l'Antipatico

venerdì 21 gennaio 2011

un puttanaio degno del miglior puttaniere d'Italia


Mi ero ripromesso di non scrivere più per qualche tempo articoli che contenessero gesta e schifezze varie ad opera del principale puttaniere d'Italia, ovvero Silvio Berlusconi. Per un pò sono riuscito nell'intento (anche perchè meravigliosamente impegnato ed assorbito dalla mia attuale fantastica storia d'amore), ma alla fine ho dovuto cedere alle pressioni causate dal nuovo scandalo prossenetico che lo vede imperiosamente e spudoratamente coinvolto. Ed eccomi qua, ancora una volta, a riflettere sulle conseguenze, per gli italiani e per il Paese, derivanti dalle nefasti e vergognose imprese a sfondo sessuale del capo del governo italiano. Uno scellerato e bavoso uomo politico che antepone, agli interessi e alle soluzioni economiche del nostro Paese, i suoi sollazzi e le sue pruderie a luci rosse. Sempre e comunque. Infischiandosene altamente delle critiche feroci rivoltegli dall'opposizione e anzi vantandosene come e più di un novello Rocco Siffredi della Brianza. E alla fine di questa laida fiera delle trombate e del bunga-bunga non rimane altro che un desolante e osceno spettacolo di infima caratura, degno dell'avanspettacolo pecoreccio dell'Ambra Jovinelli di una volta o degli spogliarelli per militari arrapati che tanto andavano di moda qualche decina d'anni fa a Roma, al cinema-teatro Volturno. Ci troviamo di fronte davvero ad un quadro avvilente, sconfortante, disgustoso che però, purtroppo, sembra non intaccare più di tanto la coscienza degli italiani, eccezion fatta per quelli che non si riconoscono nelle gesta scoperecce del trapanatore di Arcore. Siamo in presenza, ahinoi, di un'Italia di plastica, un'Italia in cui tutto è transazione, scambio commerciale, marketing dell'esistenza. Un'Italia parallela e fittizia che nasconde e stravolge il volto del Paese reale. E tutto a causa dell'immagine di un vecchio riccone (e porcone) al potere che non sa più distinguere tra verità e menzogna, tra affetto e opportunismo, tra vita privata e indecenza pubblica. Un'Italia surreale, fatta di donne disposte a tutto pur di entrare nelle grazie del Capo. Un'Italia distante mille miglia dai problemi, dalle fatiche e dall'impegno di milioni di normali donne italiane. Un'Italia di plastica governata da un premier di plastica, finto, ipocrita, bugiardo, mentitore, dissimulatore. Un premier la cui ossessione per la giovinezza, per le minorenni e per le ammucchiate è pari soltanto, credo, alla sua ben nota ossessione per le toghe rosse, per i giudici politicizzati che (dice lui) lo vogliono far fuori. E' altresì di plastica la favola del principe ricco (o per meglio dire, del Sultano) che, incantato dalla grazia e dalla procacità di tante ancelle del sesso, le aiuta con generosità smaccata e smodata, a suon di bigliettoni da 500 euro, oltre che con regalie varie che vanno dai residences alle farfalline d'argento. Per non parlare della favola, patetica e rivoltante, della sua "relazione stabile" con una fantomatica fidanzata: l'ultima trovata ad effetto di chi crede che tutto possa essere risolto con un casting e qualche (porno)fotoromanzo. Se non si dovesse scovare la fortunata fiamma del premier credo che si arriverà a una sorta di megaraduno delle possibili pretendenti al ruolo di fidanzata ufficiale, con tanto di screening e selezioni stile bunga-bunga ad opera di Emilio Fede e Lele Mora, con la colonna sonora del maestro Apicella. Il tutto nella oramai ben nota e famigerata location pecoreccia e gaudente di Villa San Martino, ad Arcore: una location addirittura più famosa della Porn Valley dell'industria americana a luci rosse. Le candidate al ruolo di prescelta del Sultano trapanatore sono tutte già eccitate e frementi, circondate dal tifo di parenti, amici e persino fidanzati. E' l'Italia trasformata in uno dei programmi tv che lo stesso Sultano ha creato, in cui essere famose giustifica tutto. Anche le umiliazioni. E le vittime di tutto questo sono proprio le giovani pulzelle di casa nostra, alle quali questi tre lustri di impero berlusconiano hanno proposto un solo modo di essere: quello per cui l'apparenza è tutto, la spregiudicatezza è fondamentale, quasi quanto quello di calarsi le mutandine e allargare le gambe omaggiando il tycoon arrapato. Ho proprio l'impressione che se non ci liberiamo di questo indegno uomo, che ancora deteniene il potere politico, mediatico ed economico in Italia, dovremo spiegare necesariamente ai nostri figli e alle nuove generazioni perchè mai nessuno si è occupato, in questi ultimi 16 anni, di costruire un futuro, di risolvere i problemi del Paese, di creare occupazione e quant'altro. Soprattutto per loro, per questi ragazzi e per queste ragazze che rappresentano il futuro, dobbiamo prendere l'impegno di mandare a casa chi tenta di privarli della loro dignità, ovvero Silvio Berlusconi. Dobbiamo mandare il trapanatore di Arcore in un luogo dove non saremo più costretti a guardarlo, a sopportarlo, a chiederci se sia giusto farci rappresentare da un individuo del genere. Dobbiamo consegnare la guida del Paese (credo di interpretare così il pensiero di molti italiani) nelle mani di chi è capace di distinguere la plastica dalla carne, la menzogna dalla verità, il pubblico dal privato. E non mi pare che si debba ricorrere all'AMA come per la raccolta differenziata...

