Il falò della verità
In questi giorni mi trovo in Italia, e quindi inevitabilmente mi ritrovo faccia a faccia con quella che ormai non esito a definire la informazione manipolata, in stile Orwelliano, del nostro Grande Fratello Silvio Berlusconi. O meglio, l'informazione di questo Paese, che ormai risponde a criteri altrove inammissibili, di conformità all'anomalia, di giustificazione piu' o meno tacita e condiscendente dello stato di regime che è diventato lo stato normale dell'Italia. Gli unici spunti critici e di serio giornalismo di inchiesta e di ricerca di un barlume di obiettività, quando non della mera decenza, sono alcuni articoli e editoriali di Repubblica, che però vengono ormai tacciati dallo stesso Grande Fratello (inteso nella persona del premier ma anche, e conseguentemente dalla massa silenziosa e pecorona del popolo italiota), come rigurgiti stantii di antiberlusconismo rampante, quindi riprovevoli e inutili a fornire una informazione vera a propria. Altri episodi di informazione "decente", quali per esempio i dibattiti in Annozero o Ballarò, finiscono altresì inevitabilmente per apparire anch'essi meri attacchi alla solidità e alla bontà di questo grandioso, inossidabile e onnipotente governo. In tre settimane di permanenza in patria sono già allo stremo, costretto al susseguirsi nel teatrino dell' ex Belpaese a episodi davvero ignobili. L'ultimo, il comizio del ducetto alla platea di Confindustria, dove invece di proporre solidi argomenti di contrasto alla crisi, si libra l'ennesimo attacco a magistratura, parlamento e dove non perde occasione per l'ennesima battutaccia squallida sulle veline, per sdoganare con il trito trucco del presidente-simpaticone la sua pessima immagine di vecchio bavoso, che ha trovato nella precedente vicenda della ragazzina bionda una incredibile incarnazione. La cosa ancor più triste è che a ogni passaggio di questo vergognoso show, la platea applaude, in un moto -quando non di sincera approvazione- di tacita quiescenza. I dati che giungono dagli organismi statistici e istituzionali sono tutt'altro che incoraggianti, ma le uniche cose che riesce a dire il triste figuro sono che bisogna essere ottimisti e smetterla di fare le cassandre. Come dire che se uno smette di pensare al male, questo smette di esistere. Sulla vicenda Mills, gli unici argomenti che si controbattono a chi chiede come mai il nostro esimio presidente non abbia il coraggio di farsi processare sono gli stessi di sempre: 1)I giudici (nella fattispecie la Gandus, che già è stata avallata dalla Cassazione come attendibile) sono comunisti estremisti. 2) Silvio da anni è perseguitato da queste toghe rosse per fatti inesistenti o comunque ingiustamente. 3) Le leggi ad personam, ultimo il lodo Alfano, servono a preservare il nostro Deus ex Machina nell'esercizio delle sue funzioni di capo della collettività, delle quali non potrebbe occuparsi se invece dovesse passare il suo prezioso tempo in aule di tribunale. Quest'ultima fandonia poi l'ho sentita ripetere piu' volte, l'ultima dalla nuova bionda agguerrita portavoce del Pdl, che siceva proprio così, che altrimenti non avrebbe potuto fare del bene in Abruzzo, a Napoli o in altri luoghi dove la sua presenza abbia portato sommi benefici. Come mai nessuno pensa e dice che se da anni viene "perseguitato" da giudici, poliziotti e finanzieri, FORSE qualche dubbio di illegalità c'è? Tanto piu' se si pensa che i fatti per cui lo si cerca di processare appartengono a un tempo dove egli non era presidente, bensì un normale imprenditore. Un cittadino comune. Come è possibile che tutte queste accuse siano a priori "ingiuste", "inesistenti"? Chi lo dice? Lui? Sulla base di quali elementi? Insomma, tutto ciò solo per dire che ormai siamo alla farsa, gli argomenti portati sono ormai infantli, nemmeno un bambino potrebbe prenderli per attendibili o seri, mentre qua ormai quasi nessuno li mette in discussione. Nessuno si scandalizza per una vicenda come quella di Noemi Letizia, visto che per quanto possa essere normale nel mondo di oggi che un vecchio settantenne abbia una relazione con una ragazzina, se tutto ciò viene