Non pensiamo sempre al male....
Prima di tutto, voglio ringraziare il mio amico Nomadus per l'invito e la possibilità che mi ha dato di scrivere sul suo blog, dopo una serie di interessanti scambi in cui i miei scritti sono spesso finiti pubblicati, da commenti a post. Questo quindi è il mio primo post vero e proprio, e davvero mi sento molto emozionato!
Come si evince dal titolo, mi riaggancio ancora agli eventi abruzzesi e quindi alla attuale fase di "inizio ricostruzione", dove il nostro Pifferaio giusto oggi ha bacchettato i suoi acerrimi nemici media (da intendersi nella fattispecie giornalisti non allineati, reporter col vizio della ricerca della verità e via dicendo), a "non riempire le pagine di cronache riguardanti inchieste sulle varie responsabilità", ma a concentarsi sul fare, sulla ricostruzione (questa parola deve dargli una specie di brivido di piacere ogni volta che la pronuncia, e sono tante), sui vari decreti che probabilmente imporrà a furor di popolo per appunto dare il via alla normalizzazione delle zone terremotate. Nel suo solito delirio sintattico, poco prima aveva detto che chiunque abbia risparmiato sui materiali, usando per esempio cementi adulterati o ferri scadenti, può solo essere un pazzo e un delinquente. Per enfatizzare il concetto, ha precisato che durante la visita che effettuò, munito di casco dei pompieri e giacca nera con maglietta nera da architetto di fama all'ospedale dell'Aquila, aveva subito notato, visionando alcuni pilastri crollati, che i ferri erano lisci e il cemento usato era quello che si usava negli anni '70. Per non lasciare dubbio sulla bontà della analisi addusse la sua breve -ma intensa- esperienza da costruttore (io l'ho intesa quasi più da muratore, da uomo di cantiere che quindi ne sa di materiali). Lasciando da parte il delirio di onnipresenza-potenza che gli conferisce un curriculum pressochè infinito, dove compaiono a seconda delle esigenze tutti i mestieri e le professioni del caso, vale la pena centrarsi un momento sulle due affermazioni citate, che ricordo sono state pronunciate a distanza di poche ore. Allora: chi specula sui materiali, specialmente in zone sismiche, magari in epoche recenti, è un pazzo criminale. Ragionamento che non fa una piega. Tra l'altro Marco Travaglio durante la indecente puntata di Annozero, ha citato le responsabilità dell'Impregilo e Italcementi nel recente cantiere della ristrutturazione e ampliamento dell suddetto ospedale che ebbe luogo nel 2000. Ovvero nove anni fa, me ne hanno messo al corrente anche colleghi architetti. Impregilo è un colosso delle costruzioni che deriva direttamente dalla Fiat Costruzioni, ed è anche il contractor del Ponte di Messina. Italcementi una delle piu' grandi imprese produttrici di cemento del mondo, tanto per dire che non stiamo parlando di Ciro Edilizia. Il Berlusca queste cose le sa meglio di me, e senza fare nomi e cognomi comunque si prende la briga di addossare teoricamente le responsabilità di una pessima costruzione, che a vista d'occhio presenta irregolarità a dir poco scandalose, e che ricordo sono costate la vita a un bel po' di gente, a chi di dovere. Molto bene, bravo Silvio. Poi, poco dopo, intima con una delle sue solite frasi che se non fosse lui a pronunciare (o proprio forse perchè è lui a pronunciarle?), suonerebbero come un avvertimento in stile mafioso: Cari giornalisti, lasciate perdere questa storia delle indagini, delle responsabilità, delle colpe. Lasciate stare il passato. Il passato? Si, concentratevi con le vostre benedette inchieste su tutte le belle cose che Io e il mio Governo faremo: le New Town, le case rifatte dove i buoni abruzzesi potranno ritornare per l'estate, scrivete del presente, e del futuro. Se ci sono state delle colpe, ci sono state, e finisce lì. Bon. Non c'è neppure il caso di specificare che queste colpe verranno punite, una volta scoperte. Riguarda il passato, e come si sa lui è uomo del presente, sempre con un piede nel futuro. Il passato è noioso, fastidioso. Pieno di insidie, appunto. Di brutte storie di cui i poveri terremotati non vogliono sentire parlare ora (a detta sua). Bisogna rallegrare questa gente, accendiamogli un fuoco nell'accampamento e mettiamoci a cantare le canzoni di Battisti con una pinta di vino!! Non amareggiamoli ancor di più con le storie dell'uomo