l'Antipatico

venerdì 21 dicembre 2007

Baffetto & il giudice




Era francamente da un pò di tempo che ci ripromettevamo di scrivere sul cosiddetto "caso Forleo", ampiamente trattato dai media nelle ultime settimane (anche a seguito del "ciclone De Magistris"...) e riproposto anche ieri sera su RAIDue nel corso di annozero (per chi se lo fosse perso: http://www.rai.tv/mppopupvideo/0,,RaiDue-Annozero-Puntate%5E0%5E47707,0.html) grazie ad una ricostruzione stile docu-fiction che ci ha fatto rivivere (con plausibile veridicità) le emozioni e lo stato d'animo del giudice Clementina Forleo, nella sua famosa audizione davanti al Consiglio Superiore della Magistratura. Dobbiamo dire francamente che, al termine della trasmissione di Michele Santoro, una certa inquietudine (mista a una latente preoccupazione) ha fatto capolino nel nostro io, facendoci anche un pò riflettere sulle modalità e sulle incongruenti casualità che si sono appalesate nel corso dell'intricata vicenda. Come si sa, il tutto è nato dalle famose intercettazioni di alcuni politici (tra i quali Massimo D'Alema) nel ginepraio Unipol-BNL dell'estate 2005. Noi non vogliamo entrare nel merito (ci mancherebbe altro, c'è la magistratura per questo, ci pare...) ma volevamo sottolineare la curiosa intersecazione tra la puntata di ieri sera e il "faccia a faccia" tra la stessa Forleo e il Procuratore Generale di Milano, Mario Blandini, avvenuto negli uffici della procura di Brescia. In quella sede, il PG ha smentito di aver mai riferito alla Forleo della telefonata di D'Alema, nella quale il politico manifestava le sue preoccupazioni circa l'eventuale deposito negli atti di telefonate "di carattere privato" fatte da lui stesso e finite nel calderone delle intercettazioni. Ora, ci sembra alquanto ingarbugliata la matassa fin qui elaborata per aggiungerci ulteriori elementi di riflessione, ma ci piacerebbe conoscere il pensiero (reale, scevro del paludamento istituzionale) del nostro beneamato presidente del Consiglio, Romano Prodi, il quale fino ad oggi non ci ha degnato di un apprezzamento (nel bene e nel male) circa l'eventuale "operato" del suo Vicepresidente, nonchè illustre ministro degli Affari Esteri, l'imperturbabile "Baffetto"...A pelle, diciamo la verità, ci fidiamo un pò di più delle qualità giurisprudenziali della Clementina, rispetto alle "qualità" di integerrima probità del Massimo...Staremo a vedere. La telenovela di "Baffetto e il giudice" non è certo terminata.

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