er calippo, 'na bira e 'n par de carci ar culo
Posso capire che il titolo in stretto romanesco che ho scelto per questo mio post odierno possa dar fastidio a qualcuno (ma quanno ce vò ce vò) e chiedo venia in anticipo, però per rendere bene l'idea di tutto il polverone mediatico sorto all'indomani dell'intervista flash fatta da Nicola Veschi (stimato reporter di SKY TG24) a due squinzie romane non proprio espressione dell'alta borghesia capitolina, sono quasi obbligato a uniformarmi nel testo e nel contenuto all'atmosfera innegabilmente coatta che si evince dal rapido batti e ribatti a favore di telecamera in quel di Ostia Lido (stabilimento balneare con ambizioni da ombelico del mondo turistico chiamato professionalmente Faber beach senza nemmeno raddoppiare la b) nella penultima domenica di luglio (http://www.youtube.com/watch?v=itvzGuZfpgM). Ancora ieri le due coatte rifatte si sono rimesse in posa per fotografi e cineoperatori, macchine digitali e telefonini con 3 megapixel, sempre e comunque per far parlare del niente e dell'assurdo in questa torrida estate romana a beneficio di quanti, non sazi dei tormentoni insignificanti a base di musica e di slang da Quarticciolo, debbono giocoforza sorbirsi (proprio a mò di mega calippo) un fiume di inutilità e di scemenze pur di poter dire "anche io me faccio 'na bira e 'n calippo...e pure 'n trombone", vera summa ideologica di vita da borgataro del terzo millennio. Le due coatte (al secolo Romina Olivi e Debora "senz'acca" Russo) si sentono oramai al centro dell'attenzione: più di un milione e mezzo di contatti su YouTube (più o meno quanto i partecipanti al tragico raduno di Duisburg), cinesi che chiedono un loro autografo da effettuarsi su banconota da dieci euro (non si sa mai dovesse cambiare prossimamente il Governatore della BCE...), giornalisti accaldati e smidollati che elemosinano interviste-udienza sulla sabbia bollente del Faber beach o sotto l'ombrellone affittato per tutto il mese dar Banana de Tor Bella e via delirando. Insomma, mentre la crisi mangia il cuore e il portafoglio dell'italiano medio, allorquando l'operaio Fiat non sa più se suicidarsi con il gas o fare la colla come Romina e Debora (sempre senz'acca), ecco che l'evento dell'anno, il top della storia romana nonchè il momento clou dell'umanità tutta viene rappresentato da due insignificanti e tatuate espressioni del volgo femmineo made in Cupolone, proiezioni rabbrividenti e stantie dell'affannosa ricerca di inutile visibilità e di fatuo successo internettiano, figlie illegittime di quella assoluta mancanza di collante generazionale tra chi faceva la colla al caldo venti anni fa (chissà se sulla spiaggia del dopolavoro a Torvajanica) magari portando nella pancia quella che ad oggi potrebbe essere la sorella del trota Bossi jr. visto e considerato che anche lei (quella della bira e der calippo) è stata bocciata per due volte agli esami di terza media. Un esempio altisonante e quasi istituzionale da seguire e da sigillare sui libri di storia a futura memoria. Intanto, però, è mejo se me faccio 'nartro calippo. Questo che c'avevo me s'è sciorto dar callo.
6 Commenti:
Buonasera carissimo.Questo è lo squallore dei nostri tempi.Purtroppo oggi la cultura,anche in minima parte,fa male.E'noiosa.Forse qualche anno fa si era un pochino esagerati,ma almeno si parlava anche di altro.Che triste deriva per il nostro Paese.Un salutone da Mauro.
