l'Antipatico

lunedì 16 gennaio 2006

la parabola (negativa) di Pigi


Qualche anno fa si affacciò dalla scatola magica, altrimenti detta televisore, la faccia pulita di un riccioluto giovanotto di nome Pierluigi Diaco, fino ad allora semisconosciuto operatore del giornalismo italiano, che l'onniscoprente Maurizio Costanzo degnò di ospitalità e di parola nel suo (all'epoca) seguitissimo show, dando il via alla parabola ascendente del giovanotto. Infatti, dopo poco tempo e qualche lavoretto in radio private, Diaco fu chiamato a condurre nientepopodimenoche Radio anch'io, ottenendo un discreto successo e una relativa popolarità. Lo step professionale successivo fu inevitabilmente la nuova televisione satellitare all news (Sky tg24) dove gli affidarono la conduzione quotidiana (dal lunedì al venerdì) della fascia pomeridiana 14,35 - 16,00 ed anche in questa occasione il giovin giornalista (una sorta di incrocio tra Bruno Vespa e Michele Santoro, con le dovute proporzioni, e scusandoci con gli originali...) conobbe una parabola ascendente considerevole. Fino ad uno stop imprevisto e non decifrabile. Pigi (per gli amici) decide di recidere il cordone ombelical-professionale con l'emittente di Murdoch e se ne va sbattendo la porta, trovando asilo televisivo a RaiNews24 dove gli affidano un programma serale quotidiano chiamato ore 21.15 con il compito (ingrato?) di intrattenere con dovizia di particolari e di sfumature giornalistiche (condite da gossip) numerosi politici della seconda repubblica. Ma a quanto pare la parabola del giovane (ora non tanto più, il tempo passa per tutti...) Diaco sta prendendo una piega discendente visto e considerato che proprio oggi abbiamo visto sul Corriere della Sera esattamente a pagina 15 la pubblicità del nostro eroe, con sorriso ammiccante e giacca e cravatta d'ordinanza, invitarci a seguire le sue performances da tubo catodico su un canale meno nobile e meno seguito (supponiamo) di nome Canale Italia, dove il lunedì e il mercoledì alle ore 21,15 in diretta (!) potremo gustarcelo in "Era la Rai 21,15" un titolo che è davvero tutto un programma. Ci siamo chiesti il motivo di questa parabola al contrario del giovanotto e francamente non ci siamo dati una risposta, anche perchè la cosa non ha fatto rumore negli ambienti giornalistici, figuriamoci se potrebbe farlo su un anonimo blog...A parte tutto, comunque, vogliamo fare a Pierluigi Diaco i nostri migliori auguri di ripresa...televisiva. In tutti i sensi. Magari dopo il 9 aprile, chissà...

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