l'Antipatico

domenica 28 settembre 2008

il lecchino del cavaliere


A volte misurare la professionalità di un bravo giornalista è un compito non propriamente facile. Misurarne il grado di lecchinaggio, invece, è praticamente un gioco da bambini. Stiamo parlando del megafono ufficiale di Sua Emittenza, prolungamento umano del microfono personale del cavaliere. Colui che se un giorno decidesse di abbandonare la Rai diventerebbe immediatamente il portavoce del caimano al posto di Bonaiuti. Ebbene sì, anche questa volta Bruno Vespa ha dato riprova del suo personalissimo stato di devozione (quasi più dell'inimitabile Fede) nei confronti del presidente del Consiglio e lo ha fatto con la sua ultima, ennesima "fatica" cartacea: il libro edito dalla ERI Edizioni Rai e dalla Mondadori dal titolo "Un'Italia diversa - Viaggio nella rivoluzione silenziosa" che sembra una continua ed infinita sviolinata al divin Silvio, tratteggiato come il solo ed unico salvatore della Patria e della nostra compagnia di bandiera. Sì, perchè il buon Vespino, con mirabile tempestività e con sublime opera di lecchinaggio, fa troneggiare la figura del premier all'interno del libro dandone un ritratto così santificante, così smielato da far venire l'iperglicemia. E la chicca più bella è quella regalata dal premier su Alitalia: se non fosse stato presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi non avrebbe esitato un istante ad acquisire una quota «importante» di Alitalia. Per il resto, il premier ripete la sua convinzione che sullo svolgimento della vicenda ha pesato, e non poco, la politica. «I sedici imprenditori, tutti motivati dal mio appello, hanno accettato con convinzione - ha spiegato Berlusconi - la proposta di mettere a disposizione fondi cospicui in nome dell'interesse nazionale, per conservare all'Italia la sua compagnia di bandiera: ma ogni investimento deve produrre utili non perdite. La Cgil dopo aver detto un "quasi sì" si era adeguata alle pressioni della sinistra ed alla sua logica del "tanto peggio tanto meglio" pur di dare un colpo al governo, privilegiando i suoi interessi di parte invece di quelli del Paese». Quanto al ruolo del PD, i vertici del partito «hanno prima irriso e contrastato in tutti i modi il progetto su cui mi ero impegnato fin dalla campagna elettorale. Poi, quando hanno dovuto constatare che gli imprenditori e i finanziamenti esistevano davvero, pur di scongiurare un mio nuovo successo dopo quello di Napoli, hanno giocato contro il governo e contro il Paese per far cadere su di noi la colpa del fallimento delle trattative, gli scioperi, l'interruzione dei voli e il fallimento dell'Alitalia. Ma l'opinione pubblica ha capito il gioco e si è schierata dall'altra parte. Così il segretario del PD ha dovuto cambiare frettolosamente strategia cercando poi addirittura di attribuirsi il merito del buon esito della vicenda. Credo si debba constatare che c'è in Italia un governo nuovo, un governo che ha il coraggio di esporsi in prima persona assumendosi il rischio di obiettivi difficili e importanti e che ha il coraggio delle decisioni forti come raramente si è visto nei governi che ci hanno preceduto e nella storia della Repubblica. Il Partito Democratico deve rassegnarsi a questa nuova forza del governo e della sua maggioranza. Gli italiani per conto loro lo hanno già capito molto bene». In un altro passaggio di questo nuovo best seller dell'editoria, Vespa osava riferire al cavaliere la sua personalissima impressione di non vedere in lui quel cinismo e un pò di quella cattiveria che animavano Margareth Thatcher; al che Berlusconi osservava che sulla vicenda Alitalia c'era poco da essere cinici o cattivi. «Le offerte contrattuali della nuova compagnia sono arrivate dopo una trattativa serrata con i sindacati e con il governo. Ripeto: non si può chiedere a degli imprenditori di dare vita ad un'attività che produca solo e sempre perdite». Ascoltata questa santificata risposta, il buon lecchino abruzzese non ha potuto far altro che genuflettersi davanti al suo idolo e porgergli con devozione il suo libro chiedendo umilmente un autografo con dedica, oltre alla scontata benedizione. Andiamo in pace.

8 Commenti:

  • innominabile Vespa...ogni sera di ogni giorno che fa alba, propina al Paese la sua servile opera merdiatica al Cavaliere... E poi si dice che la RAI é piena di "comunisti" che dileggiano e irridono Sua Santitá Silvio... Ma si paghiamo il canone e imbrodiamoci della squallida retorica di questo infimo e infame Uomo di Merda... CHE SCHIFO!!

    Di Blogger Davide, Alle 13 marzo, 2009 12:16  

  • Ognuno si assume le proprie responsabilità commentando il mio post su Bruno Vespa. Non sarò certo io a censurare frasi e insulti del lettore.