12 Commenti:

  • Buonasera carissimo.Mi fa piacere leggerti.Sono d'accordo con te.Purtroppo la cacciata dipende dai nostri connazionali che,per ben tre volte si sono lasciati incantare dal Pifferaio di Arcore.Naturalmente spero anche nell'unita' dell'opposizione.A proposito domani vi posso offrire un caffe'? MAURO.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 22 gennaio, 2011 15:20  

  • Grazie per il tuo consueto appropriato commento, carissimo MAURO. Certamente che domani ci possiamo prendere un caffè. Alla solita ora, al solito posto. Un abbraccio.

    Di Blogger nomadus, Alle 22 gennaio, 2011 18:33  

  • Buongiorno carissimo.Mi dispiace molto per domenica ma la macchina mi ha abbandonato sempre per lo stesso motivo.Vi mando un carissimo saluto e speriamo di vederci domenica prossima.Ciao Mauro.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 25 gennaio, 2011 13:27  

  • Figurati caro MAURO, nessun problema. Spero soltanto che la tua auto adesso sia in pperfetta forma. Appuntamento a domenica allora. Un abbraccio.

    Di Blogger nomadus, Alle 25 gennaio, 2011 14:37  

  • Sembrerebbe di si.La forma perfetta non lo so.MAURO

    Di Anonymous Anonimo, Alle 25 gennaio, 2011 16:26  

  • Buonasera carissimo.Come va?Ci vediamo domani intorno alle ore 11 e 10 insieme anche a tuo fratello?Ciao Mauro.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 29 gennaio, 2011 15:22  

  • Certo che sì, caro MAURO. Confermato l'appuntamento. A tra poco e buona domenica.

