l'Antipatico

lunedì 25 febbraio 2008

le notti insonni di Gianfranco Miccichè


Alla fine il proconsole berlusconiano in Trinacria ha dovuto abbassare la testa e dire "obbedisco", seppur a denti stretti. Gianfranco Miccichè, cinquantaquattrenne palermitano, ex viceministro dell'Economia e delle Finanze (nel governo Berlusconi del 2001), nonchè noto assuntore di dosi massicce di cocaina (coinvolto nel 2002 in una nota inchiesta su un traffico di droga all'interno del ministero di via XX settembre che portò all'arresto e alla condanna del suo amico Alessandro Martello), dopo due incontri con il suo datore di lavoro, Silvio Berlusconi, ha rinunciato a ricandidarsi per il Popolo della Libertà nelle prossime elezioni politiche (e amministrative) in Sicilia, il 13 e 14 aprile. A malincuore il buon Miccichè ha lasciato campo libero all'altro ras siciliano del Movimento per l'Autonomia, il catanese Raffaele Lombardo e da due notti non riesce più a dormire (afferma sul suo sito, http://www.gianfrancomicciche.net/), dandone conto agli affranti lettori del suo blog. Afferma di volersi prendere una giusta pausa di riflessione (ne capiamo l'urgente necessità, dopo aver fatto enormi sforzi intellettivi per poter dare una giusta risposta al suo mentore, il cavaliere ovviamente) e di essere pronto, comunque, a cambiare in caso si accorgesse di avere sbagliato. Pie e francescane intenzioni per Gianfranco lo sniffatore che ovviamente non vuol cadere nel limbo del dimenticatoio politico e professionale (non ci riferiamo agli spacciatori, tranquilli...), ma cerca in qualche modo di riabilitarsi agli occhi dei suoi conterranei ed ex elettori di fiducia che gliene cantano quattro, sempre sul suo sito. Povero Gianfranco. Non deve essere un bel periodo per lui. Forse era più spensierato quando, giovane e provetto attore, calcava i palcoscenici teatrali siciliani e di lui Luca Ronconi ebbe a dire: "Micci chi?", segnandone prematuramente la fine dei suoi sogni artistici. Per fortuna sulla sua strada trovò il magnanimo cavaliere...

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