l'Antipatico

giovedì 8 ottobre 2009

in caduta libera


Allora è andata. Questa sentenza della Consulta è arrivata e ha lasciato molti sorpresi. Il maggiore organo della Giustizia, in base a elementi semplici e indiscutibili della Costituzione ,ha bocciato l'ennesima legge ad personam della banda di Silvio, togliendogli lo strumento che credeva lo potesse proteggere dai giudizi penali che su di lui pendono da ormai più di 15 anni. Siccome ha aperto mari e spaccato monti per avere questa legge, ora che gliela hanno affossata, silvio è davvero incazzato. E quindi ancora più velenoso, se si può. La sua furia è esplosa ieri dopo la decisione con tutta la sua forza, caricando testa bassa col cerone e la cravatta che lo soffocavano, contro tutti: attacchi ormai smisurati a giudici della Consulta e Napolitano. Non c'è proprio ormai più nessun rispetto per nessuno che non la pensi come lui, e che quindi non assecondi il suo pensiero, ma sopratutto il suo desiderio di comando. L'Italia sicuramente, ma forse anche il mondo, è sotto la dominazione dei sinistri ed è Lui che tutti devono ringraziare solo per il fatto di esserci , perchè lui salva il mondo, dalla ignobile condizione in cui la farebbero precipitare gli altri. ("saremmo nella situazione in cui tutti sappiamo")..i suoi argomenti sono di una brutalità e una semplicità tremenda, allo stesso tempo infantile e aggressiva..classici elementi del vero dittatore. Il popolo mi ama, ho il settanta, ottanta, novantacinque percento del gradimento, e quindi schiacceró chiunque mi ostacoli, perchè è cattivo e di sinistra. Il refrán è ormai vecchio, stantío e ritrito, ma lui continua a usarlo come un randello, perchè evidentemente funziona, sulle menti del suo popolo che lo adora. Questi deliri vengono ripresi dai fedelissimi, dotati pure loro di grande rozzezza e aggressività da vecchio squadrista, quali Gasparri, o esagerate vieppiù nel delirio schizofrenico-xenofobo e nazionalpopolare della sempre più ottenebrata mente di Bossi, il quale minaccia la guerra padana a ogni piè sospinto. C'è chi partecipa ma più pacatamente, anche se in maniera ferma da scagnozzo fedele e tenace, come Bondi o Scajola. C'è chi non commenta, prudente, come Schifani. O chi quasi preoccupato ormai, come Lupi, chiede di passare oltre e continuare sulla brillante strada del meravilgioso governo del PdL. Poi c'è Fini, che ormai merita un trattamento a parte. La sua strategia è chiara ai più, ed è -ahimé- l'elemento più interessante e solido che chi abbia a cuore la democrazia in Italia segue con grande apprensione. Fini dice al ducetto impazzito che sta con lui, ma che deve darsi una calmata e rispettare le istituzioni. Queste parole faranno solo imbestialire ancora di più il nostro Salvatore, che mai e poi mai gli darebbe retta. Lui ormai è invorticato nella sua spirale di potere e pazzia e non sarà cosa facile strapparlo dal trono. Spesso mi trovo a pensare che se non fossimo in Europa saremmo già una vera dittatura, con Santoro & C. desaparecidos e compagnia bella. Altro che paese in mano alle sinistre. O forse non a tanto, ma sicuramente lui non esiterebbe ad azionare ben più potenti leve del potere , se ne avesse la possibilità, per cristallizzarsi alla guida del Paese. L'Italia non è mai stata in una situazione politicamente peggiore di quella odierna, secondo me. Neppure nei periodi più bui del terrorismo e delle stragi si era arrivati a tanto scontro tra chi governa e il resto del mondo e della società. O quantomeno le anomalie e le storpiature democratiche di quei tempi erano dovute a fattori principalmente esterni al goveno stesso. Qui siamo al delirio di un pazzo che ha saputo abilmente conquistare il potere e controllare efficacemente la società. Quello che c'è sul piatto oggi, è la possibiltà di spingere fino in fondo la difesa di chi sta resistendo a questo stato di cose. Pochi, tutto sommato; però se ancora un organo istituzionale riesce ad aver il coraggio di applicare i principi della democrazia e della Costituzione, assumendo ovviamente uno status "politico", ma dettato ormai solamente dal livello dello scontro alzato dalla politica berlusconiana, ciò vuol dire che c'è ancora la volontà di combattere questo deplorevole stato di cose. E che a farlo sará le gente onesta che c'è nel nostro Paese, che non ha miliardi da far