    Di Blogger nomadus, Alle 13 marzo, 2009 20:54  

  • Bravo vá...almeno tu non censurare, se no siamo a posto! Vorrá dire che se questo Signore si prenderá il disturbo di leggere il tuo blog e querelarmi, a me e altri centomila che lo insultano dalle pagine del web, insieme a Emilio Fede, Dell'Utri e tanti, tantissimi altri, manderanno un'ordine di arresto internazionale, visto che il "Belpaese" l'ho felicemente lasciato da tempo...Ma scusa eh: cosa pretendi? Che commenti vuoi che posti la gente? Chi legge un blog come questo? Gente come me che digita "VESPA LECCHINO" su google x vedere cosa esce!! E guarda quanti siamo, visto che é l'unico post! Vai tranquillo nomadus, che (forse) almeno qua si puó ancora dire cosa si pensa..forse ho usato parole un pó forti per commentare, ma ho solo rudemente concretizzato quello che pensi pure tu e che in modo molto piú interessante e democratico esponi nel blog...É che con Vespa non ce la faccio davvero a essere politically correcto...abbi pazienza...un saluto

    Di Blogger Davide, Alle 21 marzo, 2009 01:39  

  • Grazie, caro DAVIDE, per la frase "...vai tranquillo NOMADUS che (forse) almeno qua si può ancora dire cosa si pensa..." Ecco: io, fossi in te, toglierei il "FORSE" perchè mi sembra di aver dato dimostrazione (sia su questo blog che su TPI-BACK) di libera espressione e di libero commento. Continua a seguirmi se ti fa piacere. E, soprattutto, continua a commentarmi. Un saluto esterofilo da nomadus. P.S.: ma dove ti colleghi?

    Di Blogger nomadus, Alle 21 marzo, 2009 09:06  

  • Caro Nomadus, mi collego dalla Spagna, dove penso che si viva un pó meglio dell'odierna italietta, anche se adesso la situazione sotto il punto di vista del lavoro é davvero tragica... Riguardo al blog, ti faccio di nuovo i complimenti per i contenuti e pero l'accuratezza con cui tratti gli argomenti, ci vorrebbe molta piú gente come te in Italia... Il forse io ce l'ho messo in via scaramantica, visti i ripetuti tentativi della banda al governo di tappare le voci contrastanti dovunque esse siano...ad ogni modo credo pure io che prima che mettano la museruola al web si debba arrivare alla dittatura di fatto...ma con questa gent(aglia), ogni precauzione é d'uopo!!secondo me uno dei preggiori problemi che affliggono il nostro Paese é questa becera dicotomia realizzata dal grande Santo Comunicatore: ovvero che un blog come il tuo, che espone fatti concreti e analisi intelligenti e veritiere, e che pur denotando un'appartenenza a sinistra non si possono classificare (almeno la maggior parte) come prettamente "di parte", in tale modo vengono classificate da chi sta dall'altra parte, ovvero la sterminata galassia degli entusiasti berlusconici...Qualsiasi critica é "comunista", faziosa sinistrorsa...prendiamo quella sulla riduzione dello stipendio dei parlamentari: un elettore di CDX lo approverebbe senza indugi, ma solo se venisse dal PDL, se a proporlo sei tu, cittadino indignato, allora sei subito un fazioso comunistoide che vuoi privare quei benefattori del loro giusto sostentamento!! manca autocritica e apertura mentale..comunque continua cosí, che di ignoranza ce n'è troppa in giro...un saluto da MAdrid

    Di Blogger Davide, Alle 21 marzo, 2009 12:23  

  • Caro Davide, debbo confessarti che questo tuo commeto mi ha emozionato ed è stato per me uno dei regali più apprezzati in occasione del mio compleanno checadeproprio oggi. Ed io voglio fartene uno di regalo, ho pubblicato questo tuo commento come post oggi. Un caro saluto da un tuo nuovo amico.

    Di Blogger nomadus, Alle 21 marzo, 2009 13:31  

  • è la storia d'italia, il lecchinaggio è una moda che ci portiamo avanti da secoli e noi italiani ne siamo i maestri. Stò notando però nelle nuove generazioni un pò più di orgoglio. Sono ottimista e penso che questa vergognosa fase del nostro paese possa cambiare.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 18 giugno, 2009 19:14  

  • Rispetto la tua idea, caro anonimo commentatore, ma permettimi di dissentire. A mio modesto avviso le nuove generazioni stanno dando invece prova, se non di lecchinaggio allo stato puro, perlomeno di seriale opportunismo sulla scia maestra disegnata dal Cavaliere e proseguita con devota abnegazione (perlomeno in tv e in libreria) dal suo insetto preferito. Uno come Vespa che si è permesso qualche tempo fa di insultare la blogosfera (e quelli che ci scrivono) non credo sia proprio un bell'esempio di onestà intellettuale e libertà di espressione (altrui).

    Di Blogger nomadus, Alle 18 giugno, 2009 19:45  

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