le segnalazioni (vietate) di Berlusconi
La notizia non ci è dispiaciuta, non ci ha fatto lacrimare nè tantomeno aumentare la pressione arteriosa. No, il flash d'agenzia di oggi pomeriggio, poco dopo le ore 16, che annunciava la richiesta di rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi, da parte della Procura della Repubblica di Napoli nell'ambito dell'inchiesta nata dal fallimento della HDC di Luigi Crespi (ma più nota come "telefonata Saccà-Berlusconi" che è diventata una sorta di icona su Internet), ci ha fatto molto piacere e spieghiamo subito perchè (soprattutto a beneficio di quei lettori che hanno sempre votato Forza Italia...). A prescindere dalla questione relativa alla corruzione (questo è il capo d'accusa della procura napoletana) di Berlusconi e Saccà per le "segnalazioni" del cavaliere all'ex dirigente RAI di alcune attricette e signorine ,di dubbi costumi, da inserire in fiction e presenzialismi televisivi vari, la nostra malcelata soddisfazione è inerente al fatto che questa volta (probabilmente) una Procura della Repubblica riuscirà a far processare (come la Giustizia impone) un individuo che per decenni (basta andare a rileggersi la lunga serie di post che abbiamo scritto nello scorso mese di novembre) è riuscito, grazie alla sua protervia e al suo disprezzo per le istituzioni di natura giuridica, a non farsi mai processare per gli innumerevoli reati di cui le procure di mezza Italia lo hanno accusato e perseguito, senza mai riuscire a completare l'opera vuoi per una legge ad personam (prontamente promulgata durante il suo "regno" politico dal 2001 al 2006) che riusciva ad evitargli l'ingresso nelle patrie galere, vuoi per le continue dazioni di danaro (l'esempio lampante del "caso Mills" con 600.000 dollari elargiti all'avvocato inglese per non farlo testimoniare) e per le corruttele ampiamente conosciute (ma mai giudiziariamente comminate) sempre finalizzate all'"oscuramento" perpetuo delle sue malefatte e di quelle dei suoi "accoliti" (da Dell'Utri a Foscale, dal fratello Paolo al defunto Vittorio Mangano) in un modo così disgustosamente sfacciato da rasentare l'impunità e l'illecito fatti persona, cioè Berlusconi. Questa dovrebbe essere la volta buona per ottenere qualcosa (una condanna esemplare) che significhi anche una sorta di risarcimento (morale e materiale) per tutti quei cittadini che, negli anni addietro, hanno dovuto sopportare, passivamente e silenziosamente, lo strapotere e la violenza politica del comando e dell'usurpazione di titolo (presidente del Consiglio dei Ministri) compiute da un uomo politico (?) che mai avrebbe potuto conseguire questo titolo se solo avesse deciso, per una volta soltanto, di compiere un elementare dovere: rimettersi al giudizio di una Corte di Assise!
2 Commenti:
Questa mattina ho sentito che il Cavaliere vuole andare al voto e chiamare il popolo a raccolta per poter fare una legge che riformi la giustizia come vuole lui.Ciò è veramente il massimo,significa che,secondo la sua concezione,chi vince le elezioni può compiere qualsiasi malefatta,nascondendosi dietro il suffragio popolare.Mauro.
Di Anonimo, Alle 19 gennaio, 2008 09:35
E' la solita storia. Il "modus operandi" di sua emittenza non cambia, ormai è ben radicato. Circuisce e blandisce con tante belle parole (e con altrettante false promesse) i suoi elettori, soprattutto le donne che subiscono il suo "fascino" di tombeur de femme, fa credere di essere il "risolutore" dei problemi del BelPaese, ma alla fine (com'è ovvio)si dedica solo al suo orticello, si fa le leggi a sua immagine e somiglianza (delirio d'onnipotenza), se ne frega di chi l'ha votato. Come sempre. Caro MAURO, il cavaliere è come la gramigna. Difficile da estirpare, immune alle disinfestazioni, una sciagura epocale. Forse solo una nuova scoperta scientifica, un novello Nobel per la medicina potrebbe aiutarci a debellarlo definitivamente...
Di nomadus, Alle 19 gennaio, 2008 10:05
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page