l'Antipatico

sabato 3 ottobre 2009

lo schiaffo morale di Fini al Cavaliere


Ancora una volta bisogna dare atto ad un giornalista veramente capace, testardo, vero cacciatore di notizie (sto parlando di Marco Lillo), il merito di aver dato il via all'evento istituzionalmente più rilevante di questa settimana: la rinuncia ad avvalersi del lodo Alfano da parte del presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, in un procedimento a seguito di querela da parte dell'ex pm di Potenza (ora di Napoli) John Henry Woodcock. L'articolo di Lillo era passato quasi inosservato (http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=NIVTC) ma fortunatamente qualcuno, anche se di ideologia contraria, ancora legge il nuovo dell'editoria italiana, ovvero il Fatto Quotidiano come nel caso dell'onorevole Giulia Buongiorno, legale di Fini. E così l'evidenza dei fatti è davanti agli occhi di tutti: c’è chi si ripara sotto lo scudo del lodo Alfano, per proteggersi dalle inchieste giudiziarie (come Berlusconi) e chi ci tiene a far notare che se non si ha nulla da temere a quello scudo si può serenamente rinunciare. C’è chi se lo può permettere, come Fini. E chi non può, come Berlusconi, perché senza lo scudo finirebbe travolto dal processo Mills che all’avvocato inglese è già costato la condanna a 4 anni e 6 mesi per corruzione e nei confronti del premier è stato sospeso in attesa del verdetto della Corte Costituzionale di martedì prossimo. Intanto Gianfranco Fini ha dato una lezione di etica istituzionale e personale facendo imbestialire Berlusconi grazie a questa abile mossa comunicativa (e per uno come il Pifferaio di Arcore, maestro della comunicazione, deve essere stato uno smacco bruciante). L’allievo Fini ha superato il maestro Berlusconi. Gianfranco fa un figurone sul lodo, Silvio una figuraccia. Il premier, in questo momento, è mediaticamente messo alle corde: un doppio e tremendo knock out tecnico portato al mento prima da Santoro con i suoi 7 milioni e mezzo di telespettatori e poi da Fini con lo schiaffo morale della rinuncia al lodo. E oggi a piazza del Popolo 300 mila italiani gli stanno facendo capire che è meglio se abbandona il ring, subito, prima di ricevere il terribile gancio da parte della Storia che lo potrebbe mettere definitivamente al tappeto.

2 Commenti:

  • Attenzione prima di mettere al tappeto il premier bisogna insegnare a pensare a metà degli italiani. Certamente Fini fa un figurone per quelli che la pensano come noi, per gli altri la notizia non esiste. Fini fa la figura dello stupido. Come sono stupidi tutti quelli che non possono approfittare di una agevolazione. Sono furbi quelli che fanno soldi sulle spalle degli altri, quelli che non si espongono per difendere i loro diritti e quelli degli altri, quelli che non rinunciano a fama e favori per orgoglio e dignità umana ecc ecc. Insomma Fini diventerà la nostra bandiera, ma si è giocato AN a favore del premier e ora a che serve un uomo che dimostra di essere migliore del suo capo?
    Riflessione del giorno
    Ciao Ross

    Di Blogger rossaura, Alle 05 ottobre, 2009 07:45  

  • Beh... ad esser migliore del Pifferaio ci riusciva pure Bertolaso (se non fosse telecomandato dal premier), non c'era bisogno di FINI. Il problema è che insegnare correttamente a pensare, alla metà degli italiani (o poco meno) che ancora si ostina a venerare il Silvio (a)prostata, non è semplice: i furbi e gli evasori incalliti non lo abbandoneranno, le donne desiderose di mostrare tette e culi in tv nemmeno. Resterebbero i pensionati e gli uomini e donne di Chiesa. Qui la faccenda è diversa: sanno che lui è un peccatore di prima categoria ma, evangelicamente pensando, aspettano che si compia la volontà del Signore. Speriamo si compia al più presto...Un affettuoso abbraccio cara ROSS!!

    Di Blogger nomadus, Alle 05 ottobre, 2009 12:53  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]



<< Home page