l'Antipatico

giovedì 15 gennaio 2009

la (piccola) sveglia di Rossaura al PD


Immagino che neanche questa volta la mia lettrice preferita, Rossaura, sia felice di vedersi pubblicato un suo commento sotto forma di post senza averne prima curato la punteggiatura. Ma così è. Preferisco la schiettezza e la virulenza dell'impeto fumantino nello scrivere ciò che in quel momento il cervello invia piuttosto che stare lì a rimirare e a limare concetti, punti, punti e virgola e due punti (come direbbe Totò). Ergo, godetevi lo scritto della mia alter ego blogger in gonnella (il più delle volte in pantaloni, i presume...). Vignetta di Comicomix sempre un piacere trovarla. Non ho visto Ballarò, quindi non mi è facile parlare di quello che non so e non ho potuto percepire. Riuscire a parlare delle motivazioni che hanno reso il PD da un partito di grandi speranze ad una delusione atroce è difficile perchè ci sono molti punti di vista e a seconda di qual'è il pensiero di chi analizza i problemi virano. In poche parole ecco il problema. Questo partito non ha una linea perchè è iniziato mettendo insieme anime diverse, ma così tanto diverse da non poter seguire la stessa identica linea. Non ha radici storiche perchè nella fusione si sono perdute e si sono assemblate motivazioni, intendimenti, determinazioni, priorità talmente diverse che.... beh insomma ogni simpatizzante ha la sua idea di partito, ogni rappresentante ha la sua linea politica che è una cosa, ma anche un'altra..... Crozza l'ha azzeccata bene.... questa molteplicità non garantisce la democrazia, non favorisce la discussione e le analisi, questa eterogeneità ne garantisce l'immobilismo. Il povero Veltroni non è segretario di nessun partito è il leader di se stesso. Attorno a lui si tagliano teste e mai una sola volta che si prenda l'arbitrio di battere i pugni, di cacciare chi deve andarsene ormai da troppo tempo, di allontanare chi fa le pastette, di esautorare chi rema contro e sogna una rivincita. Non ha il coraggio di dire questo è un partito di sinistra, non dice questo è un partito laico, non afferma che il suo impegno è quello di difendere le libertà individuali e sociali e la democrazia, non dice che Berlusconi è un pagliaccio (ah noooo non facciamo dell'antiberlusconismo, chissà mai che qualcuno ci dia anche ragione). Si sbanda da una parte per assecondare il federalismo, ma non lo si vorrebbe fare con l'impronta leghista, ma alla fine il punto è quello: il nord, il sud e il centro. I ricchi, i poveri e i ladroni. Si sbanda dall'altra per assecondare i cattolici nessuna battaglia per il testamento biologico,per i pacs, per il laicismo fulcro determinante per un partito con linee chiare. Le belle parole della manifestazione del 25 fanno sorridere "Gli italiani sono migliori del governo che li rappresenta" e il Popolo delle primarie è migliore del partito che lo rappresenta. Un partito, ma quale partito.Se la ricetta è parlare, discutere, analizzare allora dovremo ancora aspettare molto prima che si faccia un solo atto degno di nota. Sarò pessimista, ma la delusione è stata profonda. Ciao Ross

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