nero che ha fatto le case brutte e male e il lupo cattivo con un soffio tremendo le ha buttate giù!! Sul discorso che cerchi di sviare l'attenzione dalle tremende colpe, dalle indegne responsabiltà degli infami che hanno speculato, a chi rimane un barlume di intelligenza e di spirito critico (questa frase ormai è d'obbligo, e mi intristisce sempre di piu' doverla inserire) è ben chiaro il motivo. Non è bello andare a pestare i calli ai grandi dell'edilizia, con cui tanti legami ha il nostro Presidente-costruttore. E poi cosa ci aspettiamo da chi fa leggi come il Lodo Alfano o la ex-Cirielli? Che perseguiti chi ha agito illegalmente? Per non parlare del suo servo sottoposto monsignor Bondi, che viscidamente elogia il caro Saviano per la sua lettera dove avverte il Paese sulle grinfie delle mafie pronte a acchiappare appalti, per subito dopo dire che forse è stato anche un pò "ingeneroso", calcando tanto la mano sulle brutture di questi onnipresenti mafiosacci, mentre non ha per nulla parlato, quel caro ragazzo, dello sforzo collettivo della grande e caritatevole macchina statale, che insieme alle mani e braccia dei cari italiani devoti hanno salvato vite e fatto tanto bene... Ok, va bene, anche se queste cose in un Paese civile farebbero inorridire e scatenerebbero un putiferio, per noi italioti sono sciocchezze su cui non vale neppure la pena soffermarsi due minuti, che ben piu' gravi castighi di Dio ci affliggono. Quello che trovo insopportabile, inaccettabile, è che continuino a trattare la gente come dei poveri imbecilli. Che dicano queste cose ai giornalisti è come dire che il popolo è ebete e che non sta bene preoccuparlo con questa continua insistenza su chi ha sbagliato, ha speculato e rubato e ha fatto sì che case che avrebbero dovuto resistere a un sisma di grado 6 invece siano crollate come castelli di carte. Che non bisogna sempre pensare al male, alla mafia, ai ladri e ai truffatori. Bisogna distogliere il pensiero dalle nostre sempiterne disgrazie, e pensare al futuro, alle cose belle che verranno. Come dei deficienti, degli ebeti. Come se pensare che chi ha costruito le case col fil di ferro invece dei tondini per arricchirsi illegalmente, alimentando un sistema criminale in cui siamo immersi fino al collo, sia una cosa triste, una pesantezza a cui è meglio non pensare. Già, è meglio pensare e ficcarci in testa una buona volta che questo è il sistema in cui viviamo, in cui siamo cresciuti e che non cambierà, semplicemente. Resterà quello, perchè noi italiani siamo così. Avete voluto Berlusconi, che è l'essenza di questa cultura? e ora ve lo godete tutto e completo. Questa cultura dell'illegalità e dell'opportunismo che supera ogni cosa è la nostra vera identità, e ci accompagnerà anche nel futuro. Ma come? Allora pensiamo al futuro, ci dite? E in questo futuro allora le case le farete bene, no? Noi non pensiamo piu' ai cattivoni e ci dimentichiamo delle loro malefatte, sperando che questo terremoto li abbia illuminati e fatti diventare tutti buoni e responsabili? Ora, che ci sia una grande quantità di gente che abbia il cervello completamente lavato dal grande fratello Silvio, e che anzi lo difenda a spada tratta qualunque cosa faccia, non vedendo al di là del proprio naso, è una drammatica verità. Ma che nella fattispecie di questi giorni, che tutta la gente che è stata in qualche modo toccata dal dramma del terremoto si beva questa schifezza senza muovere ciglio, non ci credo. So che non è così, ma la infida macchina del grande fratello sta avanzando pericolosamente, e non dà voce a chi urla incazzato, zittisce nell'ombra le grida di chi a squarciagola invece vuole che se ne parli eccome, degli infami che hanno speculato e hanno ammazzato, anche se indirettamente. Bisogna cercare in ogni modo di dare voce a questa gente, cercare di contrastare con tutta la forza possibile chi vuole che ci uniformiamo alla verità del Pifferaio, giornalisti e gente comune, perchè ormai il pericolo di una censura dilagante e di una subdola manipolazione dell'informazione è più che evidente, e le menti sempre piu' ottenebrate. Solo la determinazione degli spiriti liberi, di chi ama davvero la libertà e non la riduce a uno schifoso slogan potranno fare qualcosa per fermare questo grande fratello orwelliano che a passi da gigante sta inghiottendo lo stivale.
