ce la farà il signor Nessuno?
La stampa del caimano, nei giorni scorsi, ha coniato un nuovo termine per presentare quello che poteva essere (e che poi effettivamente è stato) il successore di Walter Veltroni alla guida del Partito Democratico: il signor Nessuno. Non credo proprio che sia un vestito cucito su misura per Dario Franceschini questo presentato e sponsorizzato dall'armata mediatica berlusconiana, sempre pronta (vigliaccamente) a sparare in anticipo l'artiglieria pesante contro il nemico diabolicamente evocato dal Pifferaio di Arcore. Dario Franceschini è l'unico compagno (di lavoro) a cui Walter Veltroni ha dato una pubblica patente di lealtà, in polemica con tutti gli altri (dalemiani in primis). Il nuovo segretario reggente è un ex Margherita, un ex Ppi, amico stretto di Giuseppe Fioroni. Mentre pronunciava il suo discorso da candidato, quello con cui in teoria doveva cercarsi i voti per farsi eleggere alla segreteria, nella sala circolava una voce: Franceschini segretario, Fassino all'organizzazione, Finocchiaro alla presidenza del PD. Insomma, Dario si butta a sinistra, si riavvicina agli ex DS, si svincola dalla morsa dei cattolici. Si smarca dal veltronismo, si assume la responsabilità degli errori, ammettendoli: "Sono stato descritto come un debole, un dilettante, un signor Nessuno; così mi hanno consigliato di fare un discorso ricco di calore, in grado di portare l'Assemblea all'emotività. Ma questo non è il momento delle emozioni: è il momento della verità. Dobbiamo capire i nostri errori ed avere l'orgoglio delle cose belle". Il vice di Veltroni che predica la discontinuità è un ossimoro compiutamente veltroniano. Azzera gli organi dirigenti, abolisce il governo ombra, e cioè quello che Veltroni aveva considerato il fiore all'occhiello della sua opposizione al caimano, ma non spende una parola per spiegarne le ragioni. Come veltroniano dà l'annuncio che oggi trascinerà il suo anziano padre di 87 anni (ex partigiano) a Ferrara, "terra di antifascismo", di fronte a una lapide in un posto dove furono trucidati nel 1943 tredici cittadini, e in una piccola cerimonia (a favore di telecamere) da segretario giurerà fedeltà alla Costituzione. Così anche il discorso pronunciato alla Fiera di Roma contiene qualche apertura che, da una platea eterogenea come quella riunita ieri, può essere giudicata di sinistra, essendo invece solo un pò più compiutamente democratica. Sulla laicità dello Stato Franceschini dice: "Ho sempre sostenuto il diritto della Chiesa di far sentire la sua voce, ma non bisogna mai dimenticare che è inviolabile il principio sacro della laicità dello Stato". Applausi a scena aperta. Applaudono anche i dalemiani. Lo storico Roberto Gualtieri si gira verso il vicino e gli sibila: "Ecco qua, è la dimostrazione che la Democrazia Cristiana sapeva tenere meglio le distanze con il Vaticano". Poi tocca il delicato tasto dei temi etici. Temi "straordinariamente nuovi che bisogna cercare di affrontare nel lavoro comune. In silenzio, sul testamento biologico, abbiamo trovato un accordo su dodici punti e un solo punto è rimasto aperto: quello sull'alimentazione. Ma è pensabile, come sostiene l'attuale governo, che l'idratazione e l'alimentazione vadano garantiti anche contro la volontà della persona?". Applausi scroscianti. Insomma, Franceschini resta nel solco del veltronismo, ma spinge un po' più in avanti l'asticella. Incassando il sì di tutto il gruppo dirigente, dalemiani compresi. E così partendo per il compito ingrato di portare il partito a una probabile nuova tornata di sconfitte, alle europee e alle amministrative di giugno. Un salto al buio nel cerchio di fuoco. Con molteplici ed evidenti possibilità di bruciarsi.
2 Commenti:
A proposito di due anime... siamo già allo scontro sul testamento biologico. Che i democristiani sappiano tener meglio le distanze dal Vaticano e una favola metropolitana, chiedilo alla Finocchiaro e a Franceschini oggi.
Insomma di avere una linea precisa questo partito non ci riesce proprio, ma allora perchè non dividersi, non vorrete mica portare Rutelli alle europee, perchè poi vi molli come cani rognosi? Oppure no, sono i DS che se ne vanno con la coda tra le gambe.
Ok aver consentito al centro di rovinare il PD, ma anche di affossare tutta la sinistra.... questa davvero è un'impresa incredibile.
Ma l'Italia è piena di missioni impossibili, tranne la nostra, quella di liberarci di voi.
Da una Ross sempre più inviperita
Di rossaura, Alle 24 febbraio, 2009 17:52
Alla faccia se sei inviperita!Sono curioso di conoscere la posizione del mio caro amico MAURO su questa tua espressiva e sanguigna esposizione politica. Da quello che scrivi arguisco che Rutelli cicciobelllo proprio simpatico non ti sta...Un saluto vasodilatatore da nomadus.
Di nomadus, Alle 24 febbraio, 2009 20:26
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