tornare con lo scudo, che non pensa ormai solo più in rosso o azzurro, che è stanca di slogan e vuole ridare alla nostra nazione il volto migliore che le appartiene, quello della solidarietà, del lavoro, dell’ingegno, dell’arte e della bellezza, della pace e del dialogo, che insomma vuole un'altra Italia invece di questa barzelletta sconcia e pietosa che è divenuta oggi. Dobbiamo, dobbiamo più che mai avere la forza, oggi o mai più, di liberarci di questo cancro. Di ritornare quantomeno un paese rispettabile e che cerca di sostenere la sua economia in questi difficili momenti. Smettere di crederci al centro del mondo e che solo quello che succede in Italia è degno di nota. Ritornare un Paese Democratico, una Repubblica fondata sui valori della Costituzione. È in gioco tantissimo oggi, e mai come ora sono preoccupato per il destino del mio paese, come partecipe alla lotta, per quanto mi è possibile. Credo che, come ho già detto in precedenza, sia in atto l'inizio della fine di questo deleterio pagliaccio. Non sarà facile nè rapido. Ci vorranno sangue e lacrime, ma finirà cosí, deve finire così, perchè altrimenti l'ennesima legittimazione di questo stato di cose, di questo leader, ci delegittimerebbe in maniera quasi irreversibile. Io confido che alla fine si arriverà alla scompaginazione di questo governo, vuoi per una causa o per un'altra delle ormai molte possibili, prima della fine della legislatura. E che allora si riapriranno i giochi, ma probabilmente con nuovi attori. Che non saranno quello provenienti dalle file del povero PD, sempre più floscio e senza voce, davvero incredibilmente e assurdamente pietoso, impersonando la grottesca caricatura di quella sinistra così tanto vituperata dal ducetto. E neppure quelli agguerriti e sbirreschi delle file Di Pietriane. Credo che sarà un frammisto-ricomposto della vecchia, cara, placida DC. Nuovamente verrà proposto agli italiani quel tranquillizzante impasto soporifero e un pò bigotto, ma tanto caro e giustamente ipocrita pensiero democristiano, in salsa riveduta e corretta, modernizzato e al passo coi tempi, aggiornato schieramento di Centro. Montezemolo sta già saggiamente muovendo le sue pedine. Fini tesse la sua tela. Casini si tiene pronto con le sue legioni. Tanti, nel PD, si fregano le mani pronti a saltare il fosso, per migrare a più note e consone musiche celestiali. Insomma, si torna a casa! Ora, se questa analisi sará corretta, io che posso definirmi un uomo di sinistra, ne sarei oltremodo felice. Fondamentalmente per due ragioni. Una è che siamo finiti cosí tanto in basso, che qualsiasi cosa che sembri anche lontanamente democratica, civile, normale, è molto più che benvenuta. La seconda è che ormai personalmente mi è chiaro che dal PD e da DP e dai vecchi affezionati della falce e il martello, ormai non c'è più nulla di buono da sperare. Triste ma realista. E poi, diciamocelo chiaro, la sinistra, nella sua polifacetica accezione di oggigiorno, in questa Italia non governerá MAI. Non riuscirà mai ad avere una maggioranza solida, e se anche l'ottenesse, ipoteticamente, non riuscirebbe mai a governare per la sua inefficienza e la cronica frammentazione. Coalizioni con DP o vari-ex-PCI sono già state ampiamente provate e naufragate. Quindi quello che c'è da sperare, è che ritorni appunto il vecchio caro scudo crociato (riveduto & corretto in salsa 2010) che si appropri delle ottenebrate menti dei tanti seguaci di Silvio e che tranquillizzi l'agitazione provocata da tanti anni di martellamento mediatico from Arcore. L'italiano medio, il buon vecchio coglione, citando una brillante definizione di G. di Cataldo, tornerebbe ad avere la sua guida, il suo pastore che lo guida nel noto e familare mondo ipocrita, ma col sorriso stavolta, e non più con a maschera di cera col trapianto e il membro pneumatico, robe da film horror di serie Z. E i tanti che oggi si struggono odiando il ducetto impazzito, tirerebbero finalmente un respiro di sollievo, e ricomincerebbero la loro vita, confrontandosi questa volta con un avversario, politico, e non con un nemico implacabile e giustiziere divino. Se così sarà, non è dato sapere. Bisogna continuare a lottare e a credere che meritiamo di meglio di questa spazzatura, che oggi abbiamo davvero la possibilità di cambiare, di avere un futuro migliore, come italiani.

