Della Valle e la bella gratifica
Siamo rimasti piacevolmente sorpresi oggi nel leggere la notizia sul Corriere della Sera (pagina 39 a firma di Giovanni Stringa) che l'imprenditore Diego Della Valle ha deciso di elargire, una tantum per il 2008, una gratifica di 1.400 euro ai suoi 1.700 dipendenti del gruppo Tod's (per un totale di quasi due milioni e quattrocentomila euro, mica bruscolini!) con la più che ottima motivazione: "...in considerazione dell'oggettiva difficoltà nella quale versano i lavoratori per la reale perdita di potere d'acquisto del loro salario..." suscitando, com'è comprensibile, una reazione di giubilo e di riconoscenza da parte delle maestranze. Non ci sembra cosa da poco un gesto di questa levatura (e portata socio-economica) da parte del cinquantaquattrenne imprenditore marchigiano. Soprattutto in un periodo di congiuntura economica e politica come l'attuale, dove le famiglie (secondo una recente indagine) non riescono ad "arrivare" alla terza settimana e si indebitano sempre di più con le banche e con le finanziarie, ricorrendo a prestiti, carte revolving e sconfinamenti per poter fare addirittura gli acquisti al supermercato, non certo in gioielleria. Questo trend dei bonus aziendali (sotto forma di aumenti mensili in busta paga o di elargizioni una tantum) era stato favorito qualche tempo fa dalla FIAT di Sergio Marchionne, con 30 euro a dipendente al mese, seguita dalla BREMBO di Curno (BG) con 43 euro, dalle acciaierie VALBRUNA di Vicenza con 50 euro e più recentemente dalla HAUSBRANDT di Nervesa della Battaglia (TV) con 200 euro. Non abbiamo notizie di elargizioni (nè mensili nè una tantum) da parte di MEDIASET e aziende collegate. Crediamo (e ce ne dispiace molto per i dipendenti) che il titolare abbia deciso di tirare un pochino la cinghia dopo le sue recenti spese folli per "ungere" le ruote del suo lussuoso carro politico su cui sono saliti (profumatamente strapagati) i vari Mastella, Dini, De Gregorio e compagnia cantando. Ci permettiamo di suggerire ai lavoratori di Mediaset di autotassarsi per permettere al loro datore di lavoro di non dover ricorrere a prestiti (onerosi) da parte delle banche...
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