portato alla luce dei riflettori, e visto che si sta parlando del Presidente del Consiglio, lo scandalo dovrebbe quantomeno seppellirlo. Nessuno intacca la bontà dell'operato di un governo che si trova nell'occhio del ciclone di una crisi senza precedenti, ma anzi incrementa il suo gradimento. Franceschini ha detto che quest'uomo ormai ha agglutinato un consenso tale che si sente al di sopra della legge, del fatto di essere prima che Presidente del Consiglio un cittadino italiano. Io aggiungerei che sta incarnando la figura apoteosica dell'italiano, delle sue peggiori caratteristiche, in un crescendo di onnipotenza e di esaltazione della illegalità, della furberia e dell'opportunismo che tanto ci affascinano, che sarà davvero dura (per non dire quasi impossibile) fermarla. Sempre Franceschini dice che se alle prossime elezioni si arriverà al consolidamento di questo processo, tradotto in un distacco ancor maggiore dei punti percentuali tra i due principali partiti, sarà la rovina. Questo discorso, per quanto lo trovi oltremodo realistico, è dannoso per lui e il PD quanto balsamico per gli avversari. Perchè ormai la battaglia non si svolge più, come in una vera democrazia dovrebbe accadere, sulla base di programmi reali, delle personalità in lista, della reale percezione di come una politica possa essere migliore per il Paese e le sue caratteristiche, la sua attuale situazione. Ma si svolge bensì nel pantano del qualunquismo, del piu' bieco populismo, sulla base delle impressioni e dell'apparire (da lì vedasi il ruolo primario che il ducetto vuole dare alle veline), di chi racconta meglio quello che ci si vuol sentir dire (vedi ottimismo e rassegnazione, il nuovo slogan berlusconiano contro la crisi), di chi cavalca meglio gli istinti più bui di un popolo spaventato e insicuro (vedi nuova ondata istituzionale di razzismo e xenofobia). E sappiamo bene chi ha gioco facile su questo terreno, colpevole sempre e comunque la mancanza di alternative valide, solide e reali di un'opposizione sempre con meno forma e contenuti credibili. Le prossime elezioni, in questo senso, saranno davvero lo specchio di quello che aspetta l'Italia in un lungo futuro. Manca solo la benedizione della Chiesa.
3 Commenti:
Noto con estremo piacere, caro DAVIDE, che scrivere mentre ti trovi in Spagna o in Italia procura lo stesso effetto: un post godibilissimo, che si legge con lo stesso gusto di quando ti bevi una bella bibita fresca (non ghiacchiata) sotto il solleone, placando così l'arsura. Bentornato, ho sentito molto la tua assenza. Un affettuoso saluto da Nomadus.
Di nomadus, Alle 22 maggio, 2009 20:54
Ciao nomadus!! Anche se assente, ho continuato a seguire il blog e sopratutto la attualità della nostra povera patria...non ho piu scritto perchè mi sto facendo operare della miopia e quindi sto tribolando un po con la vista...ad ogni modo, sempre con piacere, anche se purtroppo le cose di cui si scrive incitano ben poco all'ottimismo, come invece vorrebbe il Signor del Paese...ho letto recentamente un libro di G. De Cataldo, "Nelle mani giuste". Lo ho trovato davvero illuminante, pur essendo un libro di fantapolitica (nel senso che interpreta eventi accaduti della nostra storia recente mescolando i reali protagonisti con alcuni verosimili), e da delle definizioni e delle interpretazioni di ciò che è il nostro presente, agganciandosi al periodo dove tutto nacque, ovvero nei primi 90, che non lasciano indifferenti...te lo consiglio vivamente, qualora non lo avessi gia letto...un abbraccio, a presto!
Di Davide, Alle 23 maggio, 2009 16:10
Ti ringrazio di cuore, carissimo DAVIDE, per il tuo "consiglio per l'acquisto" relativo a Giancarlo De Cataldo e al suo nuovo libro. Al più presto lo comprerò. Nel frattempo ti auguro di porre fine alle "tribolazioni" inerenti la miopia nel più breve tempo possibile e con il miglior risultato finale. Un'ultima cosa: quando ti capita visita l'altro blog (tpi-back.blogspot.com) e onorami di qualche tuo imperdibile commento. Un affettuoso saluto e un abbraccio! A presto.
Di nomadus, Alle 23 maggio, 2009 18:13
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