l'Antipatico

domenica 25 novembre 2007

Rispetto & Sicurezza


Oggi vogliamo limitarci a pubblicare integralmente una lettera di un lettore del Corriere della Sera (e la relativa e illuminante risposta della giornalista) che ha preso spunto dalla manifestazione contro la violenza sulle donne, svoltasi ieri a Roma, e che sta innescando una serie di dichiarazioni e polemiche riguardo ad un tema forte, di impatto sociale elevato, ma quasi mai focalizzato dalla classe politica e massmediologa. Un modo per riflettere e per cercare di visualizzare meglio quello che indica il titolo di questo post: rispetto (per le donne, indistintamente) e sicurezza (per tutti i cittadini, indistintamente). La lettera è stata pubblicata a pagina 12 dell'edizione romana del Corriere. Buona lettura e buona riflessione. "Gentile signora Latella, ieri al Quirinale il cambio della guardia è stato effettuato da sole soldatesse. Basta per attestare che le donne italiane hanno pari diritti, dignità e ripetto degli uomini? Mentre il corteo sulla violenza alle donne è appena sfilato per Roma a me sembra che ormai di retorica e strumentalizzazioni non ne possono più uomini e donne. Tutto ciò che finora non è stato fatto per la dignità e l'uguaglianza giuridica delle donne si deve solo a Parlamento e Governo che si ricordano delle donne al momento del voto o sull'onda emotiva di dolorosi fatti di cronaca. Educhiamo i giovani a vedere nella donna una compagna di vita anzichè, come la dilagante pornografia su web e media insegna, solo un corpo. Corrado Stillo". "Indagini di mercato offrono un dato, sconfortante nella sua crudeltà: per gli italiani i temi davvero -rilevanti-, cui dirigere le campagne di pubblicità progresso, sono quelli che riguardano sanità, disabili, anziani. La violenza sulle donne non è un tema considerato davvero -caldo-. Eppure, frotte di cronisti anglosassoni sono calati a Perugia per il caso Meredith. Poche settimane prima era toccato alla ragazza di Garlasco, e l'altro ieri due ventenni hanno denunciato di essere state stuprate. Siamo un Paese ormai -moderno- ma non civile, le madri (e i padri) non sanno trasmettere ai figli maschi la sicurezza di sè che coincide col semplice concetto del rispetto. I maschi (italiani e non) si vedono sempre più surclassati da coetanee più brave e sicure di loro. Quando il livello di insicurezza diventa non più gestibile, taluni ricorrono all'unica certezza non ancora messa in discussione: la forza fisica. Se li arrestano mamma e papà li difenderanno davanti ai microfoni della tv. Senza una parola pietosa per la vittima. E, soprattutto, senza vergognarsi. Maria Latella".

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