la doppia (immeritata) vittoria del caimano
Ci sono date che rimangono impresse, sia in senso positivo che negativo. Alla seconda categoria appartiene la data del 17 febbraio 2009 (e per gli scaramantici il 17 è già di per sè negativo), giorno nefasto per la politica e per la giustizia. Il 17 febbraio del 2009 passerà (purtroppo) alla storia come il giorno in cui il signor B. vinse due volte. Il caimano, infatti, ha stravinto in Sardegna grazie alla sua ben nota capacità di combinare populismo e interessi economici (nel caso della Sardegna i suoi principali alleati sono stati quei costruttori che trasformeranno l'isola in una colata di cemento); ma ha vinto anche sul terreno politico-giudiziario, riuscendo a evitare una condanna per corruzione in atti giudiziari grazie a una legge che va sotto il nome di lodo Alfano. Il cosiddetto lodo, che dovrebbe tutelare le alte cariche dello Stato, è stato controfirmato dal presidente della Repubblica e congegnato con tempestività dal Pifferaio di Arcore per evitare la spada di Damocle del caso Mills. Questa la gravità dell'accaduto. Ora, il lodo Alfano deve ancora essere sottoposto al vaglio della Corte costituzionale ma intanto è riuscito a evitare che un presidente del consiglio fosse condannato, sia pure in primo grado, per un reato gravissimo, indegno di qualsiasi uomo politico in un sistema democratico. Mi preme fornire alcune chiavi di lettura del processo che si è concluso l'altro ieri con la condanna a 4 anni e 6 mesi per l'avvocato inglese David Mills, l'uomo che costruì l'impero off shore del gruppo Fininvest e che disse davanti ai Pm, prima di ritrattare: "Berlusconi, a titolo di riconoscenza per il modo in cui ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare a mio favore una somma di denaro". In un Paese civile basterebbe questa frase per indurre un capo di governo a dimettersi immediatamente. Nel sistema berlusconiano, invece, le leggi ad personam (ovvero il conflitto d'interessi che si traduce poi in ogni campo, da quello giudiziario a quello politico ed economico, nella combinazione minuziosa di interessi pubblici e privati) è diventato un sistema di governo, un modello politico e culturale. Non c'era nulla di casuale nel comportamento assunto dal presidente del Consiglio dei ministri nella fase successiva alla vittoria elettorale: quando il signor B., nell'aprile del 2008, ha portato a casa la maggioranza del Parlamento ha capito subito che da Milano sarebbe potuto arrivare un verdetto assai insidioso e così, con una spregiudicatezza senza precedenti, ha mandato all'aria le illusioni veltroniane di un confronto civile tra maggioranza e opposizione e ha paralizzato il Parlamento per dar vita al lodo Alfano. Lo scaltro leader del PdL sapeva, ben consigliato dai suoi legali, che nel processo Mills c'erano tutti gli elementi per una condanna pesante e così, applicando il suo sistema di governo, ha fatto leva sui suoi poteri pubblici per difendere i suoi interessi privati. Non basta. Gli uomini del caimano hanno pensato a tutto. Gli osservatori più attenti ci ricordano infatti che nella riforma della giustizia che dovrebbe essere approvata dal Parlamento c'è una chicca: gli atti del processo Mills non potranno essere acquisiti in un eventuale processo al signor B., qualora in un prossimo futuro il Pifferaio di Arcore non fosse più coperto dallo scudo del lodo Alfano. In tanta amarezza politica resta l'ironia della sorte: nel dispositivo di condanna si prevede che l'avvocato Mills risarcisca la presidenza del consiglio italiano. Un caimano più vincente di così non si poteva. Purtroppo per l'Italia.
2 Commenti:
Amarissime considerazioni.
Siamo sempre stati un popolo non abituato alla libertà e neanche al ragionamento e alle responsabilità, demandare agli altri è il nostro miglior "pregio", demandare a B. è stata la ciliegina sulla torta, lui no non ti fa pensare, lui decide anche per te, lui è ricco e di successo, questo vuol dire che è capace (disonesto? forse.... ma tanto qui in Italia buggerare gli altri e lo Stato è un valore aggiunto).
Mattinata altrettanto amara.
Un caro saluto a te da una Ross sempre più arrabbiata
Di rossaura, Alle 20 febbraio, 2009 08:32
La nostra condivisione dell'amarezza, provocata dal mio post sulla doppia vittoria immeritata del signor B., non fa altro che aumentare la considerazione (unito ad uno smodato affetto) che ho per te, per le tue idee, per la tua testa, per il tuo modo affabile e arrabbiato, sanguigno e volitivo, di far capire ai "lobotomizzati" che è ora di svegliarsi e di dare un calcio in culo al signor B.!! Ma darglielo veramente!!
Di nomadus, Alle 20 febbraio, 2009 20:41
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