Berlusconi visto da Sandra Mastella
Abbiamo letto oggi la bella intervista di Fabrizio Roncone alla signora Sandra Lonardo in Mastella, pubblicata alle pagine 8 e 9 del Corriere della Sera, nella quale la Lady Ceppaloni non risparmia giudizi poco edificanti sul cavaliere e sul modo di fare politica, elargendo invece complimenti alla moglie del caimano, Veronica Lario (o Miriam Bartolini, com'è registrata all'anagrafe di Bologna) che a quanto pare riceve elogi trasversalmente da tutti gli schieramenti. Leggiamoci ora cosa dice la signora Mastella. — Signora Sandra Mastella, come sta?«Benissimo, perché?». Eh, benissimo...«Aspetti... mi dica: lei chiamando qui, a Ceppaloni, pensava forse di trovarci disperati, in lacrime?». Senta: la posizione dell'Udeur, il vostro partito-famiglia, è diventata piuttosto complicata. La decisione di Berlusconi vi ha... «Berlusconi non ci ha fatto proprio niente! Quello è solo un uomo inaffidabile, vergognosamente inaffidabile! E lo scriva, capito? Scriva che è inaffidabile e anche scortese con le donne».
Scortese, scusi, perché? «Perché io, se vogliamo dirla tutta, ho anche cercato di incontrarlo... Mentre mio marito trattava gli aspetti politici, della faccenda, io avrei voluto avere un confronto con l'essere umano Berlusconi». E invece? «La sua segretaria è stata capace di dire una sola parola: "Impossibile". E, se permette, non si tratta, così, una signora come me...». È in campagna elettorale, il Cavaliere, non avrà avuto tempo. «Sciocchezze. Clemente il tempo per parlare con i politici e pure con la gente, lo trova sempre. Ma la verità è che Clemente è di un'altra pasta... è partito da qua, da Ceppaloni, e senza soldi, senza televisioni, senza l'appoggio dei poteri forti è riuscito a creare un partito e a diventare due volte ministro, due volte vice- presidente della Camera e sempre... ».
Cambiando schieramento politico. Una volta nel centrodestra, una volta nel centrosinistra...«Allora, mi ascolti bene: mio marito viene dalla Dc di Aldo Moro, di Amintore Fanfani, conosce le regole del gioco e ha sempre, dico sempre pensato solo al bene della gente che lo ha eletto». Qualche errore, lo ammetta, lo avete commesso.«Errori? Guardi, noi, ultimamente, abbiamo solo subìto: vuole che le ricordi l'ingiustizia dei miei arresti domiciliari?». Alcune intercettazioni hanno però svelato il sistema di potere dell'Udeur che, a molti, è parso discutibile.«Allora, mi ascolti: io ho fatto, se proprio vogliamo essere sinceri, un solo errore. Ho pronunciato quella frase, "è un uomo morto", riferendomi a una persona che, politicamente, per noi era appunto finita. Una metafora sgradevole, lo ammetto. Ma né io né mio marito abbiamo mai preso soldi, mai fatto imbrogli con le banche, mai costituito società illecite...». Sta pensando a qualcuno in particolare? «Gli italiani sanno bene a chi mi riferisco». Berlusconi, comunque, dice che avete un modo di fare politica diverso. «Berlusconi, lo scriva ancora, è un uomo i-na-ffi-da-bi-le... Anzi, sa che le dico? Che in quella famiglia si salva solo Veronica, donna splendida, venti categorie superiore al suo uomo». Lei è molto arrabbiata.«No, sbaglia. Anzi, sono felice perché so di avere un marito molto ingombrante politicamente».Fini, da subito, pose un veto: con motivazioni che erano, e sono rimaste, piuttosto ruvide... «Vede: mio marito è un uomo libero, che non si vende, che non ha prezzo, e questo, in persone come Fini, può scatenare comprensibili invidie. E tuttavia a Fini dobbiamo essere grati. Perché ora sappiamo quanto pesa la leadership del Cavaliere ». Quanto pesa? «Zero, niente. Se, appunto, deve piegarsi agli ordini di Fini...». Questa sarà una domenica diversa dalle altre. «Guardi, sono mesi che, purtroppo, non riesco a preparare una bella pasta al forno. Che domenica sarà? Ragioneremo, con Clemente, sulle liste. Puntiamo molto sul Sud. Credo che ci muoveremo con lo spirito di una sorta di Lega Sud e... aspetti, mi scusi: ho qui la cagnetta che si sta divorando il divano...». Che razza è? «Dobermann, credo». (a questo punto si sente la voce di Clemente che corregge: «Macché dobermann, è un labrador!») E come si chiama? «Allegra. Sa, noi Mastella siamo una famiglia sempre di ottimo umore».
