l'Antipatico

martedì 7 luglio 2009

città militarizzata


C'era da aspettarselo. Troppa tensione e troppa attesa per questo G8 abruzzese. A poche ore dall'inizio dell'evento una città, L'Aquila, si ritrova sotto assedio (non solo mediatico) e praticamente militarizzata, guardata a vista da 15 mila uomini armati fino ai denti. Non parliamo poi della caserma della Guardia di Finanza di Coppito: una sorta di Fort Knox italiano letteralmente inespugnabile. Manco Bin Laden potrebbe pensare a qualche ipotetico scherzetto. Chi arriva in città attraverso, l'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo, ha subito la percezione del livello di attenzione per il vertice aquilano. L'autostrada è presidiata a ogni svincolo. C'è polizia ovunque, in divisa e in borghese, anche nelle aree di servizio e nelle aree di sosta. Gli agenti sono pronti a controlli immediati e a bloccare le auto sospette. Su ogni cavalcavia (i viadotti sono considerati, infatti, obiettivi sensibili) sono posizionati gruppi di poliziotti armati. In alcuni tratti è difficile anche comunicare con i telefoni cellulari. La linea cade spesso e in alcune zone non c'è la copertura del segnale. I controlli sull'autostrada sono capillari. È questo, infatti, il percorso delle delegazioni straniere (tranne i leader che viaggeranno in elicottero) e dei rappresentanti dell'organizzazione che stanno raggiungendo il capoluogo abruzzese in queste ore. La polizia staziona davanti ai caselli autostradali dove le auto, obbligate al filtro del pagamento del pedaggio, vengono monitorate. I controlli vengono effettuati a campione. Di tanto in tanto si muovono anche le staffette che accompagnano le delegazioni straniere e si fanno largo in mezzo al traffico. La presenza delle auto della polizia viene assicurata giorno e notte. Senza pass non si passa. I varchi a ridosso della zona rossa sono interdetti a chiunque non sia autorizzato. Le auto vengono fermate e i visitatori vengono spediti tutti al centro commerciale L'Aquilone (però, che fantasia!) da dove partono le navette per raggiungere la scuola della GdF di Coppito. Impossibile, per chi deve fare la spesa, parcheggiare all'aperto. Tutti nei sotterranei, ugualmente presidiati anche da vigilantes privati. Il grande piazzale è off limits e i posti auto sono riservati solo a chi è munito di pass. Bar, gelateria e tavola calda fanno affari d'oro. Tuttavia, qualcun altro potrebbe chiudere entro 24 ore. Ieri, infatti, è stato fatto circolare un foglio-censimento per sondare la volontà dei negozianti di restare aperti o meno durante i giorni del G8. Intanto, alcuni dei commercianti che operano nelle vicinanze della zona rossa e che hanno già ricevuto da giorni la raccomandata con l'invito a chiudere, sfrutteranno fino all'ultimo la possibilità di lavorare. Alcuni venditori ambulanti, che si erano sistemati nelle solite zone da sempre usate per la vendita, sono stati fatti posizionare altrove. Insomma, si annuncia una sorta di the day after da domani a venerdì. Nella speranza che non ci siano altre forti scosse (no, non quelle evocate da D'Alema...) a far precipitare la situazione.

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