l'Antipatico

lunedì 22 maggio 2017

la fissazione che diventa ossessione

Navigando questo pomeriggio in Internet, ho trovato un bellissimo articolo-saggio scritto da Danilo Di Diodoro sul Corriere.it (http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/17_maggio_17/avro-chiuso-gas-quando-ossessioni-sono-vera-malattia-e2930666-3aea-11e7-935a-b58ef33c02e7.shtml) che fa riflettere un po' tutti noi sulle reali fissazioni (che poi diventano vere e proprie ossessioni) con cui conviviamo quasi tutti i giorni, spaziando dal classico dilemma se abbiamo chiuso bene (a chiave o inserendo l'antifurto) la nostra automobile o la nostra casa, fino all'amletico e ben più devastante dubbio se il nostro (o la nostra) partner ci cornifica. Potremmo anche rifarci, generando ilarità e sorrisi a man bassa, al classico personaggio tratteggiato, a mio modo di vedere nel suo miglior film, da Carlo Verdone, ovvero l'intramontabile Furio di Bianco Rosso e Verdone (https://www.youtube.com/watch?v=pZGOJveCNw0) con il classico assillo dall'aver chiuso il gas. Anche in campo sentimentale, e il sottoscritto l'ha vissuto sulla propria pelle, c'è chi è ossessionata/o dal tormento della gelosia diciamo fine a se stessa, senza sbocchi e senza prove, solo per una manìa, un chiodo fisso: basta un numero telefonico (magari rimasto in memoria dai tempi del liceo, si fa per dire) o un capello attirato elettrostaticamente dalla poltrona di un cinema per scatenare la più classica e abusata scenata di gelosia. Con rottura finale del rapporto. Senza possibilità di ricuciture o altra alternativa possibile. Quella sì che è una fissazione che diventa una mortale ossessione. Senza rimedio.

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