Di Anonimo, Alle 28 luglio, 2010 19:01
Hai proprio ragione, caro MAURO. Le nuove leve di casa nostra hanno un non so che di preistorico, di squallido, di eviscerato, dove il nulla è l'assoluto, la noia la compagna obbligata e il vuoto fa da collante all'inutile. Una generazione da buttare nella spazzatura, talmente idiota e vacua da far inorridire, da far rimpiangere quella che a cavallo degli anni 70 e 80 aveva la pulsione e la passione per la politica e per la società in cui viveva. Oggi ci resta solo la nostalgia e il rimpianto di quegli anni. Un affettuoso abbraccio caro MAURO.
Di nomadus, Alle 28 luglio, 2010 21:07
Le tue osservazioni mi lasciasciano abbastanza perplesso...hanno il solito retrogusto classista da italico medio, di chi ha l'aria di poter classificare le persone in base a corrispondenze massmediatiche "prefabbricate" e traguardi sociali raggiunti (o meno).
L'accento che senti è semplicemente romano. Tutte le disquisizioni successive sono TUE e di quelli come TE.
L'esser "coatti" è una visione da film verdoniano, che non per forza di cose descrive perfettamente una città e i suoi abitanti.
Se queste ragazze avessero parlato in napoletano, bolognese o siciliano (sebbene ignoranti) non avresti detto niente, magari l'italiano medio ci avrebbe riso con simpatia e non con la tua fastidiosa aria di disprezzo.
Non trovo relazionabile il fatto che una "bocciata" non possa essere intervistata...(ci sono molti promossi che meriterebbero il carcere), tantomeno lo trovo legato ai problemi dalla FIAT e all'economia italiana...se così fosse, dovrei ricordarti che le discoteche pagano migliaia di euro per offrire un drink a una tossicomane che lavora in TV, dovrei ricordarti la defilippi (minuscolo) in versioni difformi e quotidiane, dovrei ricordarti che il 99% dei blog sono scritti in maniera indegna e che sono lo specchio della preparazione scolastica di svariati personaggi, dovrei ricordarti che la maggior parte dei poveri italiani con debiti, non si fa mancare MAI l'estetista, la parrucchiera, la palestra a rate, la vacanza di ogni tipo di MINUTE a rate, l'auto a rate, il super cellulare a rate, la mega TV a rate, il ristorante (DO SE MAGNA BENE, AO' NU GLIELA FACEVAMO PIU' PER QUANTO C'HANNO FATTI MAGNA')
...magari queste persone che si lamentano tanto di quelle due che fondamentalmente colpa non hanno, non comprano un quaderno nuovo e le penne ai figli, non li lavano e non li seguono minimamente nemmeno dal punto di vista psicologico...forse non gli fanno nemmeno una carezza in testa...ci sono le scuole per questo, no?
E magari tra qualche anno verranno intervistati questi bambini.
Di Anonimo, Alle 09 agosto, 2010 13:51
L'avevo scritto ed evidenziato all'inizio del post. quello che stavo per scrivere poteva dar fastidio a qualcuno (ed avevo chiesto venia in anticipo). E così è stato, vista e considerata la FILIPPICA lunga ed articolata del nostro anonimo commentatore. Non mi va di scendere in inutile ed astiose polemiche che alla fine lasciano il tempo che trovano (e fondamentalmente fanno restare entrambi sulle rispettive posizioni) ma a scanso di equivoci vorrei ben sottolineare che il tono del mio post non era affatto pervaso da gratuito disprezzo nè da classificazioni massmediate prefabbricate nè tantomeno che non avrei scritto niente se le coatte fossero state napoletane o siciliane o di qualunque altra regione dello Stivale. La libertà di espressione (e consequenzialmente di critica) mi permette di dire la mia senza ledere altrui sensibilità, se non quelle di persone che non si ritengono talmente sensibili ed intelligenti da capire il tono e la sedimentazione analitica di un ragionamento inanellato sul niente, sulla vacuità dettata da due giovinette su una spiaggia assurte a modello e icone tali da far parlare l'intera Nazione. Non so se l'anonimo commentatore rientra nella schiera di quei genitori che a volte s'incazzano se sentono le proprie figlie parlare del niente pur di poter accentrare l'attenzione altrui su se stesse; in caso contrario è bene che un genitore riesca a dialogare quanto prima (e nel migliore dei modi, si spera) per far sì che la propria prole sia conduttrice di idee e di sensazioni positive ed intelligenti, a prova di interviste estive sotto il solleone. Cordiali saluti e grazie per il suo intervento.
