo di ogni convenzione e diritto umano, per ottenere informazioni, sulla base di presunti sospetti. Fa davvero schifo e vergogna il misero ruolo della nostra italietta in questi sporchi giochi condotti dalla peggiore parte dell'imperialismo americano, ma si sa, siamo appunto sudditi storici delle stelle&strisce, così tocca vedere queste cose, ancora una volta. E ascoltare ancora una volta le irritate voci del pentagono che si lamentano delle sanzioni prese nei confronti del respionsabile CIA in Italia... Ovviamente uno spiacevole sgarbo per chi ha organizzato un rapimento con fini di tortura, che si spera non si ripeterà, si augurano i veritici intelligence USA...Anche il segreto di Stato appilcato da Prodi è una ben squallida cosa, che dà la misura della nostra infame sottomissione alla politica USA, in questo caso quella peggiore.
Di Davide, Alle 07 novembre, 2009 15:24
bisogna rivedere il funzionamento del segreto di Stato che troppo spesso serve a proteggere le deviazioni della nostra inelligence piuttosto che operare nell'interesse della sicurezza.
Verità e misteri della vicenda Abu Omar. Il nodo irrisolto del segreto di Stato
Di storico sgrz, Alle 07 novembre, 2009 17:32
Inutile ribadire che il mio pensiero collima perfettamente con l'analisi (piuttosto arrabbiata mi sembra) del mio amico DAVIDE, che ringrazio per l'intervento dopo un periodo di astinenza dalla scrittura. Grazie anche al contributo di STORICO il cui invito a rivedere il funzionamento (e l'esigenza aggiungo io) del segreto di Stato mi pare più che appropriato. Un affettuoso saluto ad ambedue.
Di nomadus, Alle 07 novembre, 2009 23:24
Ciao Nomadus...in effetti hai ragione, il mio commento è piuttosto arrabbiato, ma queste cose davvero mi mandano proprio in bestia... Già solamente andando a vedere le attività svolte dalla CIA negli anni, magari con particolare accento durante l'amministrazione neocon di Bush & C. (anche se poi le loro procherie le hanno sempre fatte senza nessun tipo di reale controllo sotto qualsiasi amministrazione), non si può che rimanere indignati. Questa agenzia ha sempre attuato ai margini della laegalità, spessissimo infrangendo le regole basilari della democrazia, per ottenere dubbi benefici per la nazione americana. Alcuni dei progetti più controversi, tipo MKUltra, oggi declassificati e alcuni anche finiti oggetto di processi e condanne, non sono lontani dalla logica che muoveva i nazisti.La loro lunga mano è sempre stata dietro i colpi di stato che hanno dato via libera ai più terribili dittatori, in Sudamerica e altrove, e oggi che la guerra fredda è finita, hanno semlicemente cambiato lo slogan, continuando a perpetrare nefandezze coperte dalla "sicurezza nazionale", con la scusa della guerra al terrorismo, quando è sempre più chiaro che quello che si persegue è consolidare l'egemonia USA nel mondo, costi quel che costi (e la vita e la dignità umana, in questo contesto ha assai poco valore). Il nostro triste inginocchiarsi a questa onnipotente agenzia, come retaggio della storica sudditanza italiota al padrone yankee, non può che far sorgere sentimenti di rabbia e vergogna. E finisco citando altri esempi lampanti come il caso Sgrena, con la morte del povero Calipari, o il caso Sigonella, dove abbiamo l'unico esempio di un rigurgito di nazione indipendente, dimostrato da Bettino Craxi, che è stato l'unico negli annni ad aver avuto avuto il becco di non girarsi dall'altra parte.
Di Davide, Alle 08 novembre, 2009 15:20
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