assenza prolungata
Una cosa la devo dire. Sono emozionato in questo momento nel digitare sulla tastiera del mio computer queste righe, dopo una prolungata assenza dal blog non dovuta esclusivamente alla mia volontà. Mi sento un pò come il primo giorno (dicembre 2005) in cui iniziai la mia avventura di blogger: le emozioni sono tante, la forzata lontananza ha avuto (con le dovute e rispettose similitudini) su di me l'effetto che sortì sull'indimenticato Enzo Biagi il famoso editto bulgaro del cavaliere. Ora che sono tornato e che riprendo il mio quasi quotidiano contatto con chi mi legge, mi sento più tonico mentalmente e psicologicamente. Al contrario, in tutti questi mesi di inattività mi sono sentito depauperato culturalmente e umanamente, mi sembrava di aver subìto un'amputazione cerebrale, in parole povere mi siete mancati. Ho notato con piacere (grazie a ShinyStat) che nel periodo che non ho scritto ci sono stati comunque visitatori che hanno letto le pagine di questo blog e credo che questo sia stato un atto di stima e di fiducia da parte di chi mi legge e vi ringrazio di cuore. In questo primo post volevo parlare del cavaliere e della sconfitta del suo sogno d'implosione, ma credo che non ce ne sia bisogno. Non voglio rovinarmi la giornata del mio ritorno e non voglio minimamente scalfire il mio ottimo umore odierno. Tanto ora ce ne abbiamo di tempo e di occasioni per parlare di sua emittenza e delle sue malefatte...Ancora un bentornato a tutti voi dal vostro antipatico di fiducia!
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