Come si evince dal titolo, mi riaggancio ancora agli eventi abruzzesi e quindi alla attuale fase di "inizio ricostruzione", dove il nostro Pifferaio giusto oggi ha bacchettato i suoi acerrimi nemici media (da intendersi nella fattispecie giornalisti non allineati, reporter col vizio della ricerca della verità e via dicendo), a "non riempire le pagine di cronache riguardanti inchieste sulle varie responsabilità", ma a concentarsi sul fare, sulla ricostruzione (questa parola deve dargli una specie di brivido di piacere ogni volta che la pronuncia, e sono tante), sui vari decreti che probabilmente imporrà a furor di popolo per appunto dare il via alla normalizzazione delle zone terremotate. Nel suo solito delirio sintattico, poco prima aveva detto che chiunque abbia risparmiato sui materiali, usando per esempio cementi adulterati o ferri scadenti, può solo essere un pazzo e un delinquente. Per enfatizzare il concetto, ha precisato che durante la visita che effettuò, munito di casco dei pompieri e giacca nera con maglietta nera da architetto di fama all'ospedale dell'Aquila, aveva subito notato, visionando alcuni pilastri crollati, che i ferri erano lisci e il cemento usato era quello che si usava negli anni '70. Per non lasciare dubbio sulla bontà della analisi addusse la sua breve -ma intensa- esperienza da costruttore (io l'ho intesa quasi più da muratore, da uomo di cantiere che quindi ne sa di materiali). Lasciando da parte il delirio di onnipresenza-potenza che gli conferisce un curriculum pressochè infinito, dove compaiono a seconda delle esigenze tutti i mestieri e le professioni del caso, vale la pena centrarsi un momento sulle due affermazioni citate, che ricordo sono state pronunciate a distanza di poche ore. Allora: chi specula sui materiali, specialmente in zone sismiche, magari in epoche recenti, è un pazzo criminale. Ragionamento che non fa una piega. Tra l'altro Marco Travaglio durante la indecente puntata di Annozero, ha citato le responsabilità dell'Impregilo e Italcementi nel recente cantiere della ristrutturazione e ampliamento dell suddetto ospedale che ebbe luogo nel 2000. Ovvero nove anni fa, me ne hanno messo al corrente anche colleghi architetti. Impregilo è un colosso delle costruzioni che deriva direttamente dalla Fiat Costruzioni, ed è anche il contractor del Ponte di Messina. Italcementi una delle piu' grandi imprese produttrici di cemento del mondo, tanto per dire che non stiamo parlando di Ciro Edilizia. Il Berlusca queste cose le sa meglio di me, e senza fare nomi e cognomi comunque si prende la briga di addossare teoricamente le responsabilità di una pessima costruzione, che a vista d'occhio presenta irregolarità a dir poco scandalose, e che ricordo sono costate la vita a un bel po' di gente, a chi di dovere. Molto bene, bravo Silvio. Poi, poco dopo, intima con una delle sue solite frasi che se non fosse lui a pronunciare (o proprio forse perchè è lui a pronunciarle?), suonerebbero come un avvertimento in stile mafioso: Cari giornalisti, lasciate perdere questa storia delle indagini, delle responsabilità, delle colpe. Lasciate stare il passato. Il passato? Si, concentratevi con le vostre benedette inchieste su tutte le belle cose che Io e il mio Governo faremo: le New Town, le case rifatte dove i buoni abruzzesi potranno ritornare per l'estate, scrivete del presente, e del futuro. Se ci sono state delle colpe, ci sono state, e finisce lì. Bon. Non c'è neppure il caso di specificare che queste colpe verranno punite, una volta scoperte. Riguarda