senza parole
«Non trovo lavoro perché sono brutta»
La storia di Francesca, con il volto deformato dalla nascita: «Un viso che ai colloqui scartano; perché in questo mondo sembra ci sia posto solo per l’esteriorità»
Sono una lettrice del Corriere, in particolare il sabato perché mi piace «Io donna», e arrivo a elemosinare due euro per concedermi il lusso di comprarlo. Ho 42 anni, una laurea nel cassetto, sono disoccupata dal 2012.
Il punto è che sono brutta. Ho un viso orribile, deformato dal forcipe con cui mi hanno presa dal grembo di mia madre, ultima di dieci figlie. Un viso che ai colloqui scartano; perché in questo mondo sembra ci sia posto solo per l’esteriorità. Ho esperienza da vendere, idee, e invece guardo mia madre ottantenne e sento solo un senso di vergogna per essere per lei ancora un pensiero e non una gioia. Tante volte ho pensato di farla finita, ma amo maledettamente e paradossalmente la vita, anche se mi ha sempre presa a calci.
Scrivo al Corriere perché vorrei meritare una dignità lavorativa. Perché avrei bisogno, essendo una persona onesta e vera, di non elemosinare due euro per un giornale, ma uscire a testa alta e poterlo comprare. Non è l’Italia, Paese di cui sono orgogliosa, è la gente che vive di pochezza che rovina il mondo.
Con fatica ho comprato molti libri, sono la mia salvezza. Ora dovrei venderli, ora che tra un po’ i due euro mi serviranno per un pezzo di pane. «Sei bella dentro Francé», mi dicono, ma intanto fuori le prese in giro sono coltelli per la mia anima. Anni di volontariato, studi di filosofia... la sofferenza che ti spinge ad andare sempre dove gli altri non arrivano...
Voglio un lavoro. Lo merito, lo merita la mia dignità di persona onesta e leale.
Francesca
Io non vorrei aggiungere altro, a quanto scritto da Francesca in questa lettera al Corriere.it, se non la mia più totale e feroce indignazione per chi ancora, nel 2017, per assumere una persona (uomo o donna che sia) si basa sull'esteriorità e non sulle qualità intrinseche che ognuno ha e dimostra. Non basta la preparazione scolastica a qualunque livello, non è sufficiente essere educati e responsabili, non attecchisce chi fa capire che per quel dato lavoro le prerogative per svolgerlo ci sono tutte. No, non basta tutto ciò. Se come minimo non hai il culo della Belen, le tette della Ferilli e il viso della Bellucci te ne puoi pure stare a casa che tanto il lavoro non te lo danno. Nemmeno se la dai al tuo interlocutore di turno che ti sta provinando. Così va il mondo. Che schifo!
postato da nomadus alle 19:10
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