compagni...senza merende
Come da previsione, il rumore delle mangiate (chiamiamole pure abboffate...) dei famosi compagni di merende (Consorte & Co.) alla faccia della collettività e del buon gusto, ha determinato un piccolo cataclisma societario sia all'UNIPOL che nelle altre sedi sporcate dalle mani degli affamati, noti e meno noti. Il presidente e il suo degno vice si sono dimessi dalle rispettive cariche perchè (come si dice in questi casi) non si vuole ostacolare il corso della giustizia e di conseguenza, loro, che hanno le mani linde ed immacolate, attendono tranquilli e sereni gli sviluppi, doverosi ed ineluttabili, della vicenda ANTONVENETA-BNL, con lo Gnutti che li segue a ruota (che compagni di merende sarebbero sennò...) e che si dimette dalla carica di consigliere del CdA; insomma un bel casino, con tutte le varie conseguenze possibili ed immaginabili. L'unica che non batte ciglio è, manco a dirlo, l'estranea del gruppo: Anna Falchi, la quale ha fatto un bel discorsetto in finnico-romagnolo al suo caro consorte Ricucci...sgancia il grano, altrimenti ti randello pure io, altro che i giudici...Immaginiamo la faccia leggermente lardosetta dello Stefano nazionale che oltre al sì ha dovuto dire anche il sissignora, con gioia incommensurabile dei suoi detrattori (pochi) e dei suoi italici invidiosi (tanti) della sua signora. Insomma un fine d'anno scoppiettante sotto tutti i punti di vista, con massima goduria di tutti noi che andiamo avanti tra stenti e bollette rincarate da pagare, e che abbiamo sempre pensato al "risiko bancario" come ad un nuovo gioco Ravensburger da fare sotto l'albero addobbato, magari senza i compagni di merende. Viva l'Italia!
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