l'Antipatico

lunedì 1 settembre 2008

non dimentichiamoci di Denise


Torniamo dalle vacanze rilassati e ben predisposti per una nuova stagione di fatiche, di divertimenti, di amicizie e di quant'altro scandisce la vita quotidiana. Ma un pensiero proprio oggi, 1° settembre, ci attanaglia e ci intristisce.
Il 1° settembre di quattro anni fa spariva nel nulla a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, la piccola Denise Pipitone, che compirà otto anni il prossimo 26 ottobre. La madre, Piera Maggio, che in questi anni ha condotto una vera e propria battaglia per ritrovarla, respinge l’idea di una possibile chiusura delle indagini e oggi ha annunciato l’avvio dello sciopero della fame «per sensibilizzarel’opinione pubblica sul dramma dei bambini scomparsi». «Il dolore c’è - spiega la madre della bimba in un’intervista a La Sicilia - ed è forte, più trascorre il tempo più si aggrava. Vivo però per non arrendermi e poi Denise è sempre nei nostri cuori e avverto la presenza, è più viva che mai. Il ricordo di Denise, la sua ricerca, devono appartenere a più gente possibile. La aspetto a casa per riabbracciarla». «Chiedo - aggiunge la donna - che la campagna di sensibilizzazione non si fermi mai. Denise non ha girato quell’angolo di casa andando per i fatti suoi, la certezza è che qualcuno più grande l’ha presa e l’ha portata via, ci sono persone a conoscenza oltre quelle che hanno fatto questo, da 4 anni attendo che ci si faccia sapere qualcosa in ogni forma, anche anonima, il mio interesse è avere mia figlia a casa. Il resto non mi interessa». Piera Maggio torna poi a chiedere al Governo l’introduzione del reato di sequestro di minorenni. La vicenda di Denise presenta ancora molti lati oscuri che le indagini in questi anni non hanno colmato. Esiste un procedimento aperto a carico di Jessica Pulizzi, sorellastra della bambina, ma senza ulteriori eclatanti sviluppi. «Ho saputo - spiega Piera Maggio - che stanno ricostruendo un possibile «invecchiamento» del volto della mia bambina, una ricostruzione che dovrà servire per fare continuare le ricerche, utile a chi la possa incrociare per strada, ma chiedo che si guardi con attenzione anche dentro le famiglie, non per forza Denise deve stare e vivere in strada». Piera Maggio si è detta convinta anche dell'esistenza di persone «che possono sapere qualcosa su questa scomparsa. C’è una verità che è palpabile, ma non si coglie perchè c’è chi la nega. Sappiamo come si sono svolti i fatti e il non potere fare nulla aumenta il dolore e produce una stanchezza insopportabile». Il suo impegno punta anche a una legge «che punisca severamente il rapimento non a scopo di estorsione dei minori: oggi è concesso più tempo per potere indagare su un furto aggravato che non per il rapimento di un bambino». Il nostro cuore è accanto a quello di questa splendida madre coraggio. Sperando insieme a lei nel ritorno di Denise.

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