l'Antipatico

mercoledì 3 dicembre 2008

la televisione secondo Berlusconi


A volte non si capisce se le "uscite" mediatiche del cavaliere siano teleguidate da qualcuno in particolare (forse Tremonti? forse la Carfagna? oppure Bondi?) o se sia tutta farina del suo sacco. Fatto sta che le recenti esternazioni contro le tv indigeste e i programmi televisivi inospitali (per non parlare dei direttori del Corriere e de La Stampa alquanto antipatici, per non dire altro) hanno provocato un notevole travaso di bile nel nostro illustrissimo presidente del Consiglio.
E come se non bastasse mercoledì scorso il sondaggio quotidiano di Sky Tg24 risultava sfavorevole al governo: il 53% dei telespettatori ritiene inadeguate le misure anticrisi. Segue nota indignata di palazzo Chigi: «Sky è arrivata a realizzare un sondaggio su un pacchetto non ancora varato né delineato. Complimenti!». Quel punto esclamativo avrebbe dovuto allarmare i dirigenti della pay-tv dello «squalo» Murdoch. Dal pacchetto delineato e varato due giorni dopo spunta la norma che raddoppia l'IVA sugli abbonamenti alla tv a pagamento satellitare e via Internet. Non si ha notizia dell'abbandono della sala del consiglio dei ministri da parte del premier (il suo divertimento preferito ai tempi della legge Gasparri) al momento di approvare una misura che persino la legge Frattini sul conflitto d'interessi, un'arma caricata a salve, consiglierebbe di evitare. Si ha invece notizia del «fuori sacco» discusso tra il premier e i suoi ministri: il caso Crozza, nuovo articolo del pacchetto tv che il Cavaliere, pressato dalla crisi che investe anche Mediaset e che mina il suo consenso, sta delineando da settimane. Non fatevi intervistare dal Marzullo di La7, ha intimato il premier, perché lui ha una settimana per prepararsi le domande e voi un attimo per rispondere, ha spiegato. Dimostrando in un solo colpo cosa sia per lui un'intervista e quanto ritenga brillanti i suoi ministri. Sua emittenza fa così: prende la mira, aspetta di vedere l'effetto che fa e poi spara. Da giorni ci informava di un suo zapping domenicale: in quella rara occasione di relax ha trovato ben otto trasmissioni che lo dileggiavano. Facile immaginare che Crozza Italia fosse tra queste. Più difficile arrivare a contare tutte le altre sette. Sì, la domenica c'è Blog e l'osceno del villaggio di Enrico Bertolino (già "frantumato" dal poeta del ventunesimo secolo, alias Sandro Bondi). Lo stesso Bondi che, secondo il pacchetto anticrisi, dovrebbe applicare il nuovo codice del comune senso del pudore, valutando quali prodotti artistici siano porno e quali no, per poi far scattare la porno-tax. «Eticamente non corretto», era la sentenza emessa per Bertolino dal titolare dei beni culturali che, scopriamo ora, si stava allenando per la sua nuova attività di sex-buster. Poi la domenica c'è Fabio Fazio. Prima del "PD day" del 25 ottobre, i forzisti tuonavano perché aveva invitato Veltroni. Che, fatto uscire dalla porta di Raiuno (la sua partecipazione a Domenica In era saltata grazie a una tempestiva circolare che escludeva i politici dai programmi di intrattenimento) rientrava dalla finestra di Raitre. Raitre e il Tg3: ultimamente il chiodo fisso del cavaliere. Ma Berlusconi va a reti unificate. Deve tappare tutte le crepe. Tra i programmi da boicottare ha persino inserito Porta a Porta (il che è tutto dire). Ma Vespa, invece di pensare al Palazzo, continua a chiedersi se «gli italiani sono contrari al nudo in tv» come ha fatto mercoledì scorso (Aldo Grasso sul Corriere si indigna: ma Vespa voleva solo fronteggiare la crisi collaborando con Bondi). Oppure confezioni altri spot, come quello per "La fidanzata di papà", il film con Simona Ventura, distribuito da Medusa (di proprietà del cavaliere, naturalmente). Sintesi esemplare, quel Porta a Porta con tanto di siparietto pecoreccio sull'abbronzato Obama; dimostrazione di come gli interessi del premier, portafoglio e propaganda, viaggino insieme. Così come nell'ultimo consiglio dei ministri, un colpo alla concorrente Sky, uno all'insolente Crozza. Non è come il 2002 ai tempi dell'editto bulgaro, giurava Enrico Mentana in una recente puntata di Matrix sulla satira. In effetti, è sempre peggio. Molto peggio!

4 Commenti:

  • Mi piace il tuo motto... Un vero peccato però che non solo sei antipatico, ma non dici neanche la verità...

    Di Anonymous Anonimo, Alle 04 dicembre, 2008 00:24  

  • Prima di tutto mi volevo complimentare con te per il nick scelto: se lo usi per il tuo bigliettino da visita ti consiglio un lenzuolo. Odiochidicelebugiefacendolepassareperverita.com è un pò come il precipitevolissimevolmente di antica e scolastica memoria. Passando alle cose più serie, gradirei un bel contraddittorio con te, su qualsiasi argomento. Poi chi ci legge deciderà chi di noi due dice la verità...Cordiali saluti.

    Di Blogger nomadus, Alle 04 dicembre, 2008 12:40  

  • :-D

    Hai cominciato bene! Aspetto il contraddittorio che si fa quasi più interessante del post. Ti stai lucidando quegli antipatici incisivi che rendono onore al blog?
    Mi spiace a me sei simpaticissimo e quello che scrivi lo potrei firmare anche io senza nessuna paura di essere smentita. Ma aspetto sorridendo la battaglia.
    Ciao Ross

    Di Blogger rossaura, Alle 04 dicembre, 2008 14:46  

  • Mi spiace deluderti, cara ROSS, ma gli incisivi non posso lucidarmeli causa protesi (ihihih), anche se mi sto organizzando con kukident. A parte gli scherzi, grazie per la tua (ennesima) dimostrazione di affetto blogaiolo (perdonami per l'orrendo neologismo) che mi rende particolarmente orgoglioso. Dubito che il contraddittorio possa avere un interessante sviluppo, partendo dal presupposto che il signor MISTERO non mi ispira granchè. Comunque rimango sempre a disposizione, anche per eventuali altri commentatori. Magari meno pavidi del summenzionato nickname...P.S.: Ricordati, carissima ROSS, che ti leggo sempre, anche se non ti commento (il che è un ottimo segno). Un affettuoso saluto.

    Di Blogger nomadus, Alle 04 dicembre, 2008 16:36  

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