Scortese, scusi, perché? «Perché io, se vogliamo dirla tutta, ho anche cercato di incontrarlo... Mentre mio marito trattava gli aspetti politici, della faccenda, io avrei voluto avere un confronto con l'essere umano Berlusconi». E invece? «La sua segretaria è stata capace di dire una sola parola: "Impossibile". E, se permette, non si tratta, così, una signora come me...». È in campagna elettorale, il Cavaliere, non avrà avuto tempo. «Sciocchezze. Clemente il tempo per parlare con i politici e pure con la gente, lo trova sempre. Ma la verità è che Clemente è di un'altra pasta... è partito da qua, da Ceppaloni, e senza soldi, senza televisioni, senza l'appoggio dei poteri forti è riuscito a creare un partito e a diventare due volte ministro, due volte vice- presidente della Camera e sempre... ».
Cambiando schieramento politico. Una volta nel centrodestra, una volta nel centrosinistra...«Allora, mi ascolti bene: mio marito viene dalla Dc di Aldo Moro, di Amintore Fanfani, conosce le regole del gioco e ha sempre, dico sempre pensato solo al bene della gente che lo ha eletto». Qualche errore, lo ammetta, lo avete commesso.«Errori? Guardi, noi, ultimamente, abbiamo solo subìto: vuole che le ricordi l'ingiustizia dei miei arresti domiciliari?». Alcune intercettazioni hanno però svelato il sistema di potere dell'Udeur che, a molti, è parso discutibile.«Allora, mi ascolti: io ho fatto, se proprio vogliamo essere sinceri, un solo errore. Ho pronunciato quella frase, "è un uomo morto", riferendomi a una persona che, politicamente, per noi era appunto finita. Una metafora sgradevole, lo ammetto. Ma né io né mio marito abbiamo mai preso soldi, mai fatto imbrogli con le banche, mai costituito società illecite...». Sta pensando a qualcuno in particolare? «Gli italiani sanno bene a chi mi riferisco». Berlusconi, comunque, dice che avete un modo di fare politica diverso. «Berlusconi, lo scriva ancora, è un uomo i-na-ffi-da-bi-le... Anzi, sa che le dico? Che in quella famiglia si salva solo Veronica, donna splendida, venti categorie superiore al suo uomo». Lei è molto arrabbiata.«No, sbaglia. Anzi, sono felice perché so di avere un marito molto ingombrante politicamente».Fini, da subito, pose un veto: con motivazioni che erano, e sono rimaste, piuttosto ruvide... «Vede: mio marito è un uomo libero, che non si vende, che non ha prezzo, e questo, in persone come Fini, può scatenare comprensibili invidie. E tuttavia a Fini dobbiamo essere grati. Perché ora sappiamo quanto pesa la leadership del Cavaliere ». Quanto pesa? «Zero, niente. Se, appunto, deve piegarsi agli ordini di Fini...». Questa sarà una domenica diversa dalle altre. «Guardi, sono mesi che, purtroppo, non riesco a preparare una bella pasta al forno. Che domenica sarà? Ragioneremo, con Clemente, sulle liste. Puntiamo molto sul Sud. Credo che ci muoveremo con lo spirito di una sorta di Lega Sud e... aspetti, mi scusi: ho qui la cagnetta che si sta divorando il divano...». Che razza è? «Dobermann, credo». (a questo punto si sente la voce di Clemente che corregge: «Macché dobermann, è un labrador!») E come si chiama? «Allegra. Sa, noi Mastella siamo una famiglia sempre di ottimo umore».
2 Commenti:
Buongiorno, ultimamente il tempo è tiranno per i miei commenti,però ti seguo ogni giorno,cosi come le varie questioni politiche,sia italiane che internazionali.Sia l'intervista della Signora Mastella che il rinvio a giudizio di Bassolino portano alla luce la questione di un certo modo di gestire il potere che,in Campania è più evidente ma ,credo,che riguardi tutto il nostro Paese.Un modo che non affronta di petto i problemi per poi risolverli,ma li lascia marcire non avendo voglia di sradicare tutto ciò che,per interesse,trama per mantenere il proprio sistema di potere,vedi mafie e clientele.MAURO
Di Anonimo, Alle 03 marzo, 2008 08:47
Buongiorno a te (seppur in ritardo) caro MAURO e buon inizio di settimana. Hai perfettamente ragione quando osservi che il sistema di potere (più evidente in Campania in questo periodo per i casi Soprano-Mastella e monnezza) riguarda tutto il nostro Paese. Sono dell'avviso che la consuetudine ultradecennale di comprare il silenzio e l'acquiescenza di amministratori locali e non, di funzionari e portaborse di questa o quella azienda sanitaria, sia così radicata nei politici (e nelle stanze del Potere) e nei frequentatori di Palazzo, che anche la buona volontà di un PD e del suo leader troverà resistenze e difficoltà a smantellare del tutto, ricreando così quel clima di fiducia e di reciproco rispetto tra Istituzioni e Cittadinanza (notare le maiuscole...), come dovrebbe essere in un Paese civile e democratico.
Di nomadus, Alle 03 marzo, 2008 13:24
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