il regalo di Natale di Grillo
Avevamo nostalgia della presenza di Beppe Grillo (in piazza, in tv, in foto, ovunque) e di quello che diceva o faceva. Oggi,fortunatamente, è riapparso sulla pubblica piazza. Anzi, sulle piazze della politica (Senato e Camera dei Deputati) per portare un suo personalissimo "regalo di Natale" alle istituzioni e alla classe politica, tante volte vituperate dalle sue esternazioni pubbliche (e private), l'ultima, quella più eclatante, l'8 settembre scorso a piazza Maggiore, a Bologna. Oggi, tanto per non smentirsi, ha fatto un'uscita non proprio in punta di piedi: si è presentato in risciò con gli scatoloni pieni delle 350.000 firme raccolte (nei giorni del Vaffa-day) per ottenere la richiesta di una legge popolare che, tra le tante cose, ripulisca il Parlamento dagli onorevoli wanted, come li chiama lui, ovvero quelli inquisiti o condannati in via definitiva. Sappiamo che il comico genovese è leggermente inviso ai politici (e sarebbe curioso il contrario...) e da loro non avrà certamente pacche sulle spalle o strette di mano. Ma almeno, si spera, avrà quella giusta considerazione dovuta ad una persona che, in mancanza di altri, ha fatto sentire la sua voce (seppure attraverso lo strumento amplificato e democratico del blog) in merito ad una situazione paradossale e inusuale, quella di una politica unta dalla corruzione e dall'interesse partitico e personale, a scapito della collettività e del bene comune del Paese. Questo, comunque, lo dobbiamo a Grillo. E ringraziarlo ci sembra perlomeno il minimo.
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