Di nomadus, Alle 09 agosto, 2010 15:40
L'anonimo commentatore risponde sentenziando che la FILIPPICA non era mirata propriamente al compositore dell'articolo.
Ho fatto una critica su un tuo giudizio che volente o nolente è un giudizio FINALE.
Tantomeno volevo occupare troppe righe, ma mi sembrava il minimo indispensabile per esporre un pensiero decente che non fosse un semplice tifo da curva pro o contro te.
Le giovinette in questione, che non conosco e fondamentalmente appartengono a una categoria che detesto, sono appunto semplicemente ragazzette, da cui nessun essere dotato di logica si aspetterebbe che affrontassero argomentazioni improntate sulla geopolitica (anche perché non era stato richiesto). Il fatto che si viva un mondo dove tutto viene iperamplificato perché milioni di utenti possono mettere in rete un video in replay 100 volte al giorno, non significa che le due fanciulle abbiano fatto o detto più di altre che mai sono state registrate. E ho la certezza, per personale esperienza che sicuramente non mancherà all'articolista, che battute o discorsi di tale spessore ci siano sempre stati dal bar al supermarket alle spiagge stesse...del resto uno ci va per rilassarsi e per dire anche cavolate.
Nessuno mai le ha assurte a modello e/o icone, se non qualche "giornalaio" 25enne che doveva in qualche modo riempire una paginetta dei vari quotidiani nazionali per il modico compenso di 10 euro.
E una persona intelligente sa molto bene che non è certo un articolo a render VERA una notizia.
In questi mesi in cui si evidenzia sempre più il fatto che le verità siano guidate da una categoria di decerebrati, non crederò mai a chi mi dice in tono rassegnato che due ragazze e un semplice discorso, possano rappresentare una nazione. Piuttosto mi pare molto più triste il verificare che una foltissima schiera di giornalisti o presunti tali, rappresenti una classe lavorativa che un tempo si sarebbe potuta o dovuta avvicinare a dei letterati.
E poi se ti definisci "antipatico" già hai messo in conto il poter non essere contraddetto :)
Di Anonimo, Alle 10 agosto, 2010 14:59
Prendo atto con rinnovato piacere che l'anonimo commentatore si è "scomodato" nel reiterare il suo intervento per puntualizzare quanto (forse) da me non compreso in prima battuta (è agosto, fa caldo, le cellule cerebrali hanno diritto anche loro alle meritate ferie, etc...) e cioè che la sua NON era una "filippica" ma più semplicemente un'innocua e legittima critica su quello che (a parere dell'anonimo commentatore) risultava essere un MIO giudizio, rubricato addirittura sotto la voce "FINALE". Detto ciò, constatato anche che nella sua nuova uscita l'anonimo commentatore dà atto che la sua non voleva essere necessariamente una intrinseca espressione da tifo da curva sud (pro o contro il sottoscritto), considerata vieppiù la canicola estiva che nel momento in cui scrivo certifica i 33 gradi all'ombra del Cupolone, ritengo evidente e necessario chiudere qui la presunta (ma intelligente) verve polemica scaturita da una semplice esposizione via post di un fatto di cronaca neanche troppo degno di solerte attenzione. Rinnovo con sincerità i miei più cordiali saluti all'anonimo commentatore che gradirei avere ancora (simpaticamente) come mio pungente alter ego critico nelle prossime occasioni di scrittura sui miei due blog. Auguri di una fresca e riposante estate.
Di nomadus, Alle 10 agosto, 2010 15:45
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