la vita di Silvio B. (capitolo 14)
Imprenditore di successo prima nel settore immobiliare e poi in quello televisivo, in entrambi i campi Berlusconi aveva dovuto fare i conti con la politica e con il settore pubblico. Con la tv commerciale, senza Craxi non sarebbe andato lontano. Ma anche prima, negli anni della crisi immobiliare, si era salvato dal fallimento soltanto vendendo i suoi palazzi agli enti pubblici. E le licenze edilizie le aveva conquistate stringendo intensi rapporti con le amministrazioni pubbliche. Lo confessa il 9 maggio 2003, durante un intervento a braccio al Forum sulla pubblica amministrazione: "Giravo gli uffici comunali con l'assegno in bocca", gli scappa di bocca davanti a una platea di imprenditori a cui, evidentemente, voleva piacere tanto da mostrarsi simile a loro. Silvio sembra voler dire: sono stato anch'io come voi, quando per ottenere un appalto o una commessa siete costretti a girare gli uffici pubblici "con l'assegno in bocca". Con l'esplosione delle indagini di Mani pulite, nel 1992, anche le sue aziende, come mille altre, finiscono per essere oggetto d'indagini. Il primo a essere coinvolto è il fratello Paolo, che nel corso dell'inchiesta sulle discariche lombarde (appartiene alla famiglia Berlusconi la più grande discarica della regione, quella di Cerro Maggiore) è costretto ad ammettere di aver versato una tangente di 150 milioni di lire a un dirigente della Democrazia cristiana. Poi maturano altre indagini su attività del gruppo Fininvest: per le tangenti pagate (a un'amministrazione di sinistra) per aprire il centro commerciale Le Gru a Grugliasco, alla periferia di Torino; per le mazzette distribuite al fine di ottenere il budget per la campagna pubblicitaria tv anti-Aids promossa dal ministero della Sanità; per il piano delle frequenze televisive assegnate alle reti di Berlusconi; per i finanziamenti irregolari concessi dalla Fininvest ai festival e ai congressi di partito; per le false fatture e i fondi neri della società Publitalia, la concessionaria di pubblicità del gruppo Fininvest gestita da Marcello Dell'Utri...Uomini del gruppo di Berlusconi sono dunque oggetto di molteplici inchieste giudiziare da parte di tre procure: Milano, Roma e Torino. Insomma, ha ben poca credibilità l'affermazione che le inchieste su Berlusconi siano nate dopo il suo ingresso in politica, come reazione di magistrati politicizzati contrari alla sua "discesa in campo". Semmai sembra più verosimile l'inverso. In effetti, Berlusconi nel biennio 1992-1993 precipita nella crisi più grave della sua storia imprenditoriale. Sono gli anni più duri della sua vita...
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