caro Aldo, Rossaura ti scrive...
Ci potevo scommettere la quattordicesima. E' un classico. Bastava solo attendere qualche giorno: l'attenzione della mia amica Rossaura è stata inevitabilmente attratta dalla lettera di Aldo (che ho pubblicato domenica 31 maggio) e oggi ho ricevuto nella mia posta elettronica il commento della Venexiana. Ovviamente la sola lettura in prima battuta mi ha convinto a farne un post (come già è avvenuto in passato) e così lascio al giudizio del ragazzo ligure, estensore di quella struggente lettera, il senso della replica della signora del nord-est. E agli altri lettori di questo blog il gusto di conoscere (se ancora non l'avessero fatto) la sanguigna e accattivante prosa di una donna che il sottoscritto ha ammirato e coccolato fin dal primo giorno di conoscenza su OKNOtizie. Ciao Ross. "Ed ora mi ritrovo incazzato nero, senza ritegno, e rimpiango il PCI e Berlinguer, la sua lingua schietta ed efficace, la sua faccia di bronzo nel dire quello che pensava, rimpiango quei politici che non si attaccavano al gossip per sradicare un maledetto dittatore dalla coscienza nera, perversa, maledettamente ultra fascista. Sono quasi arrivato a considerare Fini "un possibile politico di sinistra". Tutto si ribalta, e non è che non hai più certezze nella vita, non hai più certezze nella politica, nei partiti, in quella cosa che dovrebbe essere la prima e vera certezza di un Paese che si dice sia democratico". Al caro Aldo ho sottratto solo alcune parole, che condivido. Solo povere parole che non toccano la sostanza della sua vita, della sua esasperazione. Non posso incoraggiarlo, non posso dirgli che la vita sarà migliore domani, perchè il domani non è nostro, non ci è dato da condividere. Eppure non posso dimenticare che abbiamo sogni simili. Che non possiamo negarli, non possiamo dimenticarli. Andare avanti a 33 anni è un dovere per se stessi e per la società intera. Una società che sarà migliore perchè non ci si è lasciati vincere. Perchè non si abbandona la lotta. Aldo non è solo. Deve trovare la strada per raggiungere la possibilità di realizzare i suoi ideali. Non esiste nessuna sinistra che con la bacchetta magica risolve i suoi problemi. Tantomeno oggi che la democrazia si è spenta e che ognuno pensa per sè. Oggi il nostro sogno da condividere è rifondare la "sinistra" e ricondurla in mezzo a noi, gente comune. Ridarle valore e significato attraverso la nostra volontà, l'onestà, la rettitudine, la capacità di riconoscere quella che è la questione morale della politica. Caro Nomadus, questa lettera mi ha toccato il cuore, come tante testimonianze a cui mi trovo di fronte negli ultimi tempi. Non accetto la depressione, non accetto di piangermi addosso. Lo sai tu, ma devono saperlo anche tutti quelli che si trovano a fare i conti con una realtà dura e poco generosa. Sono le nostre mani che costruiscono il nostro futuro e quello degli altri. Mai smettere di sperare, mai darsi per vinti. Mi scuso, non è una lezione di vita è soltanto la forza di affermare le mie idee. Che credo fermamente siano condivise da altri. Un bacio affettuoso. Ross
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