tre anni son passati
Come passa il tempo! E' proprio il caso di dirlo. Oggi, giorno di Santo Stefano, cambio un pò le carte in tavola. Decido di scrivere questo post in prima persona, togliendo il plurale maiestatis, ricordando che sono trascorsi esattamente tre anni (e un giorno) dall'apertura di questo blog. Ho deciso di cambiare anche la foto del mio profilo (i pelotti li ho abbandonati da tempo, da quando non collaboro più con Telefonica e con il 1288) e per compensare le novità ho deciso di rispolverare il mio primo post, scritto proprio il giorno di Natale del 2005. Chissà se chi mi rilegge (MAURO in primis) troverà grossi cambiamenti con l'attuale Antipatico...Buona lettura. Il titolo del post era: "Tanto per esser chiari!".
Abbiamo scelto un giorno particolare per iniziare la nostra avventura nella blogosfera. Il giorno di Natale è quello sintomatico per indicare bontà, gioia, carineria, stato d'animo da pastore di pecorelle smarrite. Noi invece abbiamo tutt'altro stato d'animo e predisposizione nei confronti del prossimo. Crediamo di esser stati chiari. Parliamo al plurale non per snobismo o alterigia, nemmeno per sufficienza letteraria, men che mai per disapprovazione nei confronti di chi la pensa al contrario. Semplicemente perchè la lingua italiana lo permette, perchè chi legge le nostre considerazioni e non è d'accordo ha la facoltà di smoccolare al plurale anzichè al singolare, e non è cosa da poco. Vorremmo iniziare questa prima fustigazione degli usi e dei costumi proprio con il Natale, sinonimo di melensa bontà e smielata falsità di approccio nei confronti dei nostri simili. Chi di voi, che ci sta leggendo in questo momento, non ha detto la fatidica frase ti auguro di cuore un sereno natale e un felice anno nuovo mentre in cuor suo incosciamente augurava le peggiori catastrofi morali e materiali?...Lo sapevamo, nessuno ha alzato la mano, ma noi abbiamo letto in profondità nei vostri occhi e abbiamo scoperto l'ipocrisia a tonnellate stipata nel vostro inconscio, l'invidia mal celata delle fortune del vicino di casa che ha acquistato la nuova fiammante automobile di marca e voi niente, ancora girate con la Duna (versione 70) con il portapacchi e con l'adesivo del Touring Club in bellavista. E tanto per non farvi mancare niente siete anche costretti a imbarcarvi la suocera, il gatto e il coniglietto che fanno tanto focolare domestico, e con vostra moglie che vi urla e vi rompe con le solite richieste assurde (inutile elencarle) siete costretti ad andare a casa dei parenti più odiati di sempre, che vi accoglieranno, tanto per cambiare, con i soliti stucchevoli convenevoli baci ed abbracci. E con il panettone in mano voi state proprio per sbottare e mandare a cagare tutto e tutti...ma ricordatevi: oggi è Natale, e se proprio volete mandare a quel paese qualcuno, aspettate Capodanno...Come si dice, anno nuovo...
postato da nomadus alle 11:34
Abbiamo scelto un giorno particolare per iniziare la nostra avventura nella blogosfera. Il giorno di Natale è quello sintomatico per indicare bontà, gioia, carineria, stato d'animo da pastore di pecorelle smarrite. Noi invece abbiamo tutt'altro stato d'animo e predisposizione nei confronti del prossimo. Crediamo di esser stati chiari. Parliamo al plurale non per snobismo o alterigia, nemmeno per sufficienza letteraria, men che mai per disapprovazione nei confronti di chi la pensa al contrario. Semplicemente perchè la lingua italiana lo permette, perchè chi legge le nostre considerazioni e non è d'accordo ha la facoltà di smoccolare al plurale anzichè al singolare, e non è cosa da poco. Vorremmo iniziare questa prima fustigazione degli usi e dei costumi proprio con il Natale, sinonimo di melensa bontà e smielata falsità di approccio nei confronti dei nostri simili. Chi di voi, che ci sta leggendo in questo momento, non ha detto la fatidica frase ti auguro di cuore un sereno natale e un felice anno nuovo mentre in cuor suo incosciamente augurava le peggiori catastrofi morali e materiali?...Lo sapevamo, nessuno ha alzato la mano, ma noi abbiamo letto in profondità nei vostri occhi e abbiamo scoperto l'ipocrisia a tonnellate stipata nel vostro inconscio, l'invidia mal celata delle fortune del vicino di casa che ha acquistato la nuova fiammante automobile di marca e voi niente, ancora girate con la Duna (versione 70) con il portapacchi e con l'adesivo del Touring Club in bellavista. E tanto per non farvi mancare niente siete anche costretti a imbarcarvi la suocera, il gatto e il coniglietto che fanno tanto focolare domestico, e con vostra moglie che vi urla e vi rompe con le solite richieste assurde (inutile elencarle) siete costretti ad andare a casa dei parenti più odiati di sempre, che vi accoglieranno, tanto per cambiare, con i soliti stucchevoli convenevoli baci ed abbracci. E con il panettone in mano voi state proprio per sbottare e mandare a cagare tutto e tutti...ma ricordatevi: oggi è Natale, e se proprio volete mandare a quel paese qualcuno, aspettate Capodanno...Come si dice, anno nuovo...
postato da nomadus alle 11:34
2 Commenti:
Ciao,carissimo.Ho notato i cambiamenti,anche quelli apportati dal nostro comune amico tpi-back.Sul tuo vecchio post,nulla da dire.Avevi ragione allora ed è cosi anche adesso.Anche se ci sarebbe bisogno di una solidarietà autentica.Salutoni Mauro
Di Anonimo, Alle 28 dicembre, 2008 18:10
Caro MAURO, a quanto pare tutto resta immutabile, anche l'atmosfera melensa e artificiosa del Natale e delle feste comandate. Come dici giustamente tu ci sarebbe bisogno di solidarietà autentica, vera, disinteressata e genuina. Ma purtroppo non se ne trova in giro e nemmeno se ne intravedono le svendite o i saldi. Chi ce l'ha se la tiene ben stretta, aproprio uso e consumo, quasi fosse un telefonino o un notebook, non capendo che bisogna invece elargirla al prossimo per poter stare più in pace con se stessi. Ancora auguri, caro amico mio.
Di nomadus, Alle 28 dicembre, 2008 18:21
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