l'Antipatico

domenica 13 aprile 2008

dichiarazione di voto


Oggi vogliamo far nostra una dichiarazione di voto, espressa con forza e con dignità dal direttore de l'Unità, vale a dire da Antonio Padellaro. La sottoscriviamo e ve la riproponiamo, certi che indurrà chi la leggerà a svolgere il proprio diritto-dovere democratico del voto nel migliore dei modi. Ecco la dichiarazione di voto. Voglio vivere in un Paese dove non si definiscono eroi i condannati per mafia e dove i politici non comprano i voti dalla 'ndrangheta. In un Paese dove non si stracciano i programmi degli avversari e dove chi la pensa diversamente non è definito un grullo o un fuori di testa o un antropologicamente diverso. In un Paese dove se un magistrato indaga sui reati dei potenti non viene sottoposto a visita psichiatrica. Voglio vivere in un Paese dove i giornalisti non baciano la mano del leader proprietario e non sghignazzano alle sue battute da caserma. In un Paese dove per ottenere un lavoro non occorre piegarsi al padrino di turno. Dove chi rispetta la legge, e ne chiede il rispetto, non viene considerato un fallito o un invidioso. Dove non si giustifica chi evade il fisco dicendo che avrà le sue buone ragioni. In un Paese dove per un baratto elettorale non si permette ai vari capataz nordisti e sudisti di sputare sul tricolore auspicando fucili e cannoni. Dove comizianti in camicia nera non invocano la cacciata degli immigrati a calci nel sedere. Dove i ragazzi sono educati al rispetto della Costituzione e della legalità. Voglio vivere in un Paese che non deve più vergognarsi dei propri governanti davanti al mondo che ci guarda e non sa se ridere o piangere. Un Paese che deve interrogarsi sulle ragioni profonde che periodicamente rischiano di trasformarlo in una repubblica delle banane. Voglio vivere in un grande Paese che deve aprire le finestre e cambiare l'aria avvelenata dell'odio e della paura. Un Paese che ha bisogno di respirare fiducia, ottimismo, intelligenza, creatività. Per tornare subito a correre e a prosperare. Spero, speriamo, che sia questa l'Italia nella quale da lunedì potremo continuare a vivere.

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]



<< Home page