ventilatori difettosi...
Siamo saltati sulla sedia domenica scorsa, quando, leggendo il fondo sarcastico e pungente di Eugenio Scalfari su la Repubblica in prima pagina, abbiamo appreso che il povero cavaliere di Arcore era rimasto tutto imbrattato di fango. Com'è potuto accadere una simile sventura? Come è possibile che i suoi angeli custodi (uomini della scorta) non sono riusciti a difendere il piccoletto (loro che sono alti il doppio...) dal bagno di fango, perdipiù puzzolente? E' strano che l'apparato dedicato esclusivamente alla sicurezza della persona del presidente non sia riuscito a sventare un simile attacco della natura, bonaria e non comunista, ma pur sempre imbrattante...Alla fine dell'articolo del fondatore ed ex direttore del quotidiano romano, ci siamo rincuorati e rasserenati: il fango in questione aveva coperto il piccoletto lombardo a causa del mal funzionamento del ventilatore, sì il ventilatore della giustizia e degli italiani, che era stato posizionato accanto al premier mentre era intento a snocciolare, ai magistrati che indagano sul caso Unipol, tutte le sue segretissime e importantissime informazioni riguardanti gli intrallazzi dei dirigenti comunisti, lui che invece è stato sempre esente da intrallazzi, ricevute confidenzialmente da un suo vecchio amico e socio in affari (più misteriosi che alla luce del sole...) il franco-tunisino Ben Ammar, informazioni rivelatisi poi una bufala e che quindi avevano dato avvio al ventilatore di cui sopra, malauguratamente invertito come senso di direzione e di marcia, con il classico colpo da avanspettacolo del fango schizzato inopinatamente nella direzione del cavaliere, sommerso indelebilmente dal fango della menzogna, un po' come il cinese che pisciava controvento (da qui la colorazione gialla tipica degli asiatici rappresentati nei fumetti) e che non avrebbe fatto un soldo di danno (l'omino dagli occhi a mandorla) se avesse fatto arrivare il suo effluvio su Palazzo Chigi, o su Palazzo Grazioli...Fortunatamente il 9 aprile è previsto un bell'acquazzone!
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