la pagina nera (e anche quella bianca) dell'informazione negata
Le prove tecniche di regime si sono avute ieri, poco dopo mezzogiorno, nell'austera aula di Palazzo Madama quando i senatori presenti nell'emiciclo, succubi dell'oligarca di Arcore (che qualcuno già comincia a chiamare confidenzialmente ducetto), hanno coscientemente stuprato la libertà d'informazione in Italia facendo passare quel vergognoso DDL emanato in nome della privacy ma che con essa non ha nulla a che fare, anzi. Il disegno criminoso di Berlusconi, volto a mettere il bavaglio a chi per professione e per amore della libera informazione ha scelto di servire il Paese fornendo tutte le notizie utili per giudicare il lavoro di chi ci governa, alla fine ha raggiunto il suo scopo. Strafottendosene altamente delle innumerevoli manifestazioni di legittima protesta ad opera di giornalisti, forze sociali e politiche (quelle poche non ancora sottomesse al laido monarca) e comuni cittadini, Berlusconi ha imposto la legge-bavaglio per poter continuare a saccheggiare impunemente il nostro Paese dal punto di vista strettamente personale, evitando come tutti i comuni mortali di sottoporsi al giudizio di qualsivoglia tribunale proprio in virtù dell'azzoppamento letale della macchina della giustizia che delle intercettazioni poteva servirsi per poter snidare i farabutti criminali, degni compari dell'attuale presidente del Consiglio. Adesso, dopo questa deplorevole pagina nera della nostra ultracentenaria Repubblica italiana, tutti i delinquenti sanno che potranno continuare a commettere qualsivoglia reato con la certezza che nè cimici nè appostamenti fotografici ad opera delle forze dell'ordine nuoceranno più alle loro malefatte. Le consorterie del crimine dormiranno sonni tranquilli, in barba alle più elementari norme del vivere civile e del rispetto delle regole democratiche che ogni Paese non dittatoriale normalmente ha. Tutto questo grazie all'ingegnosa mente criminale del presidente del Consiglio e suoi fidi sgherri nati e cresciuti all'ombra della Seconda Repubblica con il solo scopo di violentarla e sottometterla ai loro turpi interessi. E allora, vale ancora la pena essere cittadini di questo Stato? Credo proprio di no. Post Scriptum: a proposito di libertà d'informazione, questa sera CURRENT TV (piattaforma SKY canale 130) ripropone un bellissimo documentario della BBC su Berlusconi da non perdere. Visibile anche su YouTube (http://www.youtube.com/watch?v=xCFC-goeupY&feature=related). Meditate gente, meditate...
2 Commenti:
E'vero una pagina vergognosa è stata scritta nel nostro Paese.Urge una alternativa forte e convincente alle malefatte berlusconiane.Il grido resistere resistere resistere è sempre più attuale.Mauro.
Di Anonimo, Alle 12 giugno, 2010 19:18
Più che il grido RESISTERE RESISTERE RESISTERE qui, caro amico mio, è bene usare il termine COMBATTERE COMBATTERE COMBATTERE e pure con il coltello fra i denti. Non si scherza più, se non vogliamo risvegliarci un giorno tutti concentrati sul prato dello Stadio Olimpico di Roma guardati a vista dagli sgherri padani amici del duce di Arcore sarà meglio darci una sveglia e cercare di esautorare il dittatore. Un abbraccio e un saluto a te caro MAURO.
Di nomadus, Alle 12 giugno, 2010 19:39
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