un plauso ad Antonio Di Pietro
Mi sembra giusto ed opportuno dedicare un plauso, tramite questo post, ad Antonio Di Pietro che (al contrario di molti esponenti del mondo della politica) quello che dice fa. Aveva promesso, all'indomani dello scandaloso "lodo Alfano", di impegnarsi a raccogliere le firme per il referendum abrogativo della legge ad personam berlusconiana, e così ieri ha fatto. Ed eccoli lì. Più di duecento scatoloni sono stati scaricati ieri mattina davanti al cosiddetto "Palazzaccio" di Piazza Cavoura Roma, sede della Cassazione. E il nuovo anno si apre con una prima vittoria incassata dai promotori dell'iniziativa. Innanzitutto da Di Pietro, ma anche da Rifondazione Comunista e Sinistra democratica, senza le quali non sarebbe stato possibile raccogliere oltre 1 milione di firme «contate una a una» (come dice il leader dell'IdV) e consegnate per chiedere l'abolizione definitiva del "lodo Alfano". Un referendum con il quale, finalmente, ogni cittadino potrà dire che non vuole una giustizia di casta (come quella del governo) e men che meno una giustizia ad immagine e somiglianza del Pifferaio di Arcore. Insomma, a mio avviso, con questa consegna del milione di firme sembra aprirsi una nuova stagione dell'opposizione a questo governo. La mia personale ed intima convinzione è che non si può proprio fare una riforma della giustizia senza che il popolo possa dire la sua. Resta però un'amarezza: il silenzio del Partito Democratico (e di Veltroni) su questa raccolta di firme e sul significato politico che ne scaturisce. Non si può alimentare l'indignazione per le forzature e la torsione antidemocratica impressa da Berlusconi al nostro sistema politico, e poi non dar seguito a questo con un'azione adeguata all'interno delle istituzioni, addirittura ammantando il tutto con il silenzio tipico dell'oblìo. Non si possono spingere gli elettori nelle piazze davanti ai banchetti e lasciarli poi da soli o in mani altrui. L'istituto referendario è sacro ed è stato pensato dai nostri costituenti proprio per dar modo ai cittadini di dire la loro, senza filtri e senza possibilità di pericolose "indicazioni" sul sì o sul no. E il risultato di ieri, del milione di firme, è appunto una vittoria della democrazia. E le firme sono state controllate 7-8 volte, e almeno 850 mila sono state certificate. Di conseguenza, dallo scrutinio della Cassazione non ci si aspetta alcuna obiezione sul raggiungimento del quorum delle 500 mila necessarie per andare alle urne. Non succederà con il "lodo Alfano", in buona sostanza, quello che è successo con i referendum di Beppe Grillo. E non finisce qui, perché questo è solo il primo dei referendum che verranno proposti. E' già pronto un pacchetto di altre iniziative sulle quali si potrebbe pensare di andare alle urne nel 2010. E cosa fa intanto il Partito Democratico? Anche su questo continua a tacere.
6 Commenti:
No, il PD fa di più: cerca di prendere le distanze da Di Pietro, poi, una volta presa la distanza, ripete quello Di Pietro va dicendo da mesi. Una strategia vincente, visto il crollo dei sondaggi.
Di Anonimo, Alle 08 gennaio, 2009 22:37
Ecco, proprio una bella strategia. Non c'è che dire...
Di nomadus, Alle 08 gennaio, 2009 23:07
Già tace come sempre sarà che non sa proprio che dire ed allora silenzio e rassegnazione.
PDSR partito del silenzio rassegnato, ma che ci fai al governo se non sai fare neanche l'opposizione? La tua unica fortuna è che la tua base è migliore di chi la rappresenta e nei giorni dei banchetti, oltre a raccogliere le firme per quel pretenzioso ed inutile Salva l'Italia, in molti davano indicazioni su dove trovare i banchetti dell'IdV o di Rifondazione per firmare contro il Lodo Alfano. Uscita dalla raccolta di firme sono passata a firmare, stavolta sì mi è sembrata una cosa sensata.
Mi chiedo, ma sarò troppo pessimista? ma che succederebbe se questo referendum ci fosse favorevole?
Ross
Di rossaura, Alle 08 gennaio, 2009 23:12
Non sei pessimista, ROSS. Sei solo realista. E, come al solito, attenta osservatrice del pianeta rosso (inteso ovviamente come emisfero della sinistra, altro che marziani!) e di ciò che gira (o non gira) intorno.
Di nomadus, Alle 08 gennaio, 2009 23:38
Buongiorno carissimo.Il raggiungimento delle firme per il referendum è un risultato molto positivo.Peccato che ciò si unisca ai travagli del PD.Quest'ultimo ,purtroppo,sembra un partito ancora alla ricerca di una precisa identità.MAURO.
Di Anonimo, Alle 09 gennaio, 2009 06:55
Caro MAURO, dal tuo commento percepisco una leggera delusione nei riguardi del Partito Democratico e ne convengo (visto e considerato l'umore attualmente in essere all'interno della leadership del partito). Se ti può consolare, metto a disposizione il mio augurio che arrivino tempi migliori. Lo so, non è molto. Ma sempre meglio di niente è. Un affettuoso saluto.
Di nomadus, Alle 09 gennaio, 2009 14:11
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