l'Antipatico

venerdì 23 novembre 2007

la vita di Silvio B. (capitolo 5)

Le Fininvest sono quattro. La prima nasce il primo giorno di primavera del 1975, a Roma. La Finanziaria d'Investimento srl (Fininvest, appunto) è destinata a diventare la capogruppo delle ormai numerose società di Berlusconi. La danno alla luce due fiduciarie della Banca Nazionale del Lavoro, Servizio Italia (al 90%) e Saf (al 10%), entrambi operanti su mandato del cugino di Berlusconi, Giancarlo Foscale. Nel novembre successivo la Fininvest srl (società a responsabilità limitata) si trasforma in SpA (Società per Azioni) e trasferisce la sede sociale a Milano. Amministratore unico è Foscale, mentre del collegio sindacale fanno parte, tra gli altri, Umberto Previti e suo figlio Cesare. La seconda Fininvest (Fininvest Roma srl) nasce l'8 giugno 1978, fondata anch'essa dalle fiduciarie della BNL Servizio Italia e Saf, ma questa volta con quote del 50% ciascuna. Amministratore unico è Umberto Previti. Un anno dopo, il 7 maggio 1979, le due Fininvest (la SpA di Milano e la srl di Roma) si fondono, dando vita alla terza Fininvest: la Fininvest Roma srl realizza una fusione per incorporazione con la Fininvest SpA milanese e un mese dopo, il 28 giugno, cambia nome (torna a chiamarsi Fininvest srl) e sede (torna a Milano). Con finalmente Silvio Berlusconi presidente e un consiglio d'amministrazione formato dal fratello Paolo e dal cugino Giancarlo Foscale. In questi anni, in cui la Fininvest si triplica e fa ping-pong tra Roma e Milano, il capitale sociale lievita fino a 52 miliardi di lire. Per unici anni, dalla nascita della seconda Edilnord nel 1968 fino alla terza Fininvest del 1979, Berlusconi si era nascosto dietro una schiera di parenti, prestanome, teste di legno, in un gioco opaco e complicatissimo di società con capitali di provenienza ignota, di cui si sa soltanto che provengono dalla Svizzera (o meglio: la Svizzera è l'ultimo passaggio di un percorso di cui si perdono le tracce). A partire dal 1979, invece, gli amministratori reali della Fininvest sono finalmente visibili e Berlusconi mostra il suo volto alla guida dell'azienda. I cambi di città e la moltiplicazione delle scatole societarie ottengono un risultato: rendere impossibile capire da dove vengono i soldi che entrano nel gruppo. Nel 1979, al termine della triplicazione delle Fininvest e di una serie di strane operazioni finanziarie (tra cui quelle chiamate Padana, Ponte, Palina), il capitale sociale sarà infatti lievitato a 52 miliardi di lire, senza che si possa individuare l'origine dei soldi immessi nel gioco: spesso in contanti, o comunque "franco valuta" (cioè senza lasciare traccia nei libri contabili delle fiduciarie che fanno le operazioni)...

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