l'Antipatico

sabato 24 dicembre 2011

... e la favola continua


Avevo deciso di non riprendere a scrivere su questo e sull'altro blog per una mia sostanziale scelta diciamo così di natura politica o perlomeno ideologica. Dopo la fine dell'era berlusconica non mi rimanevano troppi stimoli per analizzare e criticare quanto già analizzato e criticato in questi sei anni di vita dei miei blog. Su Berlusconi e sulle sue malefatte avevo dedicato pressoché la stragrande maggioranza dei miei circa duemila post. Sulla politica in genere avevo dissertato e anche abbastanza, spinto soprattutto dalla speranza di cambiamento per il nostro Paese grazie a quelle che sembravano delle novità targate prima Veltroni e poi Bersani (compresa la breve parentesi di Franceschini). Purtroppo tutto è stato vanificato e francamente non so se la cosa debba essere rubricata sotto la voce "male". Detto ciò torno a scrivere di quello che più in questo momento mi sta a cuore (e che si evince dal titolo dell'odierno post), ovvero della mia storia d'amore con la giovane operatrice telefonica che ha fatto breccia (eccome!) nel mio cuore, semplicemente lanciandomi qualche occhiata durante il nostro turno di lavoro, seduti fianco a fianco. In molti, stando almeno alle statistiche di ShinyStat, hanno letto il mio precedente scritto dedicato alla mia dolce compagna (per chi se lo fosse perso, http://l-antipatico.blogspot.com/2011/01/il-sogno-lestasi-come-innamorarsi-50.html) e credo sia d'uopo informarli sull'evoluzione di questa fantastica liaison amorosa che sto vivendo e che spero capiti a chiunque ancora crede nel colpo di fulmine o nell'amore con la a maiuscola. Il 18 dicembre scorso la mia compagna ed io abbiamo festeggiato il primo anno di unione regalandoci un meraviglioso week-end in un Relais adagiato sulle colline senesi. Atmosfera incantevole, coccole e reciproche attenzioni a profusione, cromoterapia e bagno turco, Jacuzzi e cibo degli dei. Il tutto per gratificare e premiare un rapporto incentrato sul rispetto, sulla dedizione e sull'attaccamento, su quella gelosia non possessiva ma foriera di spinte emozionali tali da farci capire che non potevamo vivere uno lontano dall'altra. E poi la voglia di condividere fin nei minimi particolari tutte quelle sfumature che delineano un cammino congiunto di vita e di amore. Debbo però confessare che a volte ci sono state scaramucce e litigate che hanno fatto traballare (e di brutto) l'impianto amoroso sul quale ci eravamo adagiati dopo i primi mesi di magia e di sesso a cinque stelle lusso. Per fortuna siamo stati così tenaci e volitivi da superare il tutto con la forza della volontà scaturita dalla inesauribile voglia di stare insieme e di capire che, senza l'uno, l'altra non avrebbe avuto la stessa possibilità di viversi la vita come e quando se la viveva durante la storia d'amore e che stare in una dimensione di dolore e di disperazione, a causa di incomprensioni o di ingiustificate paure, non valeva veramente la pena. La mia reale e stupefatta reazione a questo genere di cose (ovvero le litigate seguite da fasi di intenso e folle amore) ha generato nel tempo una sorta di consapevolezza che equivale a una scelta definitiva di vita, ossia ritenere la mia dolce compagna la donna che mi accompagnerà per il rimanente percorso della mia esistenza. Tra pochi giorni, caro amore mio, festeggerai i tuoi primi 30 anni e so per certo che questa sarà una tappa veramente importante per la tua vita, anche perchè avrai al tuo fianco un uomo che, ancora incredulo per quanto ci è accaduto, ti gratificherà con un piccolo pensiero e con la rinnovata voglia di stare sempre con te, per amarti e per renderti felice, come e più di quanto avvenuto con quelle chicche da favola che hanno caratterizzato i nostri primi 12 mesi insieme. Ti amo alla follia.

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]



<< Home page