l'Antipatico

domenica 20 luglio 2008

quel dito medio del senatùr...


Le cattive abitudini sono dure a morire. Soprattutto quelle del senatùr. Infatti Umberto Bossi (seppur invalidato al braccio sinistro) non rinuncia ad alzare il dito medio della mano destra quando si tratta di far capire il suo pensiero sulla bandiera italiana o su l'inno di Mameli. Nel frattempo ieri ha rinnovato la sua fedeltà alla coalizione di centrodestra e a Silvio Berlusconi, invocando anche il voto popolare per i magistrati; oggi è tornato ad allungare la mano al PD e si dice pronto ad ascoltare le idee del suo segretario Walter Veltroni. Sull'imbarcazione addobbata con i fazzoletti verdi nelle acque di Venezia, strapiena di turisti per la Festa del Redentore, il leader della Lega promette che il federalismo si farà e subito dopo si passerà a riformare la scuola. Davanti al popolo veneto, invece, si accanisce con il "Signore dell'Est" Giancarlo Galan, si scaglia contro i professori del Sud che "maltrattano" gli studenti delle scuole del Nord ("Non possiamo lasciare martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord") e contro il "centralismo" e il "fascismo" di Roma. La notte passata con i "suoi" nel bacino di San Marco, ad ammirare la laguna illuminata dai fuochi d'artificio, non ha stancato il segretario nazionale della Lega Nord e ministro per le Riforme, che questa mattina, dalla sala congressi dell'hotel Sheraton di Padova dove la Liga veneta era riunita a congresso, si sfoga, si dimena, prende il microfono per tre volte e alza anche il dito medio contro la frase dell'Inno nazionale, dove si dice che "schiava di Roma Iddio la creò": "Toh" dice Bossi facendo il gestaccio. "Dobbiamo lottare contro la canaglia centralista - sostiene il ministro delle Riforme - se non è fascista questa cosa qua... Ci sono quindici milioni di uomini disposti a battersi per la libertà. O otterremo le riforme oppure sarà battaglia e ce la conquisteremo. Dobbiamo lottare contro questo Stato fascista". Poco prima Bossi era tornato sul tema chiave delle riforme: dopo aver assicurato ieri sera di non essere intenzionato a "scaricare gli alleati", oggi dice che per il dialogo con l'opposizione "c'è spazio". "Siamo pronti ad accogliere le loro proposte anche sul federalismo. Da parte nostra non ci sarà una chiusura al PD e a Veltroni. Da ieri - spiega Bossi - non mi sono ancora sentito con Berlusconi, che mi sembra abbia altro da fare in questo momento". Non crediamo si riferisse ad un eventuale, ennesimo "incontro" con il ministro delle Pari Opportunità. Ma a parte ciò, prima o poi qualcuno dovrà pur dirglielo a Bossi dove se lo deve mettere quel dito...

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