l'Antipatico

martedì 24 giugno 2008

la vergogna non abita a Palazzo Madama...


Con 166 sì e 123 contrari il Senato dà il via libera al decreto sicurezza, che passa ora all'esame della Camera. L'inserimento del blocca-processi e dell'aggravante della clandestinità, ha determinato il no convinto e compatto di tutta l'opposizione. E' stato il presidente dei senatori del PD, Anna Finocchiaro, a spiegare i motivi della contrarietà al provvedimento, durante la dichiarazione di voto, in cui ha ancora invitato la maggioranza a ritirare quegli emendamenti che non potevano avere il consenso del Partito Democratico: il decreto, ha spiegato la Finocchiaro, ha in sé "parti che condividiamo perche' contenute nell'analogo decreto Prodi-Amato della scorsa legislatura ma, anche se qualche norma importante da noi proposta e' stata accolta (come le norme sul gratuito patrocinio e sui testimoni di giustizia), questo testo ha però in se' due norme che consideriamo sbagliate, pericolose, violative della Costituzione e dell'ordinamento comunitario". La Finocchiaro si riferisce innanzitutto all'aggravante di clandestinita' che definisce 'aggravante d'autore', per cui - spiega - "qualunque tipo di reato, anche le lesioni colpose, anche l'ingiuria, viene aggravato se a commetterlo e' un immigrato irregolare. Una norma che riteniamo irragionevole e discriminatoria, incoerente rispetto alla Costituzione, alla Convenzione europea dei diritti umani". La seconda disposizione che il PD contesta, continua la capogruppo, "e' quella relativa alla sospensione dei processi, disposizione che vìola il principio del diritto di difesa, quello di pari trattamento, quello della ragionevole durata del processo e che colpira' innanzitutto gli imputati innocenti, che hanno tutto l'interesse a una rapida definizione del processo, e in secondo luogo le parti civili, specie quelle piu' deboli economicamente". Inoltre, sottolinea l'esponente del PD, la norma "lascera' senza giustizia migliaia di parti offese, congestionera' i tribunali e le cancellerie, non determinera' affatto un'accelerazione dei processi per i fatti piu' gravi e recenti, comportera' un alto numero di prescrizioni, poiche' e' noto che la sospensione di un processo non e' come il sonno della Bella Addormentata". Più rumorosa (e secondo noi più che giustificata) l'opposizione dei senatori dell'Italia dei Valori che, al momento del voto, compatti, si sono alzati inalberando cartelli: "Vergogna", scritto in rosso, e "Il caimano è tornato", mentre dai banchi della maggioranza si levavano le urla "buffoni, buffoni". Il decreto prevede inoltre processi bloccati fino al 2002 per dare priorita' a quelli che destano allarme sociale e tremila unita' dell'esercito nelle aree metropolitane per vigilare gli obiettivi sensibili. Ma anche ergastolo per chi uccide un agente delle forze dell'ordine, niente sospensione del carcere per i reati di particolare gravità come violenza sessuale e traffico di stupefacenti, pena aggravata per i pirati della strada ubriachi o drogati che causano incidenti mortali o feriti gravi. E poi, aggravante della clandestinità, 'stretta' sulle espulsioni di immigrati irregolari e allontanamento di cittadini comunitari, cambio del nome per i Cpt (Centri di permanenza temporanea) in Cie (Centri di identificazione ed espulsione). Ancora, piu' poteri a sindaci e prefetti in materia di sicurezza e ordine pubblico e misure piu' incisive per la lotta alla Mafia. Il decreto passa ora all'esame della Camera. Vedremo se anche a Montecitorio la vergogna sarà o meno di casa...


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