il passato, e come si sa lui è uomo del presente, sempre con un piede nel futuro. Il passato è noioso, fastidioso. Pieno di insidie, appunto. Di brutte storie di cui i poveri terremotati non vogliono sentire parlare ora (a detta sua). Bisogna rallegrare questa gente, accendiamogli un fuoco nell'accampamento e mettiamoci a cantare le canzoni di Battisti con una pinta di vino!! Non amareggiamoli ancor di più con le storie dell'uomo nero che ha fatto le case brutte e male e il lupo cattivo con un soffio tremendo le ha buttate giù!! Sul discorso che cerchi di sviare l'attenzione dalle tremende colpe, dalle indegne responsabiltà degli infami che hanno speculato, a chi rimane un barlume di intelligenza e di spirito critico (questa frase ormai è d'obbligo, e mi intristisce sempre di piu' doverla inserire) è ben chiaro il motivo. Non è bello andare a pestare i calli ai grandi dell'edilizia, con cui tanti legami ha il nostro Presidente-costruttore. E poi cosa ci aspettiamo da chi fa leggi come il Lodo Alfano o la ex-Cirielli? Che perseguiti chi ha agito illegalmente? Per non parlare del suo servo sottoposto monsignor Bondi, che viscidamente elogia il caro Saviano per la sua lettera dove avverte il Paese sulle grinfie delle mafie pronte a acchiappare appalti, per subito dopo dire che forse è stato anche un pò "ingeneroso", calcando tanto la mano sulle brutture di questi onnipresenti mafiosacci, mentre non ha per nulla parlato, quel caro ragazzo, dello sforzo collettivo della grande e caritatevole macchina statale, che insieme alle mani e braccia dei cari italiani devoti hanno salvato vite e fatto tanto bene... Ok, va bene, anche se queste cose in un Paese civile farebbero inorridire e scatenerebbero un putiferio, per noi italioti sono sciocchezze su cui non vale neppure la pena soffermarsi due minuti, che ben piu' gravi castighi di Dio ci affliggono. Quello che trovo insopportabile, inaccettabile, è che continuino a trattare la gente come dei poveri imbecilli. Che dicano queste cose ai giornalisti è come dire che il popolo è ebete e che non sta bene preoccuparlo con questa continua insistenza su chi ha sbagliato, ha speculato e rubato e ha fatto sì che case che avrebbero dovuto resistere a un sisma di grado 6 invece siano crollate come castelli di carte. Che non bisogna sempre pensare al male, alla mafia, ai ladri e ai truffatori. Bisogna distogliere il pensiero dalle nostre sempiterne disgrazie, e pensare al futuro, alle cose belle che verranno. Come dei deficienti, degli ebeti. Come se pensare che chi ha costruito le case col fil di ferro invece dei tondini per arricchirsi illegalmente, alimentando un sistema criminale in cui siamo immersi fino al collo, sia una cosa triste, una pesantezza a cui è meglio non pensare. Già, è meglio pensare e ficcarci in testa una buona volta che questo è il sistema in cui viviamo, in cui siamo cresciuti e che non cambierà, semplicemente. Resterà quello, perchè noi italiani siamo così. Avete voluto Berlusconi, che è l'essenza di questa cultura? e ora ve lo godete tutto e completo. Questa cultura dell'illegalità e dell'opportunismo che supera ogni cosa è la nostra vera identità, e ci accompagnerà anche nel futuro. Ma come? Allora pensiamo al futuro, ci dite? E in questo futuro allora le case le farete bene, no? Noi non pensiamo piu' ai cattivoni e ci dimentichiamo delle loro malefatte, sperando che questo terremoto li abbia illuminati e fatti diventare tutti buoni e responsabili? Ora, che ci sia una grande quantità di gente che abbia il cervello