c'erano una volta le ferie...
Per chi ha superato gli "anta" (come chi vi scrive) il mese di luglio è, senza ombra di dubbio, legato ai ricordi (a volte in bianco e nero) delle sospirate vacanze dopo la chiusura della scuola. L'aria effervescente ed entusiatica che si respirava alla viglilia della partenza per le sacrosante ferie estive, ancora oggi è presente nei nostri ricordi. Non si possono certo dimenticare, alla luce poi di quanto sta avvenendo in questi ultimi anni. Proprio così: dall'entrata in vigore dell'euro le ferie stanno sempre di più scolorendo ai nostri occhi (per non parlare delle nostre tasche), diventando oramai una sorta di lusso che anno dopo anno non ci possiamo più permettere. E così, tra mutui in calo (colpa dei tassi stellari), sempre meno prestiti per auto e la scure della Robin Tax che minaccia i profitti del credito, anche le banche si sono messe a fare i conti con la crisi e a capire che le vacanze degli italiani possono diventare un affare (per loro, naturalmente). E per esorcizzare lo spettro della recessione, alcune di esse si sono gettate a capofitto nel nuovo e lucroso sport nazionale: quello di finanziare a rate le vacanze agli italiani. È vero che i nostri portafogli sono sempre più in rosso, ma è anche vero che quasi nessuno d’estate rinuncia a una piccola vacanza: secondo Federalberghi (http://www.federalberghi.it/home.asp) saranno 23 milioni gli italiani che dormiranno almeno una notte fuori casa da giugno a settembre. E così Deutsche Bank, Unicredit, Banco Popolare, Findomestic, Bnp Paribas e Intesa Sanpaolo hanno fiutato il business: prestare soldi a chi vuol andare in vacanza fino a proporre (spesso d’accordo con le agenzie turistiche) interi pacchetti preconfezionati. Insomma le banche s’improvvisano tour operator a 360 gradi. Anziché l’intera vacanza, il prestito può riguardare solo hotel, volo aereo (sia di una compagnia di bandiera che low cost), una crociera o un lungo viaggio in treno, come l’Interrail. La nuova frontiera del credito al consumo è esplosa proprio quest’anno: il mercato delle vacanze a rate nel 2008 potrebbe raggiungere tra i 400 e i 500 milioni di euro e nei prossimi anni il fatturato potrebbe raddoppiare. Si calcola che quasi mezzo milione di italiani farà debiti pur di andare in vacanza. In genere, piccoli debiti: il finanziamento medio per un viaggio a rate varia dai mille ai 1.200 euro a persona e viene rimborsato dai sei ai dodici mesi. Le mete più gettonate dal popolo dei viaggiatori a rate sono Sharm El Sheik e le Maldive per chi ama il mare, e le capitali europee come Parigi, Madrid, Londra e Praga per chi pratica il turismo tout court. E' sempre meglio chiedere un prestito piccolo perché, comunque, il tasso medio del finanziamento non è una bazzecola: varia dall’8 al 12,50%, circa il doppio del tasso offerto per il mutuo di una casa. Ma è anche vero che alcune banche offrono viaggi a tassi zero. Per esempio, Deutsche Bank con la divisione Prestitempo, che è convenzionata con una sessantina di tour operator, offre il prodotto "Viaggi e vacanze" che contempla anche la formula a tasso zero. Una soluzione che spesso consiste in una vacanza preconfezionata, che può essere una meta poco turistica (Cambogia, Laos, ecc.) oppure un villaggio sperduto in un’isola che fatica a decollare con le prenotazioni. Insomma la banca non solo presta i soldi, ma decide anche la vacanza. Come si fa a prenotarne una? Il finanziamento lo si può chiedere direttamente in banca, presso la divisione specializzata nel credito al consumo, oppure presso un tour operator convenzionato. Di solito il 30% della vacanza si paga in contanti, il resto a rate. Le garanzie per il prestito sono tutt’altro che onerose: basta esibire la carta d’identità e l’ultima busta paga. Per chi vuol spendere di più, perché magari va in viaggio di nozze, Unicredit con lo sportello Consumer Financing ha lanciato "Prestito vacanze" che concede un finanziamento fino 5 mila euro ed è rimborsabile con un tasso medio del 7,95%. Chi vuole avere rate più basse può anche spalmarle oltre i tradizionali dodici mesi. Come? Ricorrendo anziché al prestito personale alle carte di credito revolving, che prevedono il rimborso fino a 24 mesi. Un esempio: la carta Giramondo lanciata da Ducato (Banco Popolare), in collaborazione con il tour operator Giramondo Viaggi, permette ai clienti delle agenzie affiliate in tutta Italia di pagare le proprie vacanze a rate. Una formula che spesso viene usata dai giovani, che preferiscono pagare poco per volta. Non proprio come una volta, quando non sapevamo nemmeno cosa fossero le carte revolving...
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