l'Antipatico

giovedì 15 gennaio 2009

diamo la sveglia al PD


Preciso subito che il titolo di questo mio post nulla ha a che fare con inviti a menare le mani o a rimettere le lancette di qualche padella fuori uso. L'esortazione mi viene naturale dopo aver assistito, l'altro ieri sera, alla puntata di Ballarò alla quale ha partecipato anche il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni. Concentro la mia attenzione non tanto sul ping-pong dialettico con due espressioni di chiusura oltranzista a tutto ciò non rappresenti il feudo berlusconiano (sto parlando chiaramente di Maurizio Belpietro in primis e di Beppe Pisanu in relativa e minore misura), quanto su quello che le parole profferite dall'ex sindaco di Roma hanno provocato in chi scrive. A mio modesto parere non si può ripetere all'infinito che il Paese è maturo per un Partito Democratico, che c'è una diffusa domanda di base, senza compiere poi atti conseguenti, seri ed efficaci. "I partiti diano vita ad un nuovo soggetto unitario ma avvertano il rischio che le speranze cresciute in questi anni, che i partiti stessi hanno diffuso dando vita a una mobilitazione di popolo, diventino nuove delusioni". Era il 7 ottobre 2006 quando Pietro Scoppola (http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Scoppola), scomparso un anno fa, da Orvieto esortava il popolo della sinistra a realizzare quella "speranza" di nuovo riformismo, di futuro per il centro sinistra, nata per il cambiamento del Paese dieci anni prima con la messa a dimora dell'Ulivo. Nel pensiero dei padri fondatori il Partito Democratico doveva unire riformismi dalle radici antiche e, al tempo stesso, produrre una nuova cultura politica con un'innovazione capace di attrarre nuovi protagonisti. Come era stato per l'Ulivo, doveva farsi anche espressione di un sistema di alternanza nettamente alternativo nella proposta di governo. Un anno dopo l'incontro di Orvieto, il Partito Democratico nasceva. Ma oggi molti pericoli mettono in discussione la qualità del suo futuro e il suo stesso futuro. Il "mio PD può fallire" ha scritto di recente Micael Antonio Salvati (http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Salvati), temendo che a prevalere sia infine chi sostiene che "ci siamo sbagliati", dunque "si torni indietro". È tempo che si prenda atto che l'unica alternativa al PD è il PD. Per ripartire serve un' analisi impietosa del percorso fatto fin qui. Gli atti compiuti sono stati "seri ed efficaci" come Scoppola auspicava? A giudicare dai risultati non abbastanza. L'elaborazione di una nuova cultura politica con le radici salde nel passato e lo sguardo al futuro non si è compiuta o, almeno, non in modo condiviso. Non si costruisce un partito se non si riesce a condividerne le ragioni e gli obiettivi con chi gli dà voce ed espressione. Ciò avviene solo con l'applicazione piena e assoluta delle regole democratiche, defatiganti a volte, indispensabili sempre. Nel momento in cui il nostro Paese è attraversato da una crisi profondissima il PD comprenda il senso della parola "crisi": scelta, giudizio, separazione. Momento di decisione, dunque opportunità. Bisogna "dimostrare" che il cambiamento attorno al quale si erano accese le speranze di tanti è reale e praticato prima di ogni altra cosa. Si può fare subito, ad esempio, in occasione della conferenza di programma e dell'assemblea nazionale costituente che è l'espressione e "il" luogo della democrazia interna messo a disposizione del partito da quegli stessi cittadini che hanno designato Veltroni alla segreteria del PD. In quella sede si potrà dar vita a un confronto ampio e non più rinviabile. E l'eloquio dimostrato da Veltroni il 25 ottobre al Circo Massimo (oltre che da Giovanni Floris) non potrà che esserne prodromico. Almeno spero.

4 Commenti:

  • Buonasera,carissimo.Nei prossimi giorni ti manderò un post sul PD,ma adesso voglio esprimere la più netta condanna per gli ultimi bombardamenti israeliani a Gaza.E'vero che ha cominciato Hamas,ma questo non giustifica il massacro dei civili palestinesi,tra cui molte donne e bambini.Nello stesso tempo condanno ogni forma di antisemitismo.MAURO.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 15 gennaio, 2009 16:28  

  • Ovviamente concordo con te, carissimo MAURO, sulla condanna per i bombardamenti su Gaza e per ogni forma di antisemitismo. Mi farebbe piacere ricevere da te un post (stile Rossaura) sia sulla situazione mediorientale sia sul PD. Un affettuoso saluto.

    Di Blogger nomadus, Alle 15 gennaio, 2009 21:58  

  • Condivido il pensiero di Mauro
    Penso che una risposta tanto spropositata ai missili di Hamas(causando la morte di civili e bambini innocenti)non possa che alimentare l'odio tra le due fazioni con ancora morte e distruzione in un paese martoriato e senza pace.
    Auguriamoci un intervento risolutivo della comunita' mondiale al piu' presto (magari con il contributo del nuovo presidente Usa appena sara' nel pieno dei poteri), altrimenti prepariamoci ad un futuro ancor piu' drammatico e fosco di quanto non sia gia' oggi.
    Fabrizio

    Di Anonymous Anonimo, Alle 15 gennaio, 2009 22:43  

  • Grazie per il tuo condivisibilissimo commento, caro FABRIZIO. Con intelligenza hai evidenziato l'opportunità e la necessità che la comunità mondiale (presumo l'ONU in primis) intervenga al più presto per porre fine a questo scempio senza senso e senza vergogna.

    Di Blogger nomadus, Alle 15 gennaio, 2009 23:08  

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