prova d'appello per il popolo veltroniano
Il sabato romano di fine ottobre accoglie il popolo veltroniano carico di speranza, di bandiere e di sogni barricati nei cassetti. Sogni che accompagnano soprattutto la volontà di chi non vuol soggiacere alla melliflua e latente "dittatura dolce" del caimano travestito da capo del governo. Sogni che ancora permettono al popolo veltroniano (ma anche agli altri che si riconoscono in ideali democratici e riformisti) di sperare in un cambiamento politico, sociale ed economico non troppo lontano nel tempo e nella realizzazione, con l'intima convinzione che la manifestazione odierna in corso al Circo Massimo di Roma possa dare l'avvio a quella girandola di sensazioni e previsioni per un futuro migliore, più equo, più libero, più umano, più aderente alle aspettative della gente di sinistra che crede ancora in certi valori. Valori calpestati dall'arroganza e dalla protervia del clan berlusconiano, così tenacemente abbarbicato al potere ed ai suoi scellerati simboli. L'onda lunga (non anomala) della contestazione studentesca dei giorni scorsi contro il disastro fatto donna (registrato all'anagrafe sotto il cupo nome di Maria Stella Gelmini) che sta cercando, con uno scandaloso decreto legge, di violentare e depauperare l'istruzione e il mondo universitario e della ricerca, trova oggi terreno fertile e alveo naturale nella variopinta e rumorosamente allegra manifestazione del PD e dei suoi alleati: un modo come un altro per far sentire insieme un'univoca voce di dissenso, di democratica protesta e di vigorosa opposizione contro le cose che non vanno, contro la situazione surrettiziamente da oasi felice (come maldestramente cerca di presentarla il principe delle televendite politiche) costruita ad arte dalle truppe berlusconiane, che cercano in tutti i modi di attuare la stolta e patetica arte dello struzzo, ignorando la realtà dei fatti, eludendo la drammaticità della situazione economica in atto, fregandosene delle effettive e sacrosante esigenze del popolo italiano. E' proprio in virtù della delicatezza dei temi economici e sociali in discussione in questo frangente, pieno di incognite e di preoccupate previsioni per il futuro, che si deve dare alla manifestazione odierna la chiave di lettura unitaria e scevra di inutili polemiche: un momento utile al popolo veltroniano per rinserrare le fila, per contarsi di nuovo a poco più di un anno dalle primarie del 14 ottobre scorso, quando tre milioni e mezzo di cittadini delegarono Walter Veltroni alla guida del nuovo Partito Democratico, affidandogli un carico di speranze e di relative incombenze che hanno come fine l'auspicato cambiamento, il preventivabile cambio di rotta per arrivare alla prossima primavera con la consapevolezza che il voto alle Europee e alle Amministrative dovranno segnare il punto di non ritorno dell'era nefasta del caimano. Oggi è in atto una grande, imperdibile, irrinunciabile prova d'appello per tutto il movimento della sinistra, non solo per il popolo veltroniano. Cerchiamo di sfruttarla nel modo migliore possibile. Anche perche' stavolta non si potrà sperare in una ipotetica ed eventuale Cassazione della politica...
2 Commenti:
Buonasera carissimo.Ho seguito la manifestazione del PD e ne ho avuta una sensazione positiva.Alcuni passaggi veltroniani sull'antifascismo e sul no al razzismo mi hanno rincuorato.Certo la strada è lunga,oltre al PD esistono altre forze politiche da coinvolgere unitariamente nell'opposizione al berlusconismo.Tanti auguri per i 500 post del tuo amico tpi-back.MAURO.
Di Anonimo, Alle 26 ottobre, 2008 16:58
Prima di tutto grazie per gli auguri. E poi voglio associarmi alla tua sensazione positiva circa la manifestazione di ieri al Circo Massimo. So benissimo che la strada è ancora lunga e faticosa, ma l'obiettivo da raggiungere merita fatica e pazienza, tempo e risorse da spendere oculatamente. Ma alla fine ce la faremo caro MAURO, ce la faremo.
Di nomadus, Alle 26 ottobre, 2008 22:41
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