    Di Blogger nomadus, Alle 30 gennaio, 2011 10:42  

  • Carissimo Nomadus, prima di tutto mi congratulo e rallegro per le belle notizie relative alla tua vita privata. È questa infatti una cosa di somma importanza; visto il degenero infame in cui stiamo sprofondando a livello collettivo come italiani, è fondamentale che nelle nostre singole esistenze possiamo construirci dei mondi gioiosi, pieni di vita e delle soddisfazioni che essa può –e dovrebbe sempre- regalarci. Come te, anche io ormai cerco di tenermi il più lontano possibile dal commentare questa tragedia nazionale che ci fagocita inverosimilmente ogni giorno di più, facilitato anche dal fatto che non vi sono immerso geograficamente dentro. Ciononostante, è tale ormai la dimensione dell’assurdità e dello schifo immondo che ci attanaglia come popolo italioide, che neppure possiamo stare sempre zitti.. Ti dirò solamente, a scopo informativo (se non lo hai già letto sul mio muro di facebook), che una sera, recatomi con la mia giovine fidanzata francese a una festicciola erasmus doce erano presenti giovani di svariate nazionalità, appena siamo entrati e presentati, lei come francese e io come italiano, sono all’istante risuonati allegri epiteti e richiami come: “Bunga! Bunga!” e similari... Mi sono messo le mani nei capelli. Anche perchè non sapevo cosa dire, era ovviamente una simpatica ruinione tra giovani studenti, ma ormai è questo quello che ci aspetta, quando ci confrontiamo con gente di altre nazionalità, a qualisasi livello (magari a una riunione d’affari tra impresari non ti apostrofano bunga bunga così esplicitamente, ma è sicuro quel che pensano tutti i presenti e ridacchiano sotto i baffi.). Dopo questo assai significativo siparietto, dirò solo che il mio assistere sempre più allibito alla degenerazione morale, culturale, politica, sociale e globale della nostra nazione, del nostro paese, della nostra identità nazionale è arrivato non solo al fondo, ma sto scavando così tanto ormai, che mi chiedo quando arriverò al nocciolo, al nucleo, alla fine di questo schifo senza nome. Leggo superficialmente le notizie, evito accuratamente di visionare qualsivoglia video delle apparizioni dell’ominide, per non essere travolto dallo tsunami di merda, di troie, di nani e ballerine. Mi chiedo come possiamo sopportare questo. Come popolo, come cittadini, come esseri umani. Mi chiedo come mai non ci sia la gente in piazza come al Cairo chiedendo a viva forza non le dimissioni, ma la CACCIATA di questo manipolo di luridi bastardi. Mi chiedo come facciano quelle larve dell’opposizione a continuare a starsene con le mani in mano. Mi chiedo tante cose, tutte ormai senza riposta. Ma quello che ormai mi chiedo con più forza e più vigore di tutto è questo: quanto ancora? Un grande abbraccio e i miei migliori auguri di felicità e di amore.

    Di Blogger Davide, Alle 02 febbraio, 2011 10:24  

  • Grazie carissimo DAVIDE per le tue belle parole riguardo alla mia nuova esaltante storia d'amore. Hai proprio ragione, visto e considerato lo schifo attuale derivante dal trapanatore (fasullo) di Arcore, il mio attuale magico momento amoroso lo sto vivendo quasi fossi in una sorta di enclave, lontano dalle ributtanti realtà del nostro Paese, ivi compresa la vergognosa situazione lavorativa, in particolar modo per le nuove generazioni. Beato te che sei in terra iberica, dove l'eco italico arriva alquanto smorzato, se non nei casi del bunga bunga come da te certificato nella festicciola a cui hai partecipato recentemente con la tua compagna francese. Ergo, augurissimi anche a te e a lei affinchè la vostra sia una splendida storia d'amore, di passione e di intelligente felicità. Un fraterno abbraccio. E ricorda, la bottiglia di Veuve è sempre lì che ti aspetta. Quando verrai a Roma.

    Di Blogger nomadus, Alle 02 febbraio, 2011 14:14  

  • non dubitare....se il cielo vuole che si compia la beata speranza, e il trapanatore di culi (fasullo) e di cervelli (reale), si apparterà FINALMENTE dal sipario nazionale, preparerò senza indugi un fine settimana in Caput Mundi, anche approfittando l'occasione per farla visitare alla mia giovine compagna....a questo punto, speriamo di poter brindare presto! un caro abbraccio!

    Di Blogger Davide, Alle 03 febbraio, 2011 12:26  

  • Allora non ci resta che attendere...Prima o poi la stapperemo questa benedetta bottiglia. Insieme a te e alla tua giovane compagna (e anche insieme alla mia donna). Un abbraccio.

    Di Blogger nomadus, Alle 03 febbraio, 2011 14:19  

  • Comunicazione interna, per DAVIDE: scrivimi alla mia casella di posta elettronica per comunicarmi un tuo recapito telefonico. Grazie. Un abbraccio affettuoso.

    Di Blogger nomadus, Alle 03 febbraio, 2011 15:36  

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