completamente lavato dal grande fratello Silvio, e che anzi lo difenda a spada tratta qualunque cosa faccia, non vedendo al di là del proprio naso, è una drammatica verità. Ma che nella fattispecie di questi giorni, che tutta la gente che è stata in qualche modo toccata dal dramma del terremoto si beva questa schifezza senza muovere ciglio, non ci credo. So che non è così, ma la infida macchina del grande fratello sta avanzando pericolosamente, e non dà voce a chi urla incazzato, zittisce nell'ombra le grida di chi a squarciagola invece vuole che se ne parli eccome, degli infami che hanno speculato e hanno ammazzato, anche se indirettamente. Bisogna cercare in ogni modo di dare voce a questa gente, cercare di contrastare con tutta la forza possibile chi vuole che ci uniformiamo alla verità del Pifferaio, giornalisti e gente comune, perchè ormai il pericolo di una censura dilagante e di una subdola manipolazione dell'informazione è più che evidente, e le menti sempre piu' ottenebrate. Solo la determinazione degli spiriti liberi, di chi ama davvero la libertà e non la riduce a uno schifoso slogan potranno fare qualcosa per fermare questo grande fratello orwelliano che a passi da gigante sta inghiottendo lo stivale.
3 Commenti:
Non so se si sente. Non sono sicuro che l'eco arrivi fino a Madrid, ma devo dirti, carissimo DAVIDE, che sono dieci minuti che ti sto applaudendo. Eppure in piedi davanti al computer. Ho letto il tuo primo POST da collaboratore di questo blog e ne sono rimasto totalmente affascinato. Un pezzo di alta scuola di giornalismo, altro che quelli delle cosiddette PRIME FIRME dei maggiori quotidiani nazionali. Sarò sincero, caro DAVIDE: un pezzo così ben scritto, così ben articolato nelle motivazioni di fondo per le critiche (giustamente) mosse al Pifferaio e al suo sogno di uniformare le menti degli italiani in un unico solo pensiero, beh francamente non me lo aspettavo. O meglio, non in questi termini da esame di giornalismo. Un pezzo che nemmeno io, dopo circa 1000 POST e quattro anni di presenza nella blogosfera, potevo minimamente sognarmi di scrivere. Complimenti vivissimi, dunque, di vero cuore. E benvenuto a bordo! NOMADUS
Di nomadus, Alle 19 aprile, 2009 09:03
Adesso che me lo dici, forse qualcosa ho sentito, qua a MAdrid!! AH! AH! Grazie mille Nomadus, che dirti? Sono contento che ti sia piaciuto il mio primo intervento ufficiale, mi è uscito abbastanza viscerale dopo aver letto le idiozie del grande capo...è davvero troppo, e al peggio non c'è mai fine. Lo sappiamo bene, ma quello che davvero non capisco è come sia possibile che nessuno reagisca pubblicamente, con forza, davanti a tanta imbecillità. Solo Fini (ed è tutto dire) pare dargli il contrappunto... Va beh, continuiamo l'opera di contrasto, sperandoc he qualcuno si aggreghi all dibattito! Ah, come si fa a metter su le foto?
Di Davide, Alle 19 aprile, 2009 17:20
La tua sorpresa (in negativo) che nessuno reagisca pubblicamente alle idiozie dette o fatte dal Pifferaio, è anche la mia. E che sia Fini ad andare ogni tanto controcorrente è veramente paradossale. Caro DAVIDE, ora che siamo in due a far sentire più forte la voce fuori dal coro berlusconiano, spero proprio che altri si uniscano e che magari continuino ad appoggiarci anche con dei commenti scritti, piuttosto che con dei pensieri trattenuti dopo la lettura dei nostri post. Come diceva il buon Arbore, più siamo e meglio stiamo. Un abbraccio. NOMADUS
Di nomadus, Alle 19 aprile, 2009 18:07
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