il cavaliere ha gettato la maschera
Con il gesto, allo stesso tempo liberatorio e screanzato, di stracciare il programma elettorale del Partito Democratico dal palco del Palalido di Milano, Silvio Berlusconi ha dato per l'ennesima volta (anche se non ce n'era bisogno) la prova tangibile ed inoppugnabile di quello che realmente è. Non il leader carismatico e trascinafolle, non l'uomo politico avveduto e seducente, non l'imprenditore trasparente e di successo, ma con quel gesto ha rivendicato il suo essere spregevole, immondo, prepotente. In una parola un ciarlatano. Un buffone. Aveva tutte le ragioni Piero Ricca (http://www.pieroricca.org/) quel giorno del 5 maggio 2003 quando, nei corridoi del Palazzo di Giustizia di Milano, gridò a gran voce a Berlusconi "Fatti processare, buffone!" (http://www.difesadellinformazione.com/89/fatti-processare-buffone-/) scatenando l'ira dell'allora presidente del Consiglio che portò comunque ad un processo per diffamazione e alla relativa assoluzione del Ricca, disposta dalla Cassazione, dopo la condanna di un Giudice di Pace di Milano che aveva condannato il free-lance blogger al pagamento di una multa di 500 euro. Altri esempi della protervia e della maleducazione del cavaliere ce ne sono così tanti da riempire le pagine di un manuale dello screanzato. Dai gesti e dagli epiteti forti (quando diede dei "coglioni" agli Italiani in caso di voto alla sinistra nel 2006) alle pagliacciate sul palco amico del Palalido, accompagnato e appoggiato da quell'altro clown (un pò down) di Gianfranco Fini che aizza la folla beota dell'impianto milanese con un bel "Facciamo del 13 aprile la nuova festa della liberazione dall'utopia, dagli inganni e dai fallimenti della sinistra". Proprio lui, il più utopico, il più ingannevole e il più fallimentare dei politici (o presunti tali) che si siano mai affacciati sulla ribalta della politica italiana e non solo. Un'accoppiata di guitti e di saltimbanchi (nelle parole e nei gesti) proprio di primo ordine quella formata dal cavaliere e dal suo fido scudiero. Pensiamoci bene il prossimo 13 e 14 aprile quando voteremo. Sarà il caso di affidare le sorti del nostro Paese proprio nelle mani di questi due loschi figuri? Noi crediamo di no. Speriamo che lo crediate pure voi.
2 Commenti:
Buongiorno,il Cavaliere ha svelato la sua autentica natura antidemocratica e,come al solito,Fini si è dimostrato il suo fedele cagnolino da guardia.Naturalmente,pare che al 40-45% degli italiani di ciò non importi nulla.MAURO.
Di Anonimo, Alle 10 marzo, 2008 08:09
Buongiorno, carissimo MAURO e buon inizio di settimana. Lo sospettavamo da tempo,la vera faccia del cavaliere non poteva essere quella tutta sorrisi e cipria, quella soft vista nel primo PORTA A PORTA o nelle prime uscite televisive. L'animo cagnesco e antidemocratico, la verve dittatoriale è venuta fuori. Starà ora a quell'altro 55-60% degli italiani far sì che importi qualcosa al Paese al punto da non permettere una nuova disastrosa stagione berlusconiana.
Di nomadus, Alle 10 marzo, 2008 09:10
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