3 Commenti:

  • Caro DAVIDE, grazie del tuo post come al solito puntuale e ficcante dedicato al tema del giorno, ovvero allo scenario politico creatosi all'indomani del NO della Consulta al lodo Alfano. Comincio dalla fine, da quello che hai scritto: SI' indubbiamente ci meritiamo molto di più di questa spazzatura odierna (e del suo presidente che al tempo fu definito spazzino). Abbiamo la possibilità, se vogliamo, di cambiare questo stato di cose; metterci alle spalle questo brutto periodo di storia della nazione che tanto ha fatto ridere all'estero e tanto ha penalizzato la figura dell'italiano medio. Ci sono tutte le condizioni per voltare pagina e per affidare la conduzione del nostro Paese a qualcuno che abbia tutte le carte in regola, tutte le garanzie di credibilità e di carisma politico in grado di far ritrovare all'intera comunità nazionale l'orgoglio oramai perduto di appartenenza, di amore per la Patria e soprattutto la concordia e la solidarietà frantumate e violentate dal Pifferaio di Arcore e dai suoi accoliti leghisti in questi ultimi 15 anni. Se, come dici tu, dovesse tornare una riedizione moderna della vecchia Balena Bianca (ma libera dagli orpelli e dalle macchie del passato della Prima Repubblica) allora potremmo anche prendere in considerazione una nuova stagione politica ma (c'è sempre un MA) tutto ciò deve essere accompagnato dalle nuove leve della gioventù di sinistra, quella stessa gioventù tante volte snobbata e vituperata dalla vecchia nomenklatura di partito che la vedeva sempre come un ostacolo e mai come un supporto. Tante menti libere, fresche, genuinamente intelligenti e creative (come la tua d'altronde) dovrebeero anzi DEVONO prendersi carico della situazione post berlusconiana e far in modo di ritirare su la voglia di partecipazione e di combattiva proposizione da parte di tanta gente sfiduciata dall'epopea del dittatore di Arcore. Noi ci saremo, intendo tu ed io, a far sì che questa piattaforma di idee (come l'hai acutamente ribattezzata tempo fa) che è il nostro blog possa dare a tutti quelli che ne avranno voglia la possibilità di lasciare traccia evidente del loro passaggio e del loro pensiero, sintomo indelebile di affiancamento al nostro lavoro di laboratorio di idee progressiste e democratiche. Un affettuoso saluto da Nomadus.

    Di Blogger nomadus, Alle 08 ottobre, 2009 16:29  

  • Carissimi,ho letto i vostri post.Sono assolutamente d'accordo.Ci vuole una competizione tra un Centro democratico ed una Vera Sinistra.Naturalmente ciò deve comportare la sconfitta definitiva della destra berlusconiana-bossiana.MAURO

    Di Anonymous Anonimo, Alle 08 ottobre, 2009 19:23  

  • Caro MAUO, noi tutti auspichiamo questa nuova era del post-berlusconismo, ci vuole però la volontà di quella parte di popolo italiano ancora frastornato e illuso dalle sirene incantatrici che sguazzano nella palude di Arcore e anche nella megavasca di Palazzo Grazioli. Una volta che questi italiani avranno preso coscienza della reale situazione cui ci ha condotto lo scellerato Pifferaio, allora (e solo allora) potremo definitivamente seppellire (ahimè solo politicamente) Berlusconi e voltare finalmente pagina. Un affettuoso saluto.

    Di Blogger nomadus, Alle 08 ottobre, 2009 